Segue un articolo dal titolo “La doppia morale del M5s. La lezione dei casi Raggi e Appendino”, pubblicato da “Huffington Post” (http://www.huffingtonpost.it).
Ileana Argentin: « Così come già accaduto a Virginia Raggi – per cui poi è stato chiesto il rinvio a giudizio per falso - anche per l'altra nota sindaca del M5s Chiara Appendino è arrivato un avviso di garanzia: per la prima cittadina di Torino – nonché per l'assessore al Bilancio e per il capo di gabinetto – l'indagine è per falso ideologico in atto pubblico; nei conti del Comune, infatti, sarebbe stato nascosto un debito di 5 milioni di euro.
Vedremo cosa accadrà con l'iter giudiziario: si chiuderà tutto velocemente con l'archiviazione oppure arriverà il rinvio a giudizio? Alla magistratura il compito di giudicare le situazioni: a noi, con molta umiltà, quello di valutare i risvolti politici della notizia. Lo dico subito, forte e chiaro: auspico che l'Appendino - così come la Raggi - non abbia strascichi giudiziari. Io sono garantista, come è giusto che sia in uno stato di diritto: permettetemi, però, di valutare come il M5s viva in maniera diversa le indagini che riguardano i suoi da quelle che vanno invece a toccare i politici dei "vecchi" partiti.
Non possono che tornare alla mente i tweet dei grillini, come per esempio quello che la stessa Raggi scrisse all'attuale presidente del Pd Orfini tempo fa, chiedendo che venissero cacciati dai partiti "indagati e condannati". Cacciare gli indagati: e dov'è la presunzione d'innocenza? Dove il rispetto per la stessa magistratura? Possibile che si debba fare politica solo limitandosi all'urlare più forte contro gli avversari e quando qualcosa ti riguarda invece da vicino l'atteggiamento più diffuso è quello di mettere la testa sotto la sabbia? Chi ha l'onore e l'onere di governare si trova per forza di cose a doversi occupare di appalti, soldi e di tutte quelle materie che possono essere soggette a serene valutazioni della magistratura, senza che poi queste debbano necessariamente portare a condanne o ad arresti.
Quindi, sempre con molta umiltà, mi permetto di dare un consiglio agli esponenti del M5s, in base alla mia esperienza politica: proseguite nella vostra caccia alle streghe giustizialista anche con i vostri oppure svoltate e iniziate ad apprezzare le modalità di uno stato di diritto; tenere il piede in due staffe - alla lunga, ma neanche troppo - non potrà che togliervi quella credibilità che inoltre, a oggi, si fonda solo sulle urla e non certo sulla qualità dell'azione amministrativa.»