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Cosa dovreste chiedere e pretendere da chi vi chiede il voto e dalla politica?

Tra il 2008 ed il 2009 ho cercato di spiegare, con formule incontrovertibili, cosa sarebbe accaduto negli anni a venire: il disastro. Avevo cercato di spiegare il disastro a persone che, bene o male, potevano in qualche modo riuscirmi a stare dietro (politici, economisti e giornalisti di un certo peso ed intellettualmente onesti) e comprendere cosa sarebbe accaduto. Gli avevo anche spiegato cosa bisognava fare. La risposta fu la seguente: «Sembra una visione pessimistica del futuro» (nonostante utilizzassi formule incontrovertibili e nonostante mi fossi rivolto a persone capaci…).

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Il vero volto dell’ItaGLIa

Gli Stadio hanno vinto Sanremo. Non ho visto il Festival, naturalmente (ero “interessato” esclusivamente a Renato Zero ed Enrico Ruggeri). Non conosco la canzone che gli Stadio hanno portato a Sanremo, ma conosco gli Stadio. Ho ascoltato l'intervista che gli Stadio hanno rilasciato e mi fa piacere che il Festival è stato vinto da chi parla e sa quello che dice. Qualcuno dirà: «Davvero esistono persone che parlano e sanno quello che dicono?» Si, gli Stadio sono l’esempio pratico di quello che affermo.

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Signor Enrico Mentana e tutti gli altri (economisti, politici e giornalisti): il New Deal è l’esempio di riforma strutturale

Scrive Daniela Corda (esponente della MMT): «Il giornalista Enrico Mentana, in una nota su Facebook, esprime i suoi auguri e il suo proposito per l’anno nuovo. Nell’auspicare che si possano creare condizioni più favorevoli d’impiego per i giovani e i disoccupati, sottolinea che ci vuole una coraggiosa azione di riforme.

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La storia del Piccolo Lord e la “faccia sporca” dell’Unione Europea

Quello che segue è il sunto del romanzo della storia del Piccolo Lord:

«Cedric Errol ha 7 anni e vive negli Stati Uniti con la giovane madre. Suo padre, morto qualche anno prima, era il figlio minore del conte di Dorincourt, ricco e potente nobile inglese. Il matrimonio del padre di Cedric con la madre non era mai stato accettato dal vecchio conte, che aveva immediatamente interrotto i rapporti con la giovane famiglia e si era sempre rifiutato d'incontrare la nuora e il nipotino.

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Riguardo al pezzo dedicato a Nino Galloni Sindaco di Roma ed al suo “Piano C” eventualmente applicato al Comune di Roma ridevo con il Presidente Gioele Magaldi prima della pubblicazione… vi spiego quasi tutto!

“Alcuni nomi mi paiono discutibili (Sgarbi???) e ricordate che il M5S è pilotato dalla destra statunitense e quindi non è detto che la Casaleggio Associati accetti input... in quanto già li riceve da altri oltreoceano (Grillo conta solo mediaticamente per il resto non conta nulla).

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“Quo Vado?”, l’analisi macroeconomica della MMT sul film di Checco Zalone, Nino Galloni, il M5S e la realissima possibilità della costruzione della Terza Repubblica partendo dal Comune di Roma

Wikipedia presenterà il film “Quo Vado?” in questo modo: «Checco Zalone è un ragazzo che ha realizzato tutte le aspettative che aveva dalla sua vita: voleva vivere con i suoi genitori per evitare una costosa indipendenza e ci è riuscito; voleva essere eternamente fidanzato per non dover mai affrontare le responsabilità di un matrimonio e dell'avere figli, e ce l'ha fatta; sognava da sempre un lavoro sicuro ed è riuscito a ottenere un posto fisso nell'ufficio provinciale caccia e pesca, in cui timbra le licenze di cacciatori e pescatori.

Con questa leggerezza Checco affronta una vita che fa invidia a tutti. Un giorno però tutto cambia, a partire dal momento in cui il Governo vara la riforma della pubblica amministrazione che decreta il taglio delle province nel 2015. Convocato al ministero dalla spietata dirigente Sironi, Checco è messo di fronte a una scelta difficile: lasciare il posto fisso o mantenerlo venendo messo in mobilità e trasferito lontano da casa. Per Checco il posto fisso è sacro e, pur di mantenerlo, accetta il trasferimento.

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Ancora sul devastante fenomeno del Gatekeeping, sull’informazione ufficiale e sulla “democrazia”

Giorgio Gaber, senza troppi mezzi termini, li definiva «facce da mafiosi che dicono di combattere le mafie» (in primis scrittori, giornalisti, politici, sindacalisti - l’elenco è davvero lungo…); il termine più tecnico è gatekeepers: nella sostanza sono coloro che attuano l’azione di Gatekeeping; Gatekeeping significa “custodia al cancello”; i gatekeepers vengono anche definiti “guardiani del potere”; Wikipedia, a proposito dei gatekeepers, scrive: «Il gatekeeper è colui che attua l'azione di Gatekeeping. Occupa la posizione di “esperto” (politici, scienziati, sociologi, scrittori) in un determinato ambito della società e ha il compito di filtrare le informazioni in quello specifico ambito. Può agire in diversi modi: in maniera inconscia, poiché anch'egli può essere influenzato o condizionato da informazioni che possono essere giuste o sbagliate, o consciamente per scopo personale o economici.

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Il Gatekeeping, il Movimento Roosevelt ed il perché alcuni soggetti e forze sono letteralmente terrorizzate dalla nascita di questa nuova realtà per l’Italia, l’Europa ed il Mondo intero

Il termine “Gatekeeping” significa “custodia al cancello”. Come ben spiegato da Wikipedia: «Il gatekeeper è colui che attua l'azione di gatekeeping. Occupa la posizione di “esperto” (politici, scienziati, sociologi, scrittori) in un determinato ambito della società e ha il compito di filtrare le informazioni in quello specifico ambito. Può agire in diversi modi: in maniera inconscia, poiché anch'egli può essere influenzato o condizionato da informazioni che possono essere giuste o sbagliate, o consciamente per scopo personale o economici. I gatekeepers usano come principale strumento i veicoli d’informazioni perché è importante ciò che appare nei media. Tutti i personaggi che hanno particolare rilievo positivo sui media di massa sono potenzialmente gatekeeper.»

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Franklin Delano Roosevelt, la Grande Depressione e i New Deal per gli Stati Uniti

Franklin Delano Roosevelt è stato il 32º Presidente degli Stati Uniti d'America: l'unico Presidente degli Stati Uniti eletto per più di due mandati consecutivi (vinse le elezioni presidenziali ben quattro volte). Rimase in carica dal 1933 al 1945 (fino alla sua morte).

Larga parte della sua fama è dovuta al radicale programma di riforme economiche e sociali attuato fra il 1933 e il 1938 negli Stati Uniti: il New Deal (programma grazie al quale gli Stati Uniti superarono la “Grande Depressione”).

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I Quattordici Punti di Woodrow Wilson, le Quattro Libertà di Franklin Delano Roosevelt e la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani

Molto rilevanti, nel percorso che ha portato alla realizzazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, sono i “Quattordici Punti” del Presidente Woodrow Wilson e le “Quattro Libertà” enunciate da Franklin Delano Roosevelt riprese nella Carta Atlantica del 1941.

“Quattordici Punti” è il nome dato ad un discorso pronunciato dal Presidente Woodrow Wilson l'8 gennaio 1918 davanti al Senato degli Stati Uniti dopo la Prima Guerra Mondiale.

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VITTIME E MIGRANTI

Migranti VittimeQuale è la differenza, al di la dei tecnicismi peraltro stabiliti da norme di dubbia “giustizia” (diritto) e di non facile comprensione, tra vittime in quanto rifugiati politici e vittime di una povertà assoluta che impedisce la stessa sopravvivenza? Si fa un gran parlare oggi, di presunti problemi creati dai migranti. Migranti? Cosa vuol dire migranti? Conscio della mia ignoranza, chiedo aiuto! E prendo Il dizionario della lingua italiana, di Giacomo Devoto e Gian Carlo Oli, il risultato è il seguente:

-migrante agg. : che si sposta verso nuove sedi: uccelli m.; In biologia e medicina, di cellula od organo che ha la capacità o possibilità di spostamento dalla sede abituale, per cause varie…

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COP21

La conferenza Cop21 di Parigi si è conclusa.

Al di là dei dei facili e illusori toni trionfalistici di chi vuole fare apparire una vittoria l'accordo raggiunto e del pessimismo di matrice tradizionale ambientalista sulla pochezza delle decisioni prese, ritengo che qualche considerazione in più vada fatta.

Guardando a ciò che è successo nel recente passato è indubbio che qualcosa si stia muovendo riguardo alla presa di coscienza dei grandi rischi che gli effetti dei cambiamenti climatici causati dall'uomo stanno recando al mondo, al pianeta, alle persone; per la prima volta nei mesi scorsi si è assistito a chiare e forti prese di posizione di un Papa e di un Presidente degli Stati Uniti d'America, eventi mai accaduti prima e di indubbia importanza.

