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Categoria: Blog
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Pubblicato: Giovedì, 17 Ottobre 2019 00:09
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Postato da Roberto Hechich
In questa post, la traccia scritta del mio intervento all'evento di Londra del 15 ottobre nell'ambito della serata su Brexit.
Brexit e Kafka
(con un pizzico di Jung)
Ian McEwan ha dichiarato che scriverà un libro su brexit e Kafka. Accostamento non poteva essere più azzeccato. Penso che tutta la vicenda abbia veramente un non so che di kafkiano, surreale. Se si cerca di razionalizzarla probabilmente non si arriverà molto lontano. Sembra più materia per psicologi che per analisti e politologi. La spiegazione probabilmente sta nell’inconscio collettivo degli abitanti della Gran Bretagna, nelle loro paure, nelle loro illusioni, nelle loro fantasie, nei loro istinti, nella loro memoria storica che come ogni memoria che affonda le radici nel mito è soggetta a una serie di affabulazioni e, soprattutto, nella sete dei politici di affondare in tutte queste pulsioni per racimolare consensi. Concentrarsi infatti emotivamente su Alexander Boris de Pfeffel Johnson o Nigel Farage, impedisce di andare a fondo e analizzare le dinamiche e le cause più profonde del conflitto lacerante (di idee) che coinvolge le nazioni britanniche, specialmente quella inglese. Questi non hanno fatto altro che fiutare gli istinti più profondi della popolazione e fare da catalizzatore. Se non ci fossero stati loro ci sarebbe stato qualcun altro al loro posto a fare più o meno (con differenti sfumature, certamente e forse con differenti interessi personali) le stesse cose.
È difficile scrivere un percorso lineare e logico per descrivere le pulsioni di quel voto, si rischia purtroppo di fare salti logici e di andare di palo in frasca.
Ci sono sei modi per definire le isole britanniche, come citava Orwell: England, Britain, Great Britain, British Isles, United Kingdom e “in very exalted moments Albion”. Ognuno di questi termini viene usato, o meglio pensato, a seconda dell’umore del momento, delle circostanze, di chi si ha di fronte, dell’età, di come ci si pone verso una serie di argomenti e argomentazioni. Ognuno di questi termini, a seconda di come sta nella testa dell’elettore, può influire al momento del voto: leave o remain.
Infatti, più che di brexit, si dovrebbe parlare di englexit, poiché il nocciolo duro del leave si concentra proprio in Inghilterra.
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