C'è poi il problema migranti. Gli eventuali salvataggi dovrebbero essere trasportati su di un'isola greca. ma non si correrà il rischio di incentivare la migrazione? In caso che ciò si verificasse il comandante della missione ha la possibilità di ridislocare la flotta in maniera che ciò non avvenga. C'è la possibilità questa volta, di attività di intelligence e sul territorio, probabilmente per poter distruggere le imbarcazioni degli scafisti. ma tutti questi intenti sono più teorici che reali, anche perché, giustamente, una nave militare non può lasciare dei naufraghi in mare e dirigersi bellamente da un'altra parte ed in più le attività terrestri di squadre di boarding team o di SOF deve essere pianificata con l'avallo delle autorità libiche....
Irini. E' veramente una missioneutile o non facciamo altro che aggravare la situazione?
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- Categoria: Geopolitica e Difesa
- Postato da Roberto Hechich
Le vicende estere proseguono, anche se siamo tutti distratti dal disastro che si consuma in casa nostra. E' partita un'altra inutile missione navale europea al largo delle coste libiche, la IRINI, che prende il posto di Sophia. Perché inutile? Perché dovrebbe far rispettare l'embargo delle armi verso la Libia. Ma così si favorirebbe Haftar, che di fatto è l'aggressore, a detrimento del legittimo governo di Tripoli, poiché Tripoli riceve i rifornimenti prevalentemente via mare (Turchia) mentre Haftar prevalentemente per via terrestre attraverso il confine egiziano. In questo modo non si fa altro che incentivare Haftar nella sua aggressività. Per effettuare un vero embargo bisognerebbe controllare anche i confini terrestri della Libia con Egitto, Sudan e Ciad, almeno. E poi, se, come già accaduto, le navi con le armi fossero scortate dalle fregate turche che faremo? Saremo capaci di fermarle anche con le armi rischiando una guerra navale, poi specialmente ora che probabilmente una parte delle flotte è in quarantena per il virus?