Erdogan non ha certo intenzione di fermarsi
Purtroppo siamo stati nuovamente facili profeti, noi di MR, nel pronosticare che le intenzioni di Erdogan non si limitano all'ottenimento di 30 km di fascia di sicurezza all'interno dei territori curdi in Siria, ma sono volte a ottenere ben di più, oltreché l'assimilazione e la pulizia etnica dei territori appena occupati. Scrivevamo infatti:
- I Curdi, che siano turchi o di altre nazioni sono visti terroristi che minacciano lo stato turco a prescindere, poiché minacciano l’omogeinizzazione culturale e linguistica della Turchia allargata che sta nella mente di Erdogan e che comprende anche città siriane come Aleppo o Raqqa, che prima o dopo, in condizioni per lui favorevoli, potrebbero entrare nelle sue mire.e ancora:
- siamo stati facili profeti quando non ci fidavamo delle assicurazioni turche sull’accontentarsi della fascia di sicurezza che ha ottenuto ai danni del Kurdistan siriano. Già ci sono notizie di pesanti scontri con le truppe siriane, Erdogan inizia a rivendicare Kobane, città martire curda della lotta contro l’ISIS, forze delle milizie islamiche sotto il controllo turco stanno attaccando Ainq Al-Hawa e Tal Mohammed.https://blog.movimentoroosevelt.com/blog/blog-dipartimenti/geopolitica-e-difesa/2170-ibrahim-awwad-ibrahim-ali-al-badri-al-samarrai-fu-vera-morte-i-curdi-siriani-e-il-resto-del-mondo.html
Ora, come ribadito da varie fonti, durante la visita a Trump. Erdogan ha ribaditoche la zona di sicurezza deve essere estesa a Raqqa e Deir-EZ-Zor, come volevasi dimostrare.
Speriamo di non essere nuovamente facili profeti quando scrivevamo sul grave pericolo di una politica espansionistica ed aggressiva della Turchia nel Mediterraneo Orientale, con l'inevitabile coinvolgimento dell'Italia. https://blog.movimentoroosevelt.com/blog/blog-dipartimenti/geopolitica-e-difesa/2169-la-nuova-guerra-di-troia-per-l-energia.html