Due. L’endorsement non è stato offerto a Margari dagli organizzatori dell’evento del 9 febbraio 2018 (https://www.youtube.com/watch?time_continue=1&v=ZlCtg4KUlK8), ma è stato semmai ripetutamente sollecitato dallo stesso Paolo Margari, come testimoniano alcuni “screenshot” di sms inviati da costui a Marco Moiso (Coordinatore Generale MR) e come appare lampante anche a partire dal video che testimonia l’adesione del candidato M5S al metapartitico Movimento Roosevelt: https://www.youtube.com/watch?time_continue=2&v=LUNfU7dD0H8 .
Tre. Gioele Magaldi non è il “patron” del Movimento Roosevelt, bensì il suo Presidente, democraticamente eletto quasi tre anni fa. E si, Gioele Magaldi è massone alla luce del sole (iniziato la prima volta vent’anni fa, nel febbraio 1998, presso la Loggia Monte Sion del GOI) ed è Gran Maestro non di una “loggia” (i Gran Maestri lo sono di entità più ampie e federative), bensì del movimento massonico sovranazionale d’opinione denominato “Grande Oriente Democratico” (www.grandeoriente-democratico.com ). Cosi come era massone schietto e solare Meuccio Ruini, presidente della Commissione dei 75 incaricata di redigere la Costituzione democratica e repubblicana del 1948 e cosi come erano massoni Franklin Delano Roosevelt e Winston Churchill (cui si deve la possibilità di aver redatto tale Costituzione italiana e i testi costituzionali di molti differenti paesi recuperati alla democrazia, visto che furono proprio loro e altri liberi muratori progressisti a sconfiggere la barbarie nazi-fascista) e come lo erano Harry Truman e George Marshall cui si deve l’ERP o Piano Marshall con cui l’Europa democratica fu ricostruita, o i patrioti padri dell’unità risorgimentale italiana, da Cavour, Mazzini e Garibaldi sino addirittura a Goffredo Mameli cui si deve l’inno nazionale. Perciò, si, Gioele Magaldi “si vanta” di essere massone con orgoglio, perché senza la Massoneria (lo sostiene anche il grande sociologo e filosofo Jürgen Habermas) non solo non sarebbero mai state costruite e difese le società libere, democratiche, aperte, pluraliste, laiche, costituzionali e parlamentarizzate della Contemporaneità, ma nemmeno sarebbe stata creata “l’opinione pubblica” e avrebbe avuto nascita il giornalismo.
Quattro. La partecipazione a una tavola rotonda rooseveltiana organizzata dalla Sezione londinese del politico e metapartitico MR UK (né massonico né paramassonico) che c’entra con l’eventuale affiliazione massonica dei partecipanti? Cioè, se qualcuno va ad una tavola rotonda organizzata dal Fatto Quotidiano a parlare e a confrontarsi, perciò stesso deve essere azionista o dipendente o collaboratore di tale giornale? Vi sono evidenti paralogismi della ragione, in queste supposizioni di alcuni. Paralogismi aggravati dal fatto che, al massimo, i pentastellati illiberali e antidemocratici che hanno “messo sulla graticola” Paolo Margari, dalla sua partecipazione ad una tavola rotonda rooseveltiana avrebbero potuto “sospettare” una iscrizione al Movimento Roosevelt, non alla “Massoneria”. In effetti, Margari non ha partecipato ad una tavola rotonda massonica. Ma è tutto il ragionamento ad essere viziato in più punti. Se Margari si fosse affiliato alla Massoneria, semmai questo sarebbe stato un suo diritto costituzionale inconculcabile (le associazioni massoniche sono perfettamente legali, e ci mancherebbe pure) e un titolo di merito, dal momento che proprio eminenti massoni hanno edificato prima l’unità d’Italia e la liberazione da potentati stranieri e tirannici, poi la sconfitta del nazifascismo, quindi la costruzione della società democratica scaturita dalla Costituzione del 1948. E nessuno, in uno stato di diritto, dovrebbe essere discriminato- nell’accesso a candidature politiche o ruoli istituzionali- in virtù delle proprie opzioni spirituali o adesioni associative lecite, come peraltro ben illustrato in https://blog.movimentoroosevelt.com/home/1464-il-movimento-roosevelt-libero-indipendente-metapartitico-non-massonico-ne-paramassonico.html , http://www.grandeoriente-democratico.com/Contro_ogni_discriminazione_incostituzionale_liberticida_antidemocratica_dei_cittadini_massoni_in_quanto_tali.html e https://blog.movimentoroosevelt.com/home/1471-il-piu-solenne-dei-giuramenti-che-un-massone-compie-in-italia-al-momento-della-sua-iniziazione-e-di-difendere-e-onorare-la-costituzione-e-le-leggi-della-repubblica-democratica-e-puo-adempiere-al-piu-alto-dei-giuramenti-solo-rispettando-le-leggi-costituzionali.html .
