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Dipartimento MR Geopolitica, Esteri e Difesa: aggiornamenti sulla situazione curda

Dipartimento MR Geopolitica, Esteri e Difesa: aggiornamenti sulla situazione curda.

 
Sono settimane che non si sente più parlare dei Curdi e del Kurdistan. Cosa sta succedendo nella zona? Come può il conflitto a cavallo tra Turchia, Siria e Kurdistan influenzare l'assetto del Mediterraneo? Roberto Hechich, Segretario del Dipartimento Geopolitica, Esteri e Difesa, da un aggiornamento sulla situazione e ci spiega le origini del popolo curdo.

 

 

https://www.youtube.com/watch?v=2hdNC_zildM&feature=youtu.be&fbclid=IwAR3n5fN0PDVRRsHSbHL7x-qh5-Oeeinb-6WvfrEDeDd7gOAT2XVCbDIKAXo

Comunicato stampa Movimento Roosevelt - Magaldi: care Sardine, perchè non vi rivolgete ai veri padroni dell'Italia, quelli che decidono le sorti del paese? Perchè non chiedete un'Europa democratica, e 200 miliardi di investimenti per l'occupazione?

Il presidente del Movimento Roosevelt: requiem per Grillo e Di Maio, e occhi puntati sull'Emilia. Difficile che la Lega vinca. Ma se Salvini cresce, per Conte sono guai

Care Sardine, volete decidervi a dire qualcosa di importante? "Perché non vi rivolgete ai veri padroni delle cose italiane, a quelli che decidono cosa si fa in Italia, invece di polemizzare con questo o quello, come se il problema nostro fosse l'immigrazione, o le eventuali tendenze neofasciste?". Per la cronaca: oggi le frange neofasciste "sono rappresentate da minuscoli raggruppamenti dello 0,0% che non esprimono nemmeno un parlamentare". Secondo Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt, "pensare di liquidare la Lega parlando di xenofobia e neofascismo è un'idiozia: la Lega non è né fascista né xenofoba, e il tema dell'immigrazione Salvini l'ha posto in termini democratici". Al movimento delle Sardine, una domanda netta: "Perché non scendete in piazza per chiedere una Costituzione politica europea, gli eurobond e 200 miliardi di investimenti per l'Italia, per rilanciare l'occupazione, fare manutenzione del territorio e riammodernare i trasporti?".

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Federico Caffè e domanda a Galloni

Questo che segue è quanto avrei voluto domandare al dr. N. Galloni il 21 novembre 2019.

Premesso che in Italia per l’art. 52-54 “la difesa della patria è sacro dovere del cittadino e ogni cittadino ha il dovere di essere fedele alla Repubblica e osservane la Costituzione…”
La moneta unica in Europa ha comportato da parte di chi l’ha accettata, a nome di un inconsapevole popolo, la piena consapevolezza del differenziale (di crescita etc.) tra i paesi del nord e quelli cd PIGS (che per quelli nordici sono PORCI per davvero).
La moneta unica vede Keynes come il diavolo vede l’acqua santa. Il globalismo lo stesso.
Si deve, quindi, dedurre che il Keynesismo non sia per la globalizzazione e che riconosca che ogni paese (o gruppo omogeneo) ha peculiarità che non sono di altri (ciò che invece non ha consapevolmente considerato chi ha imposto l’€). Questo per sovranismo e globalismo.

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Il Vice-Presidente Marco Moiso sui diritti: non bastano quelli economici, se si trascurano quelli civili.

Diritti sociali ed economici e diritti civili: la risposta del Movimento Roosevelt per bocca del suo Vice-Presidente Marco Moiso.


[Dalla diretta su Fb] In risposta all'articolo in cui invitavo Salvini ad integrare la lotta per i diritti economici e sociali con una lotta per i diritti civili, molte persone mi hanno chiesto quali fossero i diritti civili che si dovrebbero affermare. In questo video parlo di laicità, legalizzazione delle droghe e diritti Gay.

