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Pochi giorni fa, la testata “Libreidee” (http://www.libreidee.org/), ha pubblicato un pezzo intitolato “Magaldi: smascheriamo insieme i bari della politica italiana”, pezzo che riprende un intervista che Gioele Magaldi (Gran Maestro del Grande Oriente Democratico, Presidente del Movimento Roosevelt e autore del bestseller “Massoni. Società a responsabilità illimitata”), lunedì 18 settembre, ha rilasciato a David Gramiccioli, per “Colors Radio”: http://www.colorsradio.net/. Gioele Magaldi, tra le varie, ha accennato (come ha sottolineato un internauta che si firma “Socrate” o anche “Fabrice”) ad un “vero programma”. «Qualcosa di esplicito e inequivocabile: aprire una vertenza storica con l’UE, minacciando di sbattere la porta...»
Gioele Magaldi ha inoltre parlato del PDP: Partito Democratico Progressista… Partito che dovrebbe costituirsi a breve con «un programma netto, destinato a smascherare l’ipocrisia generale e la reticenza dei Partiti di oggi, incluso il Movimento 5 Stelle.»
“Socrate”-“Fabrice”, in sostanza, nel suo commento, esprimeva diversi “NO” a tante realtà. Tra  le varie: Europa, America, NATO, Israele, massoni e paramassoni… parlando di “irriformabilità di vari contesti”: tra questi, l’Unione Europea e soprattutto l’Euro…
A “Socrate”-“Fabrice” ha risposto DRP (www.democraziaradicalpopolare.it): «Ora, a parte i refusi e le sgrammaticature, costui ci sembra rappresentare molto bene le posizioni irrilevanti e destinate alla sempiterna marginalità di coloro che, in Italia, sono soprattutto schierati per il NO a molte cose, ma non sanno elaborare un programma politico coerente, convincente e ricco di appeal per un elettorato vasto, né sanno organizzarsi in termini politicamente incisivi.
Questo falso “Socrate” (che disonora il nome del grande filosofo ateniese) ci sembra anzitutto un liberticida (vuole cassare per legge la libertà di associazione e proibire sempre per legge l’esistenza di logge massoniche, esattamente come hanno sempre fatto i regimi totalitari di destra e sinistra: complimenti!) dice NO a prescindere all’Europa.
No all’America.
No alla Nato.
No a Israele.
No ai massoni e ai paramassoni.
D’altra parte, quei pochi (che si illudono di essere un numero congruo solo perché sono sguaiati e rumorosi sul web o in qualche malinconica riunione pseudo-politica in scantinati in cui non si trova mai una adeguata sintesi politica tra gruppuscoli di ‘risentiti’ ed ‘emarginati’ vari ) che condividono questa filosofia del “NO” non sembrano destinati ad avere alcun peso presente o futuro né in Italia né in Europa.
E tanto per dare riscontri puntuali alle ciance di codesto “Socrate”, rappresentativo di un tipo umano specifico e irrilevante:
L’eurozona è riformabilissima, solo che nessuno sta lottando politicamente per riformarla, perché i grandi burattinai del potere globale che hanno costruito una Ue a trazione economicistica, tecnocratica e oligarchica (ma non politica e democratica) hanno bisogno che perduri questo infecondo e immobilizzante scontro tra i difensori dell’Unione Europea a prescindere e i suoi detrattori altrettanto a prescindere. Uno stato siffatto di cose consente che tutto rimanga cosi com’è. E in ogni caso, se non si riuscisse a riformare la Ue e l’eurozona, che la colpa ricada sulle cancellerie asservite al progetto euro-tecnocratico e che costoro siano percepiti dall’opinione pubblica come i veri anti-europeisti. Ciò legittimerebbe appieno la sospensione in Italia dei trattati vigenti da Maastricht in poi, in attesa di una Costituzione europea autenticamente democratica e attenta alla giustizia sociale invece che a funesti ed astratti parametri economici, funzionali ad interessi sovranazionali inconfessabili quanto nocivi per l’interesse pubblico generale.
