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Pubblicato: Lunedì, 21 Settembre 2020 21:38
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Postato da Comunicazioni Movimento Roosevelt
Il presidente del Movimento Roosevelt: al nostro primo ministro, il Segretario di Stato americano rinfaccerà le condizioni pietose dell'economia italiana messa in ginocchio dal lockdown "cinese". Alla frusta una classe politica di cialtroni: ci fanno perdere tempo e denaro sulla riduzione dei parlamentari anziché impegnarsi per una seria riforma della Costituzione, che abolisca l'orrore del pareggio di bilancio voluto da Monti e Napolitano
«Come avevo annunciato, Mike Pompeo non farà sconti a nessuno: apprezzo la franchezza con cui ha già richiamato Papa Bergoglio, via Twitter e in modo ruvido, sull'impegno verso il rispetto dei diritti umani». Gioele Magaldi, massone progressista e presidente del Movimento Roosevelt, nei giorni scorsi aveva annunciato con largo anticipo i toni e i contenuti dell'imminente visita di Pompeo a Roma: «All'establishment politico, Pompeo chiederà di ridimensionare il peso del partito trasversale "cinese", funzionale agli interessi di Pechino, che tanto condiziona l'Italia». Idem il discorso rivolto al Vaticano, che due anni fa concesse al regime cinese la facoltà di designare i vescovi cattolici in Cina. «Squisitamente massonico, da parte di Pompeo - dice Magaldi - l'appello al Papa, laddove il segretario di Stato americano avverte la Chiesa che, cedendo al partito comunista cinese, rischia di compromettere la sua autorità morale in materia di diritti umani. Diritti che un tempo la Chiesa stessa calpestava, ma che oggi dichiara di difendere: come si concilia, questo, con l'amicizia con una brutale dittatura come quella di Pechino?».
Dopo il Vaticano, il governo: «Giuseppe Conte si prepari a ricevere una robusta strigliata», avverte Magaldi: «Per gli Usa, è inammissibile lo stato comatoso dell'economia italiana, ridotta in ginocchio dal lockdon "cinese", modello Wuhan, imposto al paese». Anche secondo il presidente del Movimento Roosevelt, sono catastroficamente inefficaci le misure finora adottate dall'esecutivo durante l'emergenza: «E' stato speso un fiume di miliardi, ma senza risultati. E in una situazione come questa - aggiunge - i cialtroni della classe politica italiana non hanno esitato a farci perdere altro tempo e denaro per un referendum demenziale che propone l'ennesimo taglio (quello del Parlamento, cioè della democrazia), quando invece avrebbero dovuto preoccuparsi di ben altre riforme della Costituzione, cominciando dall'eliminazione dell'obbligo del pareggio di bilancio, misura sciagurata introdotta per compiacere Mario Monti e anche Giorgio Napolitano, altro personaggio veramente oscuro».
Per Magaldi, la visita di Pompeo segnerà un punto di svolta nei rapporti politici fra Casa Bianca e Palazzo Chigi, e in generale tra gli Usa e larghi strati dell'establishment italiano, finora assai arrendevole rispetto all'espansione cinese. Sempre secondo Magaldi, Pompeo tratterà da posizioni di forza, visto che sembra scontata la rielezione di Donald Trump alle presidenziali di novembre. «Si confermerà un buon presidente anche nel prossimo quadriennio: l'America ha ancora bisogno di Trump», sostenuto dai circuiti massonici progressisti. «Poi, dalle elezioni successive - profetizza Magaldi - si potrà finalmente pensare a un candidato progressista "doc" come Robert Kennedy Junior, che nel suo recente discorso a Berlino ha riaperto un orizzonte che mette al centro la libertà: esattamente il contrario della sottomissione al "terrorismo psicologico" dell'Oms, di marca cinese, al quale si è finora allineato lo stesso governo Conte. Tutte cose che a Trump non sono piaciute, e che ora Mike Pompeo - in pubblico, e soprattutto in privato - non mancherà di ribadire, con durezza, all'attuale presidente del Consiglio».
Fonte: Gioele Magaldi Racconta, su YouTube il 21 settembre 2020