La risposta di Gioele Magaldi: «Caro Davide Lupari, devi sapere che il più solenne dei giuramenti che un massone compie, in Italia, al momento della sua iniziazione, è di difendere e onorare la Costituzione e le leggi della Repubblica democratica. Dunque un massone può adempiere al più alto dei giuramenti di fratellanza massonica solo rispettando in modo puntuale le leggi costituzionali e quelle del codice penale e civile. Chi disattende questo giuramento non solo infrange la legge, ma commette anche gravissima colpa massonica. La fedeltà del massone proprio in quanto massone è rivolta al suo dovere (rafforzato dall'iniziazione) di essere un cittadino e/o un amministratore/governante in grado di dare un esempio particolarmente significativo di lealtà e onestà istituzionale in favore della collettività e non certo a vantaggio di propri familiari, amici o fratelli spirituali in grembiulino. Dopo di che, cosi come ci possono essere preti/prelati pedofili o assassini che disonorano la Chiesa di Cristo o pentastellati, piddini, forzaitalioti, leghisti, ecc. disonesti che insozzano il mandato popolare ricevuto, parimenti ci possono essere massoni che violano le leggi. Capisci bene, d'altronde, che l'eventuale disonestà/spregevolezza dii singoli preti/prelati o di appartenenti a partiti politici o ad altre categorie sociali non può determinare la discriminazione in danno di altri soggetti limpidi e innocenti solo in quanto collegati alle medesime organizzazioni. Credo, in effetti, che presso alcuni pentastellati e/o altri cittadini che diffidano dei massoni, tale diffidenza sia in buona fede e però sia fondata sulla non conoscenza del fatto (che però ora ritengo di aver spiegato in modo plateale) che il giuramento massonico stesso vincola a non poter anteporre la fedeltà spirituale ai fratelli rispetto alla lealtà istituzionale verso l'intera collettività, cioè verso il Popolo sovrano. È tutto chiaro, finalmente?...»
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“Il più solenne dei giuramenti che un massone compie al momento della sua iniziazione, è di difendere e onorare la Costituzione e le leggi della Repubblica democratica e può adempiere al più alto dei giuramenti solo rispettando le leggi costituzionali”
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- Postato da Vincenzo Bellisario
La risposta di Gioele Magaldi: «Caro Davide Lupari, devi sapere che il più solenne dei giuramenti che un massone compie, in Italia, al momento della sua iniziazione, è di difendere e onorare la Costituzione e le leggi della Repubblica democratica. Dunque un massone può adempiere al più alto dei giuramenti di fratellanza massonica solo rispettando in modo puntuale le leggi costituzionali e quelle del codice penale e civile. Chi disattende questo giuramento non solo infrange la legge, ma commette anche gravissima colpa massonica. La fedeltà del massone proprio in quanto massone è rivolta al suo dovere (rafforzato dall'iniziazione) di essere un cittadino e/o un amministratore/governante in grado di dare un esempio particolarmente significativo di lealtà e onestà istituzionale in favore della collettività e non certo a vantaggio di propri familiari, amici o fratelli spirituali in grembiulino. Dopo di che, cosi come ci possono essere preti/prelati pedofili o assassini che disonorano la Chiesa di Cristo o pentastellati, piddini, forzaitalioti, leghisti, ecc. disonesti che insozzano il mandato popolare ricevuto, parimenti ci possono essere massoni che violano le leggi. Capisci bene, d'altronde, che l'eventuale disonestà/spregevolezza dii singoli preti/prelati o di appartenenti a partiti politici o ad altre categorie sociali non può determinare la discriminazione in danno di altri soggetti limpidi e innocenti solo in quanto collegati alle medesime organizzazioni. Credo, in effetti, che presso alcuni pentastellati e/o altri cittadini che diffidano dei massoni, tale diffidenza sia in buona fede e però sia fondata sulla non conoscenza del fatto (che però ora ritengo di aver spiegato in modo plateale) che il giuramento massonico stesso vincola a non poter anteporre la fedeltà spirituale ai fratelli rispetto alla lealtà istituzionale verso l'intera collettività, cioè verso il Popolo sovrano. È tutto chiaro, finalmente?...»