L'altro ieri ho colto una piccola notizia, e ve la giro perché potrebbe essere una bomba.
Si tratta di una
intervista a Peter Styles, professore emerito di geofisica all’Università di Keele in Gran Bretagna, noto in Italia per essere stato presidente della
Commissione ICHESE (International Commission on Hydrocarbon Exploration and Seismicity in the Emilia Region) fra il 2012 ed il 2014.
Come qualcuno ricorderà, la Commissione ICHESE escluse qualsiasi relazione tra attività di esplorazione riguardante gli idrocarburi e l'aumento dell’attività sismica nell’area colpita dal terremoto dell’Emilia-Romagna del mese di maggio 2012.
Intervistato oggi, a 5 anni dalla chiusura dell'inchiesta, Peter Styles non è più così sicuro: lamenta fughe di notizie, pressioni da parte delle aziende titolari delle concessioni minerarie, scarsa trasparenza nelle istituzioni, e, soprattutto, denuncia che alla Commissione ICHESE è stato nascosto un fatto che forse ne avrebbe ribaltato il giudizio.
Nella seconda parte del 2011 nel sito di stoccaggio di gas naturale a Minerbio fu effettuato una sperimentazione di sovra-pressione: fu iniettato nel sottosuolo un volume di 356 milioni di metri cubi di gas, giungendo al 106% della pressione originaria di giacimento.
È solo un dubbio, pochi hanno le competenze per pronunciarsi su una vicenda così tecnica, ma dopo 27 morti e decine di miliardi di danni forse la notizia andrebbe approfondita, anche perché tocca argomenti formidabili: decisioni cruciali da prendere su basi scientifiche non definitive, analisi costi benefici probabilistiche...
Approvvigionamento energetico ad ogni costo?
Gerardo Soncini