Franklin Delano Roosevelt è stato il 32º Presidente degli Stati Uniti d'America: l'unico Presidente degli Stati Uniti eletto per più di due mandati consecutivi (vinse le elezioni presidenziali ben quattro volte). Rimase in carica dal 1933 al 1945 (fino alla sua morte).
Larga parte della sua fama è dovuta al radicale programma di riforme economiche e sociali attuato fra il 1933 e il 1938 negli Stati Uniti: il New Deal (programma grazie al quale gli Stati Uniti superarono la “Grande Depressione”).
Nel 1928, alla vigilia della grande crisi economica, fu scelto come candidato democratico alla carica di Governatore dello Stato di New York e, successivamente, venne eletto.
Iniziò il suo mandato di Governatore dello Stato di New York quando scoppiò la grande crisi.
Da Governatore, Franklin Delano Roosevelt iniziò il suo contrasto alla crisi, promuovendo una serie di provvedimenti finalizzati ad aiutare e a proteggere i disoccupati.
Nel 1930 venne rieletto Governatore e si adoperò per far approvare provvedimenti ancora più incisivi in favore principalmente dei disoccupati e i deboli.
L’efficace esperienza di Governatore dello Stato di New York, gli diede ampia visibilità e la possibilità di candidarsi alle primarie democratiche in vista delle elezioni presidenziali del 1932. Successivamente vinse le primarie e fu scelto come candidato Presidente.
Alle elezioni presidenziali negli Stati Uniti del 1932 il candidato democratico Franklin Delano Roosevelt promise una serie di misure urgenti al fine di rilanciare l'economia statunitense, colpita da tre anni di dura depressione.
Ad elezione avvenuta, Franklin Delano Roosevelt, affermò:
«Sono convinto che, se c'è qualcosa da temere, è la paura stessa, il terrore sconosciuto, immotivato e ingiustificato che paralizza. Dobbiamo sforzarci di trasformare una ritirata in una avanzata. […] Chiederò al Congresso l'unico strumento per affrontare la crisi. Il potere di agire ad ampio raggio, per dichiarare guerra all'emergenza. Un potere grande come quello che mi verrebbe dato se venissimo invasi da un esercito straniero.»
Prima di insediarsi alla Casa Bianca fu coinvolto in un tentato assassinio avvenuto il 15 febbraio 1933 a Miami. Fortunatamente, ne uscì illeso.
Come detto, Franklin Delano Roosevelt deve la sua massima fama al radicale programma di riforme economiche e sociali attuato fra il 1933 e il 1937 negli Stati Uniti: il New Deal
Il New Deal («Nuovo Corso») è stato un programma di politica economica e sociale attuato per porre rimedio ai disastri provocati dalla “Grande Depressione” che tra il 1929 e il 1932 aveva investito gli Stati Uniti per poi estendersi rapidamente anche in Europa (la “Grande Depressione” fu una grave crisi economica e finanziaria che sconvolse in primis gli Stati Uniti, poi l’Europa e l’intera economia mondiale alla fine degli anni Venti ed agli inizi degli anni Trenta).
Dopo la Prima Guerra Mondiale gli Stati Uniti erano diventati la prima potenza economica mondiale. Di fronte all’imponente ed inarrestabile crescita economica i Presidenti repubblicani Warren Harding, Calvin Coolidge e Herbert Hoover applicarono un sistema di politica liberista dove lo Stato avrebbe dovuto fare un passo indietro di fronte agli interessi privati e decisero le seguenti misure:
1. rinunciarono ad ogni forma di controllo sulle grandi concentrazioni finanziarie;
2. diminuirono la spesa pubblica;
3. ridussero al minimo le imposte sui redditi;
4. mantennero basso il tasso d’interesse, in modo da favorire l'accesso al credito delle imprese.
Nel corso degli anni Venti l'investimento in Borsa era diventato un fenomeno di massa. Nel 1925 nella Borsa di New York si trattavano 500.000 azioni. Nel 1929 erano oltre 1.100000.
La festa, però, durò poco: il 24 ottobre 1929 Wall Street crollò. I guadagni scomparvero in poche ore, mandando sul lastrico i risparmiatori. Il periodo di depressione che seguì provocò un deciso aumento della disoccupazione, il crollo dei consumi, della produzione industriale e dei prezzi dei beni agricoli (molti agricoltori furono costretti a indebitarsi e a cedere le loro terre).
Il Governo degli Stati Uniti varò alcuni provvedimenti economici ma non riuscì a tamponare la grave situazione.
La disoccupazione toccò punte del 20%, le industrie chiusero e licenziarono. Migliaia di banche, non rimborsate dei prestiti concessi, fallirono, scatenando il panico fra i risparmiatori.
In seguito alla “Grande Depressione” negli Stati Uniti vi era stato un crollo della produzione industriale, dell’occupazione, della Borsa di New York, oltre al fallimento delle banche che aveva distrutto il risparmio di milioni di americani.
Franklin Delano Roosevelt, durante la campagna elettorale, aveva annunciato l’intenzione di dare un New Deal («Nuovo Corso») alla politica economica degli Stati Uniti.
Durante i giorni dall’elezione all’insediamento, la crisi peggiorò.
Il giorno del suo insediamento, il 4 marzo 1933, la maggior parte degli Stati aveva chiuso a tempo indeterminato le banche per evitare il collasso dell’intero sistema finanziario.
Subito dopo l’insediamento, Roosevelt istituì una “vacanza bancaria” (Bank Holiday) per bloccare la crisi del settore bancario e convocò d’urgenza il Congresso sottoponendo un disegno di legge che fu approvato dopo poche ore: l'Emergency Banking Act.
La legge bancaria assoggettò le banche al controllo federale, garantendo maggiore sorveglianza contro speculazioni e azioni finanziarie.
Il 12 marzo 1933 Roosevelt tenne la prima delle sue “chiacchiere al caminetto” (messaggi radiofonici rivolti al popolo americano).
Nel suo primo discorso comunicò che il peggio era passato, che le banche erano sicure e che la gente poteva tornare nuovamente a depositare il denaro.
Alla legge di emergenza bancaria fecero seguito altri importanti provvedimenti (segnalo quelli ritenuti più importanti):
1. Stanziamento di 500 milioni di Dollari per impiegare i disoccupati in programmi di lavori pubblici (costruzione e manutenzione di strade, scuole, parchi, campi gioco e vario altro).
2. L’istituzione del Civilian Conservation Corps (oltre tre milioni di disoccupati furono destinati a curare la manutenzione e la conservazione delle risorse naturali).
3. La riforma monetaria (che portò ad abbandonare la parità aurea del Dollaro e consentì alla Banca Centrale di aumentare la quantità di moneta in circolazione. Questa misura favorì corposamente la crescita della produzione industriale).
4. L’istituzione del National Industrial Recovery Act (riforma nata per garantire la protezione dei Sindacati e la concorrenza leale fra le imprese). Questa legge ha anche regolato il prezzo di alcuni beni di prima necessità ed istituito la Public Works Administration: agenzia destinata alla costruzione di grandi opere pubbliche (dighe, scuole, ospedali, case popolari, tribunali).
5. L’istituzione della Tennessee Valley Authority (fu la creazione più spettacolare del primo New Deal. La Tennessee Valley Authority - TVA - sfruttava il bacino del fiume Tennessee per costruire dighe e centrali idroelettriche e permise a numerosi Stati di ottenere energia elettrica a basso costo migliorò le condizioni di lavoro e di vita di tantissime persone e degli agricoltori).
6. L’istituzione del Securities and Exchange Act: norma che istituì una commissione di controllo sulle operazioni di Borsa e vietava le azioni speculative e la cessione di azioni senza il pagamento di almeno il 55% del valore della transazione.
Il primo New Deal di Roosevelt puntava ad abbattere la recessione partendo dal presupposto che questo potesse avvenire esclusivamente grazie ad un forte e deciso intervento dello Stato nell’economia.
L’azione economica di Roosevelt fu l’opposto di quello che fecero i Presidenti repubblicani Warren Harding, Calvin Coolidge e Herbert Hoover dopo la Prima Guerra Mondiale ed era pensata per cercare di risolvere i gravi problemi sociali creati dalla crisi di quegli anni.
Attraverso il primo New Deal furono adottate misure a sostegno del popolo (in primis dei ceti più deboli) e normative volte a limitare gli effetti distruttivi del capitalismo finanziario-speculativo; misure contro la povertà, la difesa dell’occupazione, la garanzia di minimi salariali ed un vasto programma di opere pubbliche. Inoltre, fu varata una legge sulla sicurezza sociale per garantire la pensione di vecchiaia ai lavoratori.
Nel 1935-1936 la Corte Suprema, che era in gran parte composta da giudici conservatori nominati dai Presidenti repubblicani, dichiarò incostituzionali diversi provvedimenti del primo New Deal (questo evento scatenò una forte contrapposizione fra la Corte e la presidenza).
Le decisioni di incostituzionalità della Corte Suprema limitarono l'effetto delle leggi contro la depressione economica approvate nel biennio 1933-34.
Il Presidente Franklin Delano Roosevelt, forte anche della sua rielezione, si appellò agli americani indicando la Corte Suprema come «l'organo rappresentante i ceti più elevati che si opponeva ad una equa redistribuzione della ricchezza.» Propose un progetto di legge (il Judiciary Reorganization Bill of 1937): norma che avrebbe permesso al Presidente di nominare altri giudici aggiuntivi fino a un totale complessivo di quindici. Il piano fu respinto, ma ebbe alcuni effetti. Uno dei giudici conservatori, Owen Roberts, spostò il suo voto contro un altro giudice, cambiando l'equilibrio ideologico della Corte.
Il Congresso, quindi, decise l’approvazione di un nuovo pacchetto di riforme economiche e sociali: (il secondo New Deal).
Nel discorso di insediamento per il suo secondo mandato, Franklin Delano Roosevelt promise di proseguire il suo impegno “verso quel terzo di paese male alloggiato, malvestito e malnutrito”.
Tra i vari provvedimenti applicati con il secondo New Deal, cera il Social Security Act.
Il Social Security Act fu il provvedimento di maggior peso del secondo New Deal. Istituiva un sistema di sicurezza e di protezione sociale, erogando contributi in caso di disoccupazione, vecchiaia e disabilità.
Le decisioni di incostituzionalità della Corte Suprema riguardarono anche il National Industrial Recovery Act (riforma nata per garantire la protezione dei sindacati e la concorrenza leale fra le imprese). Dopo la dichiarazione di incostituzionalità del National Industrial Recovery Act, il Congresso varò una nuova legge destinata ad appoggiare i diritti dei lavoratori e dei sindacati: il National Labor Relations Act.
Il National Labor Relations Act riconosceva il diritto dei lavoratori di discutere l'ammontare dei salari e di organizzarsi in Sindacati indipendenti.
I New Deal mutarono radicalmente i rapporti fra economia, politica, cittadini e Stato; diedero vita ad un sistema che assicurava alla popolazione diritti fondamentali come l'assistenza e la vita dignitosa in caso di disoccupazione o vecchiaia; modificarono radicalmente il ruolo dello Stato nell'economia.
Inizialmente i New Deal diedero poco importanza all'occupazione femminile. Successivamente, grazie alle pressioni di Eleanor Roosevelt (moglie di Franklin Delano Roosevelt), alcuni programmi furono riservati alle donne senza lavoro che ebbero principalmente impieghi nei settori scolastici, della ristorazione, della sartoria, dell'assistenza ai malati e ai bambini.
I New Deal non favorirono una piena ripresa economica, ma la presidenza Roosevelt piacque molto ai cittadini americani.
Franklin Delano Roosevelt, infatti, fu l'unico Presidente degli Stati Uniti che governò per ben quattro mandati e con ampie maggioranze.
Come detto, Franklin Delano Roosevelt rimase in carica dal 1933 al 1945 (fino alla sua morte).
Negli ultimi anni di crisi profonda che ha investito principalmente l’Europa (non solo l’Europa) in tantissimi hanno affermato ed affermano che sarebbe necessario istituire “un nuovo New Deal”.
Vincenzo Bellisario
(Articolo del 19 dicembre 2015)
Franklin Delano Roosevelt, la Grande Depressione e i New Deal per gli Stati Uniti
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