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In riferimento all'articolo apparso sul il Fatto Quotidiano dal titolo “Elezioni 2018, psicosi da massoneria: candidato M5S partecipa a evento e poi si dissocia, ma c’erano quelli di tutti i partiti” a firma di Thomas Mackinson, il presidente del Movimento Roosevelt, Gioele Magaldi ci tiene a fare alcune puntuali precisazioni per fornire una corretta informazione:
  1. il candidato del Movimento 5 Stelle Paolo Margari ha chiesto ed ottenuto la tessera del Movimento Roosevelt;
  2. il Movimento Roosevelt è un movimento politico e metapartitico e non è né massonico né paramassonico (si veda il post Il Movimento Roosevelt: libero, indipendente, metapartitico, non massonico né paramassonico). Esso è stato formalmente fondato a Perugia nel marzo 2015 da 500 soci che democraticamente hanno eletto presidente Gioele Magaldi;
  3. l'endorsement non è stato offerto al candidato Margari dagli organizzatori dell'evento di Londra dello scorso 9 febbraio (si veda il video Londra - Faccia a faccia tra i Candidati alla Circoscrizione Estera) ma sollecitato dallo stesso Margari a Marco Moiso, Coordinatore generale del Movimento Roosevelt (come testimoniato anche dal video L'adesione di Paolo Margari al meta-partitico Movimento Roosevelt);
  4. io, Gioele Magaldi, non sono il "proprietario" del Movimento Roosevelt ma il suo presidente, democraticamente eletto a Perugia nel marzo 2015. È vero sono massone, un massone alla luce del sole, Gran Maestro non di una "loggia" (i Gran Maestri lo sono di entità più ampie e federative), bensì del movimento massonico sovranazionale d'opinione denominato "Grande Oriente Democratico". Ma se l'essere massone oggi sembra essere cosa disdicevole quasi da appestati, voglio qui ricordare, solo per rimanere entro i confini nazionali, che ad esempio massone era anche Meuccio Ruini presidente della Commissione dei 75 incaricata nel 1948 di redigere la Costituzione Italiana così come lo sono stati i padri dell'unità risorgimentale italiana Cavour, Mazzini e Garibaldi. Quindi per concludere senza la Massoneria (lo sostiene anche il grande sociologo e filosofo Jürgen Habermas) non solo non sarebbero mai state costruite e difese le società libere, democratiche, aperte, pluraliste, laiche, costituzionali e parlamentarizzate che conosciamo oggi, ma nemmeno sarebbe stata creata "l'opinione pubblica" e avrebbe avuto nascita il giornalismo;
  5. onestamente sfugge il nesso, la relazione tra una tavola rotonda organizzata dalla sezione londinese del Movimento Roosevelt e l'eventuale affiliazione massonica dei partecipanti. Per lo stesso ragionamento, quindi, se partecipo a un evento organizzato da Il Fatto Quotidiano vuol dire che devo essere per forza un suo azionista, collaboratore o dipendente? I benpensanti che hanno fortemente criticato la partecipazione di Margari alla nostra tavola rotonda avrebbero potuto "sospettare" al massimo di una sua iscrizione al movimento non alla Massoneria. Invece il tutto si è svolto nella più ampia libertà, senza nessun vincolo od obbligo se non quello di esporre il proprio programma elettorale al pubblico presente in sala;
  6. qualora Margari fosse effettivamente affiliato a una qualche loggia o comunione massonica lo sarebbe nel suo pieno diritto costituzionale (le associazioni massoniche sono perfettamente legali). In uno stato di diritto nessuno dovrebbe essere discriminato, nell'accesso a candidature politiche o cariche istituzionali, in virtù delle proprie opzioni spirituali o adesioni associative lecite (si vedano i seguenti post: Il Movimento Roosevelt: libero, indipendente, metapartitico, non massonico né paramassonico, Contro ogni discriminazione (incostituzionale, liberticida, antidemocratica) dei cittadini massoni in quanto tali e Il più solenne dei giuramenti che un massone compie al momento della sua iniziazione, è di difendere e onorare la Costituzione…);
  7. i "sospetti" di affiliazione massonica di Paolo Margari indotti dalla sua partecipazione alla tavola rotonda rooseveltiana di Londra dello scorso 9 febbraio possono albergare solo in menti molto malate e disturbate. Non è un "sospetto", invece, l'iscrizione di Paolo Margari al politico, metapartitico, democratico e progressista Movimento Roosevelt, come dimostrato dalla sua tessera n. 299, alcuni suoi sms e il seguente video: L'adesione di Paolo Margari al meta-partitico Movimento Roosevelt;
  8. signor Mackinson quando lei nel suo articolo scrive "sedicenti massoni che puntano il dito contro l'ingiusta discriminazione che colpisce gli affiliati e il loro diritto a stare nelle liste delle formazioni politiche in lizza per il 4 marzo" le voglio dire che non sono "sedicenti" massoni che si lamentano e gridano allo scandalo ma è la stessa Costituzione Italiana (di cui tutti si riempiono la bocca, senza onorarne gli articoli nella pratica) che sanziona qualsivoglia discriminazione di questo tipo;
  9. Paolo Margari è stato intimidito, diffidato, minacciato da personaggi interni al Movimento 5 Stelle caratterizzati da teorie e prassi liberticide, antidemocratiche e incostituzionali. Per questo ci siamo sentiti in dovere di pubblicare un appello in sua difesa dal titolo Salvate il Soldato Paolo Margari, candidato pentastellato e socio rooseveltiano che vuole fare da ponte tra le migliori istanze M5S e le finalità MR;
  10. a questo punto sono io, siamo noi del Movimento Roosevelt a chiedere a lei, signor Mackinson, i nomi. I nomi di chi ha intimidito, diffidato e minacciato Paolo Margari, dall'interno del M5S. È un nostro diritto visto che si continuano a sollecitare liste di massoni o di membri di movimenti politici che non sono segrete, quanto piuttosto riservate e protette dalle leggi sulla privacy che tutelano il diritto soggettivo ad esternare o meno le proprie opzioni politiche, associative, culturali, spirituali, ecc. Vogliamo sapere, l'opinione pubblica deve sapere;
  11. infine, e concludo, a proposito di "Armando Petrella, leader delle campagne per '’acqua pubblica e i beni comuni spesso osannato e ripreso dal blog di Grillo", sia messo a verbale che proprio i massoni di Grande Oriente Democratico e i loro amici cittadini e cittadine di Democrazia Radical Popolare nel 2011 si sono battuti in Italia su queste medesime campagne civiche, dalla stessa parte. I documenti che attestano ciò sono consultabili sui siti web www.grandeoriente-democratico.com e www.democraziaradicalpopolare.it.

Gioele Magaldi
Presidente del Movimento Roosevelt
 
 
 
UFFICIO STAMPA MOVIMENTO ROOSEVELT (www.movimentoroosevelt.com)



(Articolo del 23 febbraio 2018)

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