 P.S. Ci tengo a precisare che nel video, per errore, parlo di Leviatano quando invece intendo fare riferimento al Levitico, libro Biblico nel quale viene stigmatizzata l'omosessialità. (N.B Marco Moiso)

https://www.youtube.com/watch?v=ioQz257YhpM&feature=youtu.be&fbclid=IwAR35wMetGtmXjoMRGKgacQExqp3PvyJ0Zut5iOVq2MieF3EZZ80_z_ld6dQ

L'inutile fine del depistatore Di Maio, all'ombra del potere

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Massacrato in pubblico, esibito da Grillo che ne agita lo scalpo senza che la vittima accenni a sottrarsi al suo destino, più che segnato. La demolizione di Luigi Di Maio, peraltro abilissimo nell'arte di demolirsi da solo, diventa uno spettacolo pressoché quotidiano, nella cornice generale della rottamazione del fu Movimento 5 Stelle. Una fabbrica di sogni e promesse a vuoto che hanno imbambolato milioni di italiani proprio quando sarebbero serviti, quegli italiani, a supportare una politica di riscatto nazionale che impedisse a Merkel e Macron (leggasi, ai poteri retrostanti) di vessare il Belpaese utilizzando la burocrazia di Bruxelles. Giorno per giorno, l'Elevato getta la maschera: l'ex finto rivoluzionario dei Vaffa-Day non si premura neppure più di sembrare qualcosa di diverso da un servitore di poteri esterni, superiori. Un pifferaio, cui è stato evidentemente chiesto di distrarre gli spettatori per congelare la protesta in attesa che l'establishment superasse la momentanea impasse e avesse il tempo di congegnare un'opportuna risistemazione, con volti nuovi e nuove narrazioni. Un quadro in cui, l'hanno capito tutti, non ci sarà più posto per l'ormai inutile Di Maio, fatto a pezzi e umiliato in diretta, senza anestesia.

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I nodi vengono al pettine? Il problema libico si fa sempre più scottante per l'Italia, troppo timida spesso, anche se molto coerente, per affrontare con efficacia il problema

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Il probabile abbattimento del drone italiano da ricognizione e disarmato Predator B pone nuovamente all'attenzione dell'opinione pubblica, spesso distratta e disinteressata, il problema libico. Il drone, nonostante le dichiarazioni ufficiali inerenti il suo supporto a Mare Sicuro stava quasi certamente monitorando la situazione sul terreno in un 'ottica anche di prevenzione di possibili minacce all 'ospedale da campo italiano di Misurata. Probabilmente non è stato un'incidente, come segnalato in un primo momento dalle stesse fonti ufficiali italiane, ma un abbattimento vero e proprio, anche perché a poche ore di distanza è caduto nei pressi di Tripoli un drone americano. Probabilmente si è attuata un'azione di disturbo elettronico su ambedue i velivoli grazie a sofisticate attrezzature acquisite dal gruppo mercenario russo Wagner

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Comunicato stampa Movimento Roosevelt - Galloni: il Mes è una follia, se chiede ai cittadini di pagare per lo Stato. Alto tradimento da Conte? Valutino i magistrati. Ma nessuna grande decisione, dal divorzio Tesoro-Bankitalia in poi, è mai passata per il

L'economista, vicepresidente del Movimento Roosevelt: rigore assurdo, vanno aboliti i parametri Ue, pensati solo per un'Europa in crescita. Ma perché l'Italia a Maastricht firmò il tetto del debito al 60% del Pil, quando il debito italiano era già al 115%?

