Dip. Università e Ricerca MR- Rubrica Scienza, Polis e Pianeta: La meccanica quantistica. I fondamenti della realtà - seconda puntata
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- Pubblicato: Giovedì, 23 Luglio 2020 11:51
- Postato da Comunicazioni Movimento Roosevelt
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Il presidente del Movimento Roosevelt: gli Usa sono decisi a fermare il piano degli oligarchi che hanno usato la Cina come cavallo di Troia per svuotare la democrazia con l'alibi della sicurezza sanitaria, come purtroppo è avvenuto nell'Italia umiliata da Giuseppe Conte, un premier stucchevole a cui non affiderei nemmeno un condominio
«La prima vittima dell'operazione-Covid doveva essere Donald Trump, "colpevole" di aver fermato l'avanzata neo-imperiale della Cina imponendo i dazi all'export di Pechino. Nel mirino però c'era l'intero Occidente, dove si sperava di ridurre stabilmente la libertà con la scusa della sicurezza sanitaria». Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt e portavoce italiano del circuito massonico progressista sovranazionale, annuncia che il peggio è passato: «L'establishment Usa, non solo trumpiano, ha ormai compreso che non è possibile rassegnarsi all'egemonia politico-economica della Cina di Xi Jinping, dove non c'è ombra di democrazia». Il colosso asiatico - ricorda Magaldi, autore del bestseller "Massoni" (Chiarelettere, 2014) - è potuto "esplodere" come fenomeno mondiale solo grazie a super-massoni reazionari come Kissinger, che hanno permesso a Pechino di entrare nel Wto senza garanzie di alcun genere, né verso l'ambiente né verso i cittadini e i lavoratori cinesi. Obiettivo: creare un "mostro" di efficienza (e di concorrenza sleale) che fungesse da modello per un Occidente non più democratico. «Di fronte allo "stop" imposto finalmente da Trump - accusa Magaldi - un minuto dopo è scattata la pandemia a Wuhan, sotto gli occhi dell'Oms: e ormai, nel potere americano, se ne sono accorti tutti».
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Il Boost della Difesa per Rilanciare l’Italia Post-COVID
Nella congiuntura storica post COVID-19 un ruolo preminente può e deve essere giocato dall’industria Navale, dell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza (AD&S), uno dei settori strategici del Sistema Paese Italia.
Occorre anzitutto considerare che il comparto genera una ricchezza pari a 13.5 mld di euro, circa lo 0.65% del PIL italiano. Il dato più rilevante è rappresentato indubbiamente dall’elevato moltiplicatore economico di Leontief, uno dei parametri chiave facenti parte dell’Analisi Input-Output elaborata dal Nobel per l’economia americano (di origini russe) Wassily Leontief.
Infatti i dati relativi al valore aggiunto diretto prodotto dal settore AD&S parlano di una cifra prossima ai 4,5 miliardi di euro. L’ammontare arriva a circa 12 miliardi se si calcola il valore aggiunto totale, comprendente anche l’indiretto (4,5 miliardi) e l’indotto (2,5 miliardi). Ne risulta dunque un moltiplicatore economico delle imprese del settore pari a 2.6, ben il 71% in più rispetto alla media dell’economia italiana.
Questo significa che per ogni euro di valore aggiunto creato dal settore AD&S, si genera ulteriori 1.6 euro di valore aggiunto nell’economia del Sistema Paese “attivando” quindi un’intera catena economica su scala nazionale.
Il comparto è altresì caratterizzato da un alto moltiplicatore occupazionale, pari a 3.6. Esso risulta essere fra i più alti in Italia (ricordiamo che il settore automotive è fermo a 2, quello del turismo ad 1.5). In sostanza questo significa che ogni 100 occupati AD&S si attiva 260 posti di lavoro aggiuntivi nell’economia nazionale. Nel suo complesso, l’industria dà lavoro a 45.000 persone (5% del totale europeo del settore). Se poi si considera anche l’occupazione indiretta (73.041 lavoratori) e indotta (41.289 persone), si raggiungono le 159.000 unità.
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