Dal quotidiano "La Verità" del 21 giugno scorso, apprendiamo un'altra di quelle notizie che, in un periodo "normale", non sarebbero nemmeno state ipotizzabili dai più fantasiosi scenari di fantapolitica, dal titolo:
Insomma, questo Governo è nato nell’estate del 2019, non su una vittoria elettorale, non su una convergenza di intenti e/o un minimo comune denominatore di idee, progetti, programmi...se non uno...
Nacque, infatti, contro ogni idea in comune fra i partecipanti, tranne una, contro ogni minimo rimasuglio di dignità e decenza, dopo che fino al giorno prima i 2 Leader ed i maggiori esponenti dei 2 principali partiti, avevano gareggiato per chi riusciva ad insultare maggiormente l’altro, gridando, giurando e spergiurando, che tutto nella loro vita avrebbero potuto fare, tranne che poter mai allearsi fra loro. Di seguito, un breve elenco, con tutti i link ai video maggiormente significativi, a sostegno di quanto scritto fino ad ora.....
03-02-19 - Nicola Zingaretti
14-05-19 - Di Maio
18-07-19 - Di Maio
14-11-16 - Taverna
21-06-19 - Zingaretti
06-05-19 - Di Stefano
21-02-16 - Renzi
30-07-14 - Vito Crimi
08-02-19 - Azzolina
18-02-19 - Renzi
Unico barlume di sostegno logico e costituzionale per far si che questo Governo, fosse “formalmente” legittimo, fu invocare a squarcia gola per giorni che l’Italia è una Repubblica Parlamentare, e che quindi, anche contro ogni logica, se in Parlamento si formava una maggioranza, quale che fosse, automaticamente questa diventava legittima, nonostante potesse non rispecchiare la volontà popolare e nonostante fino al giorno prima potesse essere ipotizzata solo dal più sarcastico e fantasioso dei comici...
Bene, queste sono le regole, e quindi fin tanto che le regole vengono rispettate, questo Governo era “formalmente” legittimo, e come tale andava visto.
A questo punto però, mi sorge spontanea una domanda:
nel momento in cui, con la scusa dell’emergenza Covid, si continua a produrre norme, leggi, azioni, e quindi precedenti storici, per il quale, a poco a poco, prima il Presidente del Consiglio dei Ministri, ed ora anche il Ministro dell’Economia e delle Finanze, trasformano “de facto” la nostra Repubblica Parlamentare, in una Repubblica nel quale il Parlamento viene sostanzialmente esautorato da ogni suo potere e prerogativa, e nel quale, piano piano, ognuno avoca a se i “pieni poteri”, potendo fare sostanzialmente ciò che vuole senza nessun vaglio da parte del Parlamento, in questo caso quindi, questo Governo può ancora considerarsi legittimo, visto che la sua sola esigua e formale legittimità derivava proprio dal fatto che la nostra fosse una Repubblica Parlamentare?