Quello che segue è il sunto del romanzo della storia del Piccolo Lord:
«Cedric Errol ha 7 anni e vive negli Stati Uniti con la giovane madre. Suo padre, morto qualche anno prima, era il figlio minore del conte di Dorincourt, ricco e potente nobile inglese. Il matrimonio del padre di Cedric con la madre non era mai stato accettato dal vecchio conte, che aveva immediatamente interrotto i rapporti con la giovane famiglia e si era sempre rifiutato d'incontrare la nuora e il nipotino.
Cedric però ignora tutto questo e vive la sua infanzia spensierata in un quartiere popolare di New York assieme ai suoi più grandi amici: Mr. Hobbs il droghiere e Dick il lustrascarpe.
Alla morte improvvisa di Bevis, il primogenito del conte, cambia tutto: Cedric diventa di colpo erede universale di tutte le immense fortune della famiglia con il titolo di lord Fauntleroy e il nonno, uomo col tempo divenuto burbero e misantropo, è costretto suo malgrado a convocare il ragazzo e l'odiata nuora in Inghilterra, non per affetto, ma solamente per poter dare a Cedric un’educazione degna di un lord inglese dal momento che sarebbe diventato il suo successore.
All'arrivo nel grande castello del nonno, Cedric ha una grande delusione: la mamma che l'aveva accompagnato fin lì non avrebbe più vissuto con lui, ma avrebbe abitato in una villetta a Court Lodge, ben al di fuori dell'immensa tenuta di Dorincourt. Il ragazzo non è a conoscenza dei dissapori tra la madre e il vecchio conte, e la donna fa di tutto affinché la cosa rimanga segreta perché in caso contrario Cedric non avrebbe mai potuto instaurare un buon rapporto con il nonno.
Nonostante i pregiudizi del vecchio conte, che considera gli americani poco più che selvaggi, il rapporto tra lui e il nipote diventa via via sempre più profondo, grazie anche all'affetto che Cedric gli riserva. Intanto la madre, resasi conto delle terribili condizioni di vita della gente che vive nelle proprietà del conte, comincia a fare opera di volontariato, utilizzando per questo anche il piccolo vitalizio che il suocero le passa e convince il figlio a parlare con il nonno per poter migliorare le condizioni della popolazione. Lentamente avviene il miracolo: il nonno si trasforma in un uomo sereno, felice dell'immenso affetto che prova per Cedric e capace di aiutare gli altri.
Improvvisamente arriva però una brutta notizia: Bevis, lo zio di Cedric, prima di morire si era sposato e aveva avuto un figlio, che a questo punto è il primo nella linea di successione per diventare conte di Doricourt. Il conte è disperato: fa effettuare dal suo avvocato tutte le possibili ricerche in merito, ma sembra che Minna sia effettivamente stata la moglie del suo figlio maggiore e che quindi il suo adorato Cedric non sarà più il suo successore. Il vecchio inoltre prova anche una grande vergogna: si è sempre rifiutato d'incontrare la madre di Cedric, una creatura intelligente e di animo gentile, e ora è costretto a instaurare rapporti con questa Minna, donna rozza e volgare, degna compagna di Bevis, il suo dissoluto figlio maggiore.
Cedric comunica la notizia ai suoi amici di New York a lui in realtà la cosa non interessa molto, gli basta poter conservare l'affetto del nonno, ma Dick il lustrascarpe, vedendo una fotografia di Minna, riconosce l'ex moglie di suo fratello, che aveva avuto da lei un figlio che ora la donna faceva passare per figlio di Bevis.
Smascherata Minna, Cedric riprende di diritto il suo ruolo e il vecchio conte si affretta a ricucire il rapporto con la giovane nuora, invitandola a vivere con il figlio al castello di Doricourt. La storia si conclude con la grande festa per l'ottavo compleanno di Cedric a casa Dourincourt, con il futuro Conte circondato dall'affetto di tutti i suoi cari.»
La storia del Piccolo Lord è una storia per tanti versi triste e drammatica, ma con un lietissimo fine. Quella dell’Unione Europea, invece, è una storia semplicemente triste e drammatica, punto. Nel passaggio intermezzo della storia del Piccolo Lord accadono cose straordinarie. Nel passaggio intermezzo della storia dell’Unione Europea, invece, semplicemente non accade nulla di straordinario, anzi... La storia del Piccolo Lord è la storia del benessere dei pochi a discapito del degrado dei tanti che gradualmente si trasforma nel benessere per tutti.
Quella dell’Unione Europea, invece, è la storia di quello che una volta era il benessere di tanti che velocemente si trasforma in degrado per molti: ovviamente, non per tutti (di sicuro non per gli “eletti”). La storia del Piccolo Lord ha un finale straordinario, costruttivo, di unione, di pace, di solidarietà, di festa. Nella storia dell’Unione Europea, invece, non si intravede nessun accenno ad un finale costruttivo, di unione, di pace, di solidarietà, di festa. La storia del Piccolo Lord, come detto, è una storia con un finale straordinario. Anche l’attuale “faccia sporca” dell’Unione Europea, secondo me, potrebbe avere un finale straordinario: l’unico straordinario finale che riesco ad intravedere/immaginare dell’attuale tristissimo “film” dell’Unione Europea e la sua fine… immediata! Se fossi l’autore/il regista di questo tristissimo “film” dell’Unione Europea, terminerei immediatamente questa storia triste e drammatica che va avanti da oltre venti anni chiedendo scusa a tutti e mi consegnerei nelle mani della giustizia umana e di quella di Dio…
(articolo del 22 Gennaio 2016)
La storia del Piccolo Lord e la “faccia sporca” dell’Unione Europea
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- Postato da Vincenzo Bellisario