Evidentemente, i “sospetti” di affiliazione massonica di Paolo Margari indotti dalla sua partecipazione alla tavola rotonda rooseveltiana di Londra del 9 febbraio scorso, possono albergare solo in menti molto malate, illogiche e disturbate da quella che il giornalista del Fatto Quotidiano Thomas Mackinson definisce come “psicosi da massoneria”. Invece non è un “sospetto” l’iscrizione di Paolo Margari al politico, metapartitico, democratico e progressista Movimento Roosevelt, come dimostra la tessera sottoscritta, alcuni suoi sms e questo icastico video: https://www.youtube.com/watch?time_continue=2&v=LUNfU7dD0Hg.
Cinque. Caro Thomas Mackinson, non sono “sedicenti massoni che puntano il dito contro l’ingiusta discriminazione che colpisce gli affiliati e il loro diritto a stare nelle liste delle formazioni politiche in lizza per il 4 marzo”, è la Costituzione italiana (di cui tutti si riempiono la bocca, senza onorarne gli articoli nella pratica) che sanziona qualsivoglia discriminazione di questo tipo.
Sei. In conclusione (provvisoria): Paolo Margari è stato intimidito, diffidato, minacciato da personaggi interni al M5S caratterizzati da teorie e prassi liberticide, antidemocratiche e incostituzionali. Per questo abbiamo pubblicato un appello come https://www.movimentoroosevelt.com/news/per-dipartimento/redazione/salvate-il-soldato-paolo-margari-candidato-pentastellato-e-socio-rooseveltiano-che-vuole-fare-da-ponte-tra-le-migliori-istanze-m5s-e-le-finalita-mr.html. A questo punto, caro Thomas Mackinson, fuori i nomi! Visto che si chiedono ripetutamente liste di massoni o di membri di movimenti politici che non sono segrete, quanto piuttosto riservate e protette dalle leggi sulla privacy che tutelano il diritto soggettivo ad esternare o meno le proprie opzioni politiche, associative, culturali, spirituali, ecc., si vada anche a sollecitare i nomi di coloro che hanno intimidito, diffidato e minacciato Paolo Margari, dall’interno del M5S. Per un fatto di trasparenza e di diritto all’informazione. L’opinione pubblica ha diritto di sapere chi, nel M5S, intimidisce, minaccia o diffida con stile illiberale, antidemocratico e anticostituzionale i candidati al Parlamento. E alle elezioni del 4 marzo, “si salvi e si voti il soldato Paolo Margari”, già radicale, stimatissimo come consulente nel digital marketing, candidato nelle liste M5S, iscritto al MR e in totale sintonia con principi e finalità rooseveltiane, come dimostrato in https://www.youtube.com/watch?time_continue=2&v=LUNfU7dD0Hg .
PS: a proposito di “Armando Petrella, leader delle campagne per l’acqua pubblica e i beni comuni spesso osannato e ripreso dal blog di Grillo”, sia messo a verbale che proprio i massoni di Grande Oriente Democratico e i loro amici cittadini e cittadine di Democrazia Radical Popolare, a suo tempo (2011) si sono battuti in Italia su queste medesime campagne civiche, dalla stessa parte. I documenti che attestano ciò sono rinvenibili sui siti www.grandeoriente-democratico.com e www.democraziaradicalpopolare.it ».
L'articolo del "FATTO": https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/02/22/elezioni-2018-psicosi-da-massoneria-candidato-m5s-partecipa-a-evento-e-poi-si-dissocia-ma-cerano-quelli-di-tutti-i-partiti/4172236/