Alto tradimento, da parte di Giuseppe Conte, se ha firmato un accordo segreto sul Mes che espone gli italiani al rischio di dover sostenere di tasca propria l'eventuale "ristrutturazione" del debito pubblico? "Se Conte avesse stipulato un patto segreto contro il suo paese, il reato di alto tradimento dovrebbe essere accertato dai magistrati competenti". Lo afferma l'economista Nino Galloni, vicepresidente del Movimento Roosevelt, richiamando l'allarme lanciato da Paolo Becchi. Per Galloni, "Becchi ha sollevato una questione reale, ma il problema - sottolinea - è dimostrare che questi accordi ci siano stati". In ogni caso, aggiunge, "le grandi decisioni di politica economica, come il divorzio del 1981 tra Tesoro e Bankitalia, non sono mai passate per il Parlamento". Galloni sgombra il campo da un equivoco: non è stata "l'Europa" a mettere nei guai l'Italia. E' stata la classe dirigente italiana a smontare l'industria pubblica e svendere quella privata. "A quel punto, Francia e Germania hanno fatto dell'Italia una colonia a vantaggio dei loro interessi", ma solo dopo la decisione dell'Italia di rinunciare a valorizzare il proprio grande potenziale economico.

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Assemblea Lombardia MR Sabato 23 novembre a Milano con Magaldi e Galloni in visita

Come anticipato in

https://www.youtube.com/watch?v=KZaucOw9QY4

la Presidenza MR, di concerto con il Commissario regionale (nonché Consigliere di Presidenza) MR Lombardia Gianfranco Pecoraro/Carpeoro, convoca per Sabato 23 novembre 2019 a Milano, a partire dalle ore 19, in location che sarà comunicata a breve, una Assemblea Lombardia MR.

Saranno presenti a tale riunione anche il Presidente MR Gioele Magaldi e il Vicepresidente Nino Galloni.

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Un Salvini quasi rooseveltiano

Salvini ha trasformato la Lega da partito regionale a partito nazionale. Salvini ha trasformato la Lega da partito liberista a partito keynesiano. Salvini ha anche dimostrato (attirandosi diverse critiche) di non essere un politico che vuole "insegnare" alle persone a distinguere tra quello che è giusto e quello che è ingiusto. Salvini piuttosto si è calato tra le persone ed è sembrato ascoltarne i bisogni mettendo la politica sopra la finanza e l’economia. Farsi voce delle esigenze della collettività  dovrebbe essere un merito, non un demerito; ma la sedicente sinistra sembra averlo scordato. In effetti, per quanto riguarda le politiche economiche e sociali, Salvini sembra molto più “progressista” (volto a garantire opportunità , libertà  e giustizia sociale con un approccio social-liberale e keynesiano) di quanto non lo siano gli esponenti dei partiti sedicenti progressisti, che sono invece sempre più elitari e dipendenti dai dictat di questa dis-Unione Europa a guida finanziaria.

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Presentazione del Dipartimento Economia, Finanza e Sviluppo Tecnologico MR

Presentazione del Dipartimento Economia, Finanza e Sviluppo Tecnologico del Movimento Roosevelt



Vincenzo Curia presenta il Dipartimento Economia, Finanze e Sviluppo Tecnologico del Movimento Roosevelt illustrando le basi programmatiche ed il lavoro da fare nei prossimi mesi.

L'Ilva di Taranto: l'acciaio, il lavoro, il territorio, la salute.

L'Ilva di Taranto: l'acciaio, il lavoro, il territorio, la salute.



Ieri 19.11.19 a Tagadà Manlio di Stefano ha spiegato la sua personalissima visione per il futuro di Taranto e del Paese.

Mi sento di dire la mia.

https://www.youtube.com/watch?v=ygd2YJv-9zo&feature=youtu.be&fbclid=IwAR3Qjs9S8TwZ3hGohuCdmBMV2mrvVb4yCjEXmmfQljAOkysdSRtP6sc6EZo

Fondo Salva Stati e MES: errori di politica monetaria ed economica che ci rendono colonia

Fondo Salva Stati e MES: errori di politica monetaria ed economica che ci rendono colonia.




