Segue un articolo dal titolo “John Maynard Keynes è ancora vivo. E si nasconde a Tokyo”, pubblicato da “Micidial” (http://micidial.it/).
Massimo Bordin: « In questi giorni, l'agenzia di stampa britannica Reuters ha fatto una scoperta sensazionale. Superando in acume tutti gli altri giornalisti investigativi impiegati nei media, gli uomini di Londra hanno scovato a Tokyo l'economista inglese John Maynard Keynes, classe di ferro 1883, più volte dichiarato morto da Massimo Cacciari, Michele Boldrin e Platinette. D'altronde si sa, ogni paese ha gli intellettuali che si merita. Ma com'è avvenuta la clamorosa scoperta?
IