Navi & Poltrone. Affari&Minacce.
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- Categoria: Geopolitica e Difesa
- Postato da Roberto Hechich
Si fanno sempre più insistenti i rumors che prevedono la cessione delle due ultime fregate FREMM , in allestimento e costruzione presso Fincantieri di Riva Trigoso. Queste due unità, che rappresentano il fiore all'occhiello della cantieristica navale italiana e mondiale, che sono quanto di meglio si possa trovare attualmente, e che partecipano, modificate, in posizione di vantaggio, alla gara per una nuova generazione di fregate per la Us Navy da costruirsi presso i cantieri americani Marinette di proprietà della stessa Fincantieri, dovrebbero essere vendute, finito l'allestimento, (sempre secondo indiscrezioni da confermare) all'Arabia Saudita. Un atro indizio, non dirimente peraltro, è la cancellazione (F589) dello ship code (numero identificativo) dalla poppa dell'ultima fregata in costruzione, nave Emilio Bianchi. Se ciò dovesse essere è una decisione grave ed irresponsabile negli attuali scenari di crisi, soprattutto se non sono previste altre unità per sostituire quelle in vendita. Comunque, anche se fossero previste, queste entrerebbero in servizio con quattro anni di ritardo.
E' comprensibile ed anche condivisibile il desiderio di un successo commerciale e il ritorno in bilancia dei pagamenti di tale cessione, ma, non andiamo a vendere queste navi alla Grecia o alla Spagna o alla Germania, paesi europei ed alleati. Con la situazione libica, le minacce alle nostre concessioni in Eastmed e anche al largo delle stesse coste libiche, la situazione del Golfo Persico, il potenziamento di apparati navali di nazioni che potrebbero avversarci, invece di potenziare ulteriormente il nostro strumento di difesa, come dovrebbe essere,(ricordiamo che spendiamo molto al di sotto della media dei paesi NATO e mondiali https://www.movimentoroosevelt.com/news/per-dipartimento/geopolitica/il-bilancio-della-difesa-con-il-bilancino.html) andiamo a indebolire un nostro strumento di deterrenza estremamente sofisticato proprio in un settore così delicato e fondamentale. Ma in favore di chi? In favore di uno dei più nervosi e imprevedibili attori in campo che ultimamente con il nuovo principe saudita Bin salman ha più che altro provocato guai (vedi appoggio allo scellerato attacco di Haftar in Libia e alla carneficina nello Yemen, oltre all'azione di lobbing vs la Casa Bianca contro l'Iran) Tutto quello che è successo in questi ultimi anni non ha insegnato niente al nostro sistema politico? Vendiamo la nostra credibilità? L'unica modo che abbiamo per far sì che l'affare non ci danneggi è vendere le due unità della classe più vecchie e sostituire a queste due nuove con gli apparati allo stato dell'arte, magari inglobando alcune delle migliorie progettate per la variante americana. Comunque avremmo un ritardo di quattro anni sulla messa in servizio Ne valela pena questo piatto di lenticchie che abbiamo guadagnato?. Non poteva l'Arabia saudita aspettare quattro anni? Speriamo che i rumors e l'idea di vendita (che comunque c'è) non vengano mai concretizzati.