Nino Galloni spiega cosa siano il Fondo Salva Stati e il MES. Poi analizza come queste misure derivino da errori in politica monetaria ed economica. Guardando al passato - alle privatizzazioni ed alle liberazioni - come anche ad un eventuale patto segreto tra Conte e l'Unione Europea, ci si domanda se ci sarebbero gli estremi per l'Alto Tradimento.



https://www.youtube.com/watch?v=nVENdry_Tls&feature=youtu.be&fbclid=IwAR0yFL2966IlEtedZEkuDoPWB2iJyHVaXsHs83cGIYCk87eKt1VQ2BR8cMs

F35 Tutti d'accordo ora, ma il progetto rischiava di abortire con gravi ripercussioni anche economiche, nonché strategiche

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Lo abbiamo detto un anno fa, anche a costo di attirarci critiche feroci, quando infuriavano le polemiche sul f35 e lo ribadiamo tutt'ora che è stata una scelta strategica per l'Italia la sua adozione e costruzione, anzi, abbiamo anche puntualizzato la sciagurata opzione di scendere sotto i 100 aerei, perché, secondo la stessa Corte dei Conti, quella decisione ci è costata svariati miliardi di commesse mancate, come da contratto. 

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Comunicato stampa Movimento Roosevelt - Magaldi: Fusaro e poltrone, da quella chiesta alla Lega (in cambio del congelamento di Vox Italia) al pranzo con Emanuele Filiberto di Savoia. Niente male, per il nuovo profeta dei proletari del terzo millennio

Il presidente del Movimento Roosevelt: l'aspirante leader del rossobrunismo all'italiana "attovagliato" con eredi della real casa e notabili liberali. E non ha ancora smentito le voci secondo cui avrebbe appena bussato a Salvini e Meloni per chiedere una candidatura in Parlamento alle prossime elezioni

Che ci fa, il profeta dei nuovi proletari precarizzati, a tavola col notabile liberale Gabriele Albertini e con Emanuele Filiberto di Savoia? Se lo domanda Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt e gran maestro del Grande Oriente Democratico, di fronte alla foto di Diego Fusaro (postata dallo stesso filosofo torinese) a pranzo con l'ex sindaco di Milano e con il rampollo di casa Savoia. "Peraltro - aggiunge Magaldi - Fusaro non ha ancora smentito le voci circostanziate secondo cui avrebbe chiesto una poltrona alla Lega e a Fratelli d'Italia: in cambio di una candidatura in Parlamento avrebbe "congelato" Vox Italia, il movimento "rossobruno" che ha appena creato".

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Basta coperte corte: cambiamo politiche monetarie

Basta coperte corte: cambiamo politiche monetarie.


Venezia, pensioni, carenza di medici e infermieri, Ilva...la stragrande maggioranza dei problemi italiani di cui si parla nei telegiornali hanno una risposta comune: il cambiamento delle politiche monetarie ed economiche in Europa. Non è possibile? Si, lo è...


https://www.youtube.com/watch?v=SDoMgAUdzWs&feature=youtu.be&fbclid=IwAR2pM5I4xX7vauQuwek23VfTMZt2pPDp9MY6B5EIKsPhQQFNAPxCpjH05bs

Il sovranismo è strumentale al neoliberismo

Il sovranismo è strumentale al neoliberismo


I sovranisti dicono che per combattere il neoliberismo bisogna tornare agli stati nazionali. Ma hanno letto qualcosa dei teorici del neoliberisti? Hanno letto von Hayek? Friedman? Margaret Thathcher. Il ritorno agli stati nazionali è funzionale proprio al neoliberismo che loro dicono di voler combattere.

Certo, la sedicente sinistra il problema non se lo pone nemmeno...

Mario Draghi Presidente della Repubblica? Comunque vada, sarà un successo

Mario Draghi Presidente della Repubblica? Comunque vada, sarà un successo.

 Mario Draghi al Quirinale? Speriamo. Qualunque cosa faccia, servirebbe alla causa. Potrebbe farsi interprete di un cambiamento di paradigma monetario ed economico. E se non lo facesse? Con le colpe delle quali si è macchiato sarebbe un bersaglio perfetto; molto migliore di Napolitano o Mattarella.

https://www.youtube.com/watch?v=J7PNyObhlrs&feature=youtu.be&fbclid=IwAR3ujkQO7xzLIy6XtyEFU5oDCW9JB_QXW-6gIH1bdD6o1sRMjErq_N1vr0U

Alcune osservazioni sull’Area di Libero Scambio Continentale dell’Unione Africana.