Per quanto ne sappiamo noi, il PDP intende riformare la Nato e implementare non solo una difesa comune europea degna di questo nome, ma anche rafforzare le strutture militari italiane, a tutela di un ruolo autorevole, pacificatore ed equilibrante del nostro Paese in tutta l’area mediterranea.
Sempre per quanto ne sappiamo noi, il PDP intende senz’altro essere amico di Israele, ma anche impegnarsi per la costituzione di uno stato autonomo palestinese, laico, liberale e democratico.
In ogni caso, il programma del PDP sarà redatto democraticamente e pluralisticamente da coloro che si iscriveranno alla sua Assemblea Costituente. Il buon “Socrate-Fabrice” con i suoi amici si iscriva e poi costoro, tutti insieme, cerchino legittimamente di far prevalere le loro posizioni, se esse troveranno il legittimo e maggioritario consenso dei costituenti.»
A parte “Socrate”-“Fabrice”, volevo invece far notare in breve alcune cose… citando una doppia affermazione del Gran Maestro Carpeoro.
«Negli anni Ottanta, quando Olof Palme era ancora vivo, una corrente (non populista) scosse l’Europa: quella del Movimento Ambientalista, che poi crebbe velocemente “grazie” al disastro nucleare di Chernobyl. Nemmeno i Verdi della prima ora intendevano abbattere il capitalismo, ma solo “tagliargli le unghie”, precisamente quelle più “velenose”, in nome della salute di cittadini e lavoratori. Fu una piccola rivoluzione, anche culturale: prima di degradarsi, il Movimento costrinse i Paesi europei a dotarsi di legislazioni più “verdi”, più attente alla tutela dell’ambiente. Ma a prendere il sopravvento, in Italia, fu il ciclone Tangentopoli, che solo oggi - dopo oltre vent’anni - si vede cosa ha prodotto: da quella colossale “distrazione di massa” venne fuori il nuovo conio dell’Unione Europea, quella che ha ridotto la Grecia a Paese del Terzo Mondo e ha privato l’Italia del 25% della sua produzione industriale, facendo ricomparire ovunque lo spettro della povertà…»; ancora: «Un minuto dopo l’istituzione dell’Euro lo stesso Craxi “profetizzò” che sarebbe stato l’inizio della fine, per l’Italia. Con lui, se lo potevano sognare di fare quel tasso di cambio, rispetto alla Lira».
In Italia, per varie motivazioni, non può in nessun caso nascere una “creatura politica” dedicata a qualche personalità “interna” in qualche modo legata ai nostri tempi.
Tempo fa Gioele Magaldi invocava la nascita del “Partito che non c’è”. Quel Partito che, come qualcuno ha affermato: «direbbe tutta la verità...»
L’8 e 9 aprile, al congresso “Forme della Democrazia” organizzato dal Movimento Roosevelt presso la Casa Internazionale delle Donne in Via della Lungara a Roma, il Gran Maestro Carpeoro, in un passaggio del suo intervento dal titolo “Il Ritorno del Socialismo”: https://www.youtube.com/watch?v=ozRNo2bve0Y ha parlato di Olof Palme e del fatto che “qualcuno” dovrebbe riprendere questa “alta” e “particolare” figura europea “inserendola sulle bandiere”…
Quindi: alla domanda inserita come titolo (“In che modo è possibile Costruire e Ricostruire?”), considerando sia l’aspetto italiano che quello europeo, dico… perché non “partire” da Olof Palme?... (Olof Palme è stato uno dei leader del Partito Socialdemocratico svedese ed è considerato il padre spirituale del “welfare europeo”: sistema che ha costruito il benessere dell’Europa nel dopoguerra. È stato assassinato nel pieno centro di Stoccolma la sera del 28 febbraio 1986. Al momento della sua morte ricopriva la carica di Presidente del Consiglio della Svezia).

N.B. Quanto sopra rappresenta esclusivamente il pensiero dell’autore, NON quello del Movimento Roosevelt...

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