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“Good-bye Great Britain. Hello Little England”
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- Postato da Vincenzo Bellisario
Avevo anticipato la cosa in questo pezzo: https://blog.movimentoroosevelt.com/home/356-calexit-certifica-la-fine-del-mondo-unico.html e parlato in brevissimo dei metodi dei “progressisti” in questo pezzo:https://blog.movimentoroosevelt.com/home/326-esistono-progressisti-e-progressisti-senza-virgolette-e-con-la-p-maiuscola-quelli-che-dichiarano-guerra-a-donald-trump-prendendo-di-mira-il-figlio-di-dieci-anni-che-definiscono-in-maniera-sprezzante-autistico-sono-progressisti.html .
Quelli che governano il Mondo da circa 35 anni (i cosiddetti “mondialisti”) hanno ricevuto “schiaffoni democratici” nel Regno Unito (esattamente come negli USA e in altri luoghi), nonostante possiedano il 99,8% dei soldi e quindi dei media in circolazione (ho conosciuto personalmente nei mesi scorsi persone “infiltrate” nei luoghi che contano della finanza - quindi “progressisti” - provenienti dalla Francia, dal Belgio, dall’Olanda, dagli UK e dagli USA. Erano sconvolti e non si danno pace: non comprendono come sia potuto accadere... sono troppo ricchi, in effetti, per poter comprendere!).
Ovviamente, come da “cultura” di questi beceri esseri purtoppo viventi, l’hanno presa malissima e quindi si vendicheranno a tutti i costi e con qualsiasi mezzo.
Ci stanno provando con “Calexit” negli USA; ci proveranno con la Scozia; ci proveranno in Irlanda ed ovunque prenderanno “schiaffoni democratici”.
Dicono di essere per il “popolo”, per la “gente”, per la “democrazia” ed ovviamente "globali, ma MAI locali" (nessuno me ne voglia se in questo caso la “d” di “democrazia” è evidenziata in minuscolo...), ma tutte le volte che il “popolo”, la “gente” gli da contro, succede quello a cui siamo abituati in ogni angolo del Mondo: violenze generiche, distruzione, manifestazioni contro il nulla e per il nulla, violenza verbale inaudita contro gli “amici” (il popolo, la gente)... ed altro!
Il “giornalista” sicuramente “progressista” di Repubblica (tale Enrico Franceschini) è in delirio per questa “notizia”. Difatti, scrive: «Adesso, tuttavia, si profila con chiarezza il prezzo esorbitante che il Regno Unito potrebbe pagare per la Brexit: la disunione britannica. Se ciò avverrà, si può scommettere come saranno ricordati nei libri di storia Nigel Farage, il primo a battersi per lasciare la UE, David Cameron, che ha indetto il Referendum sulla UE, e Theresa May, che vuole portare a compimento la Brexit. I distruttori di tre secoli di unità nazionale. Senza contare che alla Scozia potrebbe aggiungersi l’Irlanda del Nord, l’altra regione che ha votato a grande maggioranza per restare nella UE nel Referendum del giugno scorso. Good-bye Great Britain. Hello Little England.»
Al “giornalista” quasi sicuramente “progressista” di Repubblica (tale Enrico Franceschini), rispondo in questo modo: se “unione” per Lei e per quelli come Lei significa fare esclusivamente alle sue/vostre condizioni/imposizioni, molto meglio divorziati, “disuniti” ed ognuno a casa propria.
Non so come finirà nel Regno Unito (spero al meglio, per loro: dipende da quello che decideranno di fare... oggi hanno piena libertà di scelta, a differenza di quello che accade nella sua “progressista” ed a Lei “amica” UE) ma, allo stesso tempo, non auguro neppure agli scozzesi - qualora decidessero di uscire dalla Gran Bretagna - di finire immersi nell’UE e nelle prospettive del “Libro Bianco” (o “in bianco”?) messe nero su bianco da Junker ed amici...