Alcune acute osservazioni di Emilio Ciardiello relative sulla progettata Area di Libero Scambio africana che pongono in risalto come, al di là di possibili benefici, ci sia il concreto pericolo di quanto possano ripetersi certi errori e certe politiche "viziate" da gravi carenze fin dall'inizio.



Alcune osservazioni sull’Area di Libero Scambio Continentale dell’Unione Africana.
Di Emilio Ciardiello
CFTA MM 89a66

Il 7 luglio 2019 a Niamey in Niger è stato dato ufficialmente il via alla creazione della più grande area di libero scambio del mondo per superficie e popolazione interessata (1,2 miliardi circa): l’Area di Libero Scambio Continentale dell’Unione Africana, in acronimo AfCFTA (African Continental Free Trade Area) che include 53 paesi su 54 del continente. L’Eritrea ne è per il momento rimasta fuori.

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 Tra Occidente e Cina, tra neocolonialismi altrimenti declinati. AFRICA NORD OCCIDENTALE

In associazione con i nuovi post, prosegue la ripubblicazione in questo nuovo blog dipartimentale dei precedenti interventi già pubblicati sul sito di MR

Un brillante e acuto intervento di Emilio Ciardiello che prosegue le serie di analisi sulla situazione africana, sul neocolonialismo di stampo occidentale e sulla nuova penetrazione cinese (e non solo) Tale intervento, come quelli che lo hanno preceduto e che seguiranno, come specificato in finale dallo stesso autore, non va inteso solo come una seppur pregevole analisi delle problematiche però fine solo a se stessa, ma come uno dei tasselli utili a elaborare delle proposte organiche, ponderate e declinate con cognizione di causa, di politica estera e di relazioni internazionali dell'Italia, proposte e strategie che latitano nel panorama politico italiano, se non come mero appiattimento a politiche sovranazionali, o come reazione a situazioni contingenti in cui è impossibile non prendere posizione e senza alcuna velleità di una  reale politica autonoma tra partner alla pari o comunque senza strategie a lungo termine. Tele politica di relazioni internazionali, pur rispettosa delle alleanze e appartenenze di campo, deve essere a lungo termine e non soggetta a mere scadenze e tornaconti elettorali a breve termine,  e deve  assolutamente andare incontro ai nostri legittimi interessi nazionali,senza ovviamente prevaricare quelli legittimi altrui, come anche descritto nel primo post pubblicato nello spazio del Dipartimento.

 Tra Occidente e Cina, tra neocolonialismi altrimenti declinati. AFRICA NORD OCCIDENTALE

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L’Africa nord-occidentale denomina quella zona del continente africano che dalle coste atlantiche si addentra seguendo la fascia tropicale sub-sahariana sino all’attuale Sudan, confinante a nord con i paesi della fascia mediterranea (Marocco-Algeria-Libia-Egitto) e a sud con i paesi dell’africa centrale. I paesi che oggi compongono la regione sono Benin, Burkina Faso, Isola di Capo Verde, Costa d’Avorio, Gambia, Ghana, Guinea, Guinea-Bissau, Liberia, Mali, Mauritania, Niger, Nigeria, Sierra Leone, Togo, Senegal, Ciad.

Si tratta di un’area vasta e molto variegata. Dal punto di vista geografico e climatico, si passa da un clima tropicale e una cintura di foresta sulla fascia costiera alla savana subsahariana nel nord dell’area,

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Erdogan non ha certo intenzione di fermarsi.

Erdogan non ha certo intenzione di fermarsi

Purtroppo siamo stati nuovamente facili profeti, noi di MR, nel pronosticare che le intenzioni di Erdogan non si limitano all'ottenimento di 30 km di fascia di sicurezza all'interno dei territori curdi in Siria, ma sono volte a ottenere ben di più, oltreché l'assimilazione e la pulizia etnica dei territori appena occupati. Scrivevamo infatti:

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