Il fatto che l'accordo formale di Parigi, benché per molti versi ancora poco aggressivo e coraggioso, sia stato raggiunto e sottoscritto da tutti i paesi partecipanti è da considerare un elemento positivo ed equivale ad una ufficiale ammissione che il tempo di agire sia arrivato e non sia più rinviabile.

Il risultato raggiunto nella conferenza parigina è, però, da leggere in termini positivi solo se sarà effettivamente il punto di partenza per una nuova fase di progettualità globale economica ed ecologica, il lavoro da fare sarà lungo e faticoso.

Gli interessi che ruotano introno ai carboni fossili e al petrolio sono ancora enormi e continueranno ad essere un forte ostacolo al cambiamento, così come le resistenze legate al ricatto del lavoro in ambienti sindacali poco lungimiranti.

Se si cade nell'errore di considerare l'accordo di Parigi un arrivo e non una partenza si rischia di non aver compreso appieno la complessità delle azioni da affrontare nei prossimi anni, partendo da subito.

Economia ed ecologia dovranno sempre più unirsi, dialogare in senso figurato ed integrarsi in nuovi modelli di vita e di sviluppo, non è più pensabile un'economia che non tenga conto in modo serio delle problematiche ambientali, così come un ecologismo ed un ambientalismo ideologico che non abbiano in considerazione degli sviluppi e dei sani interessi economici.

Le nuove generazioni sono irrequiete, fremono, criticano la situazione attuale, capiscono che il pericolo è reale per la loro generazione e per quelle dei loro figli, questo è un fattore che potrà essere determinante a spingere le classi politiche dirigenti a mantenere gli impegni presi a Parigi, ad accelerare le azioni concrete da intraprendere, a pensare ad un nuova era che lasci alle spalle il carbone e che, partendo dalle energie rinnovabili, ridisegni alcuni aspetti nei modi di vita futuri.

Per questo ognuno di noi sarà chiamato a fare la propria parte.

Giorgio Mosca

Lavoro finalizzato alla comprensione di quello che è accaduto negli ultimi anni tra Mondo Occidentale ed Arabo...

...teso a scongiurare il terrorismo di matrice islamica che insanguina il Mondo Occidentale e quello di matrice Occidentale che insanguina il Mondo Arabo (Parte Seconda)



Afferma Paolo Barnard: «I terroristi islamici sono degli assassini, talvolta di proporzioni mostruose, questo è fuori dubbio e nulla potrà mai giustificare i loro crimini. Questo mio pronunciamento è da mantenere nella memoria lungo tutta la narrazione che segue.»

Paolo Barnard affermerà che in tutti i suoi viaggi in Medio Oriente, alla domanda «Perché ci odiano?» (domanda che darà vita al suo libro), la risposta è sempre stata invariabilmente la stessa:

«Nessuno vi odia, odiamo le vostre politiche estere.» 

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Lavoro finalizzato alla comprensione di quello che è accaduto negli ultimi anni tra Mondo Occidentale ed Arabo...

...teso a scongiurare il terrorismo di matrice islamica che insanguina il Mondo Occidentale e quello di matrice Occidentale che insanguina il Mondo Arabo (Parte Prima)



Prima di venire al punto, metto in risalto alcune considerazioni non di poco conto fatte da Davide Crimi pubblicate nel pezzo “Occidente, petrolio, propaganda, dominio ed altri inganni”, considerazioni su cui invito ad una profonda riflessione.

Scrive Davide Crimi: «È del tutto inopportuno trarre facili conseguenze o proporre semplificazioni inadeguate. Tuttavia, chi scrive non può dimenticare di aver girato buona parte del Medio Oriente e, per quanto l'età d'oro di un mondo musulmano che voleva in tutto e per tutto emulare il modello di vita occidentale si sia appannato dopo l'ingiusta operazione contro Saddam Hussein (accusato di avere armi chimiche, secondo un castello di accuse costruito ad arte da Dick Cheney e Valerie Plame per giustificare l'intervento militare a sostegno dei petrolieri voluto da Bush), tuttavia è indiscutibile che la stragrande maggioranza, per non dire pressoché la totalità di coloro che vivono nei Paesi del Medio Oriente, null'altro vogliono che vivere tranquilli e in pace.

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Gli Stati Uniti,l’Italia,il ruolo storico degli Stati Uniti in Italia e nel Mondo ed il concetto Globalizzazione applicato all’esportazione della Democrazia e della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani

Afferma Gioele Magaldi: «Talvolta i Diritti o si esportano o nessuno li importa... e a nessuno importa che siano difesi e promossi».

La straordinaria frase di cui sopra di Gioele Magaldi mi ha spinto a cercare di ricostruire nel miglior modo possibile il suo importante pensiero a proposito dei Diritti (e non solo). Pensiero scaturito sulla base di risposte date ad alcuni lettori.

Parto dai concetti “apolitia” e “cosmopolitismo”.

Scrive Magaldi: «I gruppi massonici neoaristocratici e reazionari sono apolidi, cioè si sentono slegati da qualsivoglia patria o senso patriottico. Viceversa, i massoni progressisti sono cosmopoliti: si sento cittadini del Mondo e, per essi, la “patria” è qualunque luogo in cui sia giusto combattere contro la tirannide, l'ingiustizia, il sopruso ai danni dei più deboli; qualunque luogo dove occorra battersi per difendere e promuovere libertà, democrazia e Diritti universali inconculcabili per tutti e per ciascuno. Io mi sento fieramente italiano, europeo, filo-statunitense (gli USA sono stati la prima Repubblica democratico-liberale e costituzionale al Mondo, platealmente costruita secondo principi massonici progressisti) e cosmopolita, a favore di una Globalizzazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

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Wolfsburg 1993 Svezia 2015

Lo so che il dibattito Mainstream nelle ultime due settimane è “totalitarmente” focalizzato sui tragici attentati di Parigi e si parla solo impropriamente di Isis.

Ma qualcosa di buono è accaduto negli ultimi tempi.

Nonostante si cerchi in tutti i modi di riavviare il “disco rotto” del Neoliberismo predatorio, alcuni esempi benefici trapelano nel mondo moderno, creando la piena consapevolezza della necessità di un altro modello economico e sociale da perseguire. Sto parlando della Svezia e dell’ abbassamento dell’ orario di lavoro.

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Il profugo è la pagliuzza, il potere globale è la trave

Con questa metafora i media  italiani e mondiali tendono a focalizzare costantemente il  dibattito sull' emigrante-profugo e non sullo scenario generale.

O meglio banalizzano il discorso dicendo "che fuggono da fame e  guerre" senza approfondire di quale guerre si tratti o minimalizzare qualsiasi sventura abbia colpito tali profughi.

La nostra è una società mediatica che induce il Popolo a ragionare costantemente sull’effetto dei problemi e mai sulle cause. Quindi si interverrà per risolvere l’ effetto e non si risalirà alla causa e matematicamente il problema ritornerà più grande di prima.

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Gioele Magaldi a Milano il 14 settembre 2015. Consolidamento del Movimento Roosevelt nel Nord Italia

MRLogo200x200Lunedì 14 Settembre 2015, alle ore 19, presso lo studio fotografico di Daniele Poli in Via Giovanni Meli 18 a Milano è stato indetto un incontro tra soci Rooseveltiani e simpatizzanti con la partecipazione di Gioele Magaldi, non solo in quanto autore di MASSONI e di Gran Maestro del Grande Oriente Democratico (www.grandeoriente-democratico.com) ma anche, in qualità di Presidente del Movimento Roosevelt, sarà un’occasione per salutare e consolidare la locale comunità rooseveltiana.
E' previsto un aperitivo-cena, si prega di confermare la propria presenza entro le ore 21 di domenica 13 scrivendo a:
*Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
*o attraverso messaggio privato al link https://www.facebook.com/anna.valentino.522

Invasione Umanitaria: la V° Dimensione della Guerra

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La storia del Novecento ci ha abituati a varie tipologie di guerra; quella di “trincea”,  quella “su larga scala” e quella “fredda”.  La differenza, oltre all’aspetto tecnico-militare, sta nei soggetti coinvolti e nei morti. Nel primo caso le guerre venivano agite spesso da uno Stato contro un altro e le vittime si registravano soprattutto tra i soldati combattenti, nel secondo caso le guerre coinvolgevano uno o più Stati, ma i morti riguardavano sia soldati che molti civili inermi, nel terzo caso le guerre spesso venivano pianificate da Stati che non prendevano parte neanche al conflitto limitandosi ad appoggiare politicamente e finanziariamente il contendente favorito, in una logica di ‘stay behind’.

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DAL CORTILE AL VILLAGGIO GLOBALE

Il cortileSono nato dopo la proclamazione della Repubblica italiana, 2 giugno 1946, e prima dell’entrata in vigore della Carta costituzionale repubblicana, 1 gennaio 1948. Poi la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, adottata dall' Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 Dicembre 1948.

Quale miglior periodo? Sono nato in una Repubblica Democratica, cosa avrei potuto volere di più? Ora, a parte il fatto che di tale contesto non ho alcun merito; come suole dire una persona a me diventata cara, non è che mi ha portato la cicogna!

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