Gioele Magaldi lancia dalla sua Pagina Facebook questo articolo: http://www.grandeoriente-democratico.com/Contro_ogni_discriminazione_incostituzionale_liberticida_antidemocratica_dei_cittadini_massoni_in_quanto_tali.html con la seguente chiosa: «Quando qualche categoria di cittadino è discriminata per la propria razza, per il proprio sesso o orientamento sessuale, per le proprie idee, per le proprie opzioni spirituali, per la propria appartenenza ad organizzazioni religiose, filosofiche o sapienziali, cominciamo tutti ad essere in pericolo e potrà venire il giorno in cui saremo discriminati, anche se oggi ci riteniamo in salvo...
Ecco perché ogni cittadino sinceramente amante della libertà, della democrazia, dello stato di diritto e della propria sicurezza di non essere discriminato "domani" per le sue scelte esistenziali lecite e garantite dalla Costituzione, dovrebbe insorgere oggi rispetto alla verminosa e ipocrita caccia alle streghe antimassonica messa in opera su vari piani tanto da ipocriti wannabe massoni frustrati nelle loro inconfessate aspirazioni, quanto da pennivendoli al servizio di testate giornalistiche influenzate proprio da élites latomistiche sovranazionali neoaristocratiche (e contro-iniziatiche) che convogliano l'insipiente massonofobia popolare verso innocue comunioni liberomuratorie nazionali».
In risposta all’articolo lanciato da Gioele Magaldi, Davide Lupari, scrive: «La seguo sin dalla prima lettera a fratello Silvio (credo datata 2009), e ho anche il suo libro Massoni (e sono in attesa del secondo libro della collana)...però...sono iscritto al M5S sin dagli inizi...le vorrei fare una domanda, ferma restando la soggezione degli eletti nelle istituzioni alla costituzione, alle leggi dello stato, "quando degli iniziati alla massoneria entrano nelle istituzioni, soprattutto con cariche elettive, nel caso si trovassero in condizione di pseudo-conflitto di interessi tra lo svolgere in maniera corretta la propria funzione istituzionale ed il loro giuramento di fratellanza massonica, cosa dovrebbero scegliere?!" Cioè, mi spiego meglio, la fedeltà del massone in posizioni istituzionali (specie se elettive) a chi è rivolta?! Ai suoi fratelli iniziati?! Oppure verso i doveri derivanti dalla sua posizione?!».La risposta di Gioele Magaldi: «Caro Davide Lupari, devi sapere che il più solenne dei giuramenti che un massone compie, in Italia, al momento della sua iniziazione, è di difendere e onorare la Costituzione e le leggi della Repubblica democratica. Dunque un massone può adempiere al più alto dei giuramenti di fratellanza massonica solo rispettando in modo puntuale le leggi costituzionali e quelle del codice penale e civile. Chi disattende questo giuramento non solo infrange la legge, ma commette anche gravissima colpa massonica. La fedeltà del massone proprio in quanto massone è rivolta al suo dovere (rafforzato dall'iniziazione) di essere un cittadino e/o un amministratore/governante in grado di dare un esempio particolarmente significativo di lealtà e onestà istituzionale in favore della collettività e non certo a vantaggio di propri familiari, amici o fratelli spirituali in grembiulino. Dopo di che, cosi come ci possono essere preti/prelati pedofili o assassini che disonorano la Chiesa di Cristo o pentastellati, piddini, forzaitalioti, leghisti, ecc. disonesti che insozzano il mandato popolare ricevuto, parimenti ci possono essere massoni che violano le leggi. Capisci bene, d'altronde, che l'eventuale disonestà/spregevolezza dii singoli preti/prelati o di appartenenti a partiti politici o ad altre categorie sociali non può determinare la discriminazione in danno di altri soggetti limpidi e innocenti solo in quanto collegati alle medesime organizzazioni. Credo, in effetti, che presso alcuni pentastellati e/o altri cittadini che diffidano dei massoni, tale diffidenza sia in buona fede e però sia fondata sulla non conoscenza del fatto (che però ora ritengo di aver spiegato in modo plateale) che il giuramento massonico stesso vincola a non poter anteporre la fedeltà spirituale ai fratelli rispetto alla lealtà istituzionale verso l'intera collettività, cioè verso il Popolo sovrano. È tutto chiaro, finalmente?...»