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Stampa & Omissis con Alessandro Strino: Rassegna Stampa del 13 novembre 2020

Tra "niente è come sembra" e "così è se vi pare". Le notizie e le angolazioni che spesso sfuggono o vengono banalizzate dai media - Rassegna Stampa del 13.11.20. -  Stampa & OmissisSTAMPA OMISSIS1311 e6ceb

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Magaldi: non sarà il medioevo di Viganò a sconfiggere le tenebre

Carlo Maria Viganò 378ee

Curioso, che chi demonizza la massoneria tout court e tifa per Donald Trump "non sappia" che lo stesso Trump è massone. Ancora più curioso è che a farlo sia un alto prelato, divenuto arcivescovo nell'era Wojtyla: «Un pontefice eletto grazie anche ai buoni uffici della massoneria più reazionaria, allora incarnata da personaggi come il potentissimo Zbigniew Brzezinski», anche lui di origine polacca (e tanto longevo da "fabbricare", trent'anni dopo, il mito del cavaliere buono nella persona del suo pupillo Barack Obama, tuttora in azione accanto a Kamala Harris e all'ologramma quasi-presidenziale di Joe Biden). E poi: come dimenticarle, le foto di Brzezinski in Afghanistan in compagnia di un altro dei suoi protetti, Osama Bin Laden, al tempo in cui il cosiddetto fondamentalismo islamico - di marca Cia, in realtà - "serviva" a supportare i mujaheddin (non ancora Talebani) contro l'invasione sovietica del paese asiatico che si incunea tra la Cina e "l'impero" russo? Fa sorridere, in fondo, anche un altro aspetto: il prelato apocalittico finito sui giornali criminalizza Joe Biden, che è formalmente cattolico, mentre il suo beniamino (Trump) è classificato tra gli evangelici, cioè i protestanti, contro cui il Vaticano scatenò le guerre di religione.

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Dip. Geopolitica e Difesa (GED) MR - GED In Pillole: Caucaso: la (non) fine di una guerra; Mediterraneo allargato e stiracchiato (da tutti); La nuova politica estera USA

Caucaso: la (non) fine di una guerra; Mediterraneo allargato e stiracchiato (da tutti); La nuova politica estera USA - GED IN PILLOLE - GED N.24Pillole1211 67754

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DPCM e Costituzione: un Vademecum a supporto dei cittadini

DPCM e Costituzione: un Vademecum a supporto dei cittadini

Un Vademecum volto a fornire una lettura costituzionalmente orientata delle norme  che dalla Costituzione non possono prescindere.
Grazie a questo lavoro dello staff del Sostegno Legale MR, ogni cittadino potrà far valere i propri diritti e le proprie libertà costituzionalmente sancite, di fronte a qualunque abuso di Potere o a "cattive" interpretazioni delle limitazioni, ed avere uno strumento per la buona convivenza civile.

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Trump e il risultato elettorale di Novembre: basteranno i suoi assi nella manica? - Di Nino Galloni, dalla Rivista "Economie Parallele"

TRUMP E IL RISULTATO ELETTORALE DI NOVEMBRE: BASTERANNO I SUOI ASSI NELLA MANICA? - di Nino Galloni

 
La rivista esce con un numero quadruplo  all’alba della attuale “chiusura” dovuta ai tamponi positivi, benchè i negativi abbiano sempre rappresentato dal 90 al 95% del totale: il numero precedente di Economie Parallele era quello di febbraio; adesso il problema consisteva nell’aspettare l’esito delle elezioni americane, oppure no. Dopo attenta riflessione abbiamo pensato di anticiparle, nonostante tutto, perché niente ci assicurava che la definizione dei conteggi dei voti fosse rapida e definitiva.

Eccoci, quindi, a di cercare di delineare gli scenari alternativi.

Primo scenario. Vince Trump.

In questi mesi e settimane i sondaggi sono tutti molto sfavorevoli a Trump, ma i sondaggisti “fanno politica” a favore dello sfidante Biden perché – nell’intellighentia Nordamericana, a tutti i livelli – prevalgono i benpensanti del political correct e dintorni: larve dei grandi Presidenti democratici, di cui, tra poco, si dirà (e sarà uno degli assi nella manica del Repubblicano).

Traduzione: la schiacciante maggioranza degli intellettuali americani è contro Trump.

Ma la popolazione vede in Trump quattro cose: 1) chi promise – e mantenne – agli operai ed ai sindacati che si sarebbe puntato, contro le logiche della globalizzazione, a ridurre le importazioni, ovvero far aumentare salari e occupazione; 2) chi si è fatto beffe del Coronavirus e del principale sostenitore dell’emergenza, il virologo Antony Fauci; 3) il depositario di valori tradizionali americani; 4) l’oppositore alla cinesizzazione del Pianeta.

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Gioele Magaldi: a prescindere dai possibili brogli, a perdere sarà il "partito cinese". E, intanto, si pensa già al futuro...

Magaldi: onore a Trump, l'America resterà nel solco della buona politica che ha tracciato. E il "partito cinese", quello del Covid, non potrà contare su Biden

 

Il presidente del Movimento Roosevelt: non e' escluso che il presidente uscente possa restare alla Casa Bianca, se le cause legali gli daranno ragione sugli eventuali brogli. In caso contrario, Biden sarà controllato da un direttorio bipartisan. E Trump - fortissimo, nei consensi - potrebbe giocarsela nel 2024 ripresentandosi con un partner impensabile: Robert Kennedy Jr.

 
«Chi aveva puntato su Donald Trump per fermare il "partito cinese", diretto da massoni neoaristocratici ostili alla democrazia e pronti a usare il Covid contro di noi, non ha affatto perso: prima ancora del voto, infatti, Joe Biden ha accettato di condividere la sua eventuale presidenza con un "comitato", informale ma determinante, deciso a proseguire la linea tracciata proprio da Trump, sia rispetto alla Cina che in materia di politica economica». Lo afferma ufficialmente Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt e autore del bestseller "Massoni" (Chiarelettere, 2014), che svela il ruolo fondamentale delle superlogge dietro le quinte dei governi. Magaldi è anche il frontman italiano del circuito massonico progressista sovranazionale che negli Usa ha sostenuto Trump, contro le pulsioni oligarchiche dell'establishment "dem", progressista solo in apparenza. All'indomani del voto, la situazione è ancora condizionata dall'incognita giudiziaria. Potrebbe restare alla Casa Bianca, Trump, se avessero successo i suoi ricorsi sui presunti brogli a favore di Biden? «Tutto è possibile, non escludo nessun colpo di scena», dice Magaldi. «Certo - aggiunge - si tratta di capire se i brogli sono tali e tanti da giustificare un ribaltamento, perché in alcuni Stati lo scarto a favore di Biden si è rivelato più significativo di quello che sembrava».

 

L'analisi del voto, aggiunge Magaldi, non ci restituisce certo «quello che i sondaggi farlocchi avevano proposto», cioè un distacco incolmabile tra Biden e Trump. «Al contrario, tutto si è giocato sul filo del rasoio: altro che "plebiscito contro Trump"». Riguardo alle contestazioni sulla regolarità del voto, «perfettamente lecite, da parte di Trump», per Magaldi «è ridicolo il racconto mediatico di molti, che hanno detto che non ci sarebbero le prove, degli eventuali brogli». Ai grandi media, Magaldi rivolge una domanda: «Ma scusate, se ci sono stati brogli lo decidete voi giornalisti, malamente informati o già pregiudizialmente ostili a Trump? Lo decideranno evidentemente dei giudici, a fronte di elementi probatori che saranno proposti dai legali di Trump. E il loro coordinatore, Rudolf Giuliani (che non è certo l'ultimo dei cretini) saprà certamente il fatto suo». Aggiunge Magaldi: «Trump ha incrementato moltissimo il suo consenso. E senza i voti postali, avrebbe vinto. Quindi è naturale lasciargli la possibilità di contestare che, in mezzo a quei voti, vi sia una parte significativa di schede truccate». Se dovesse sbilanciarsi in un pronostico, Magaldi propende comunque per Biden: «Credo che alla fine verrà confermato presidente degli Stati Uniti. Ma, vista la situazione, io consiglio a Trump di giocare fino in fondo la carta della verifica dei possibili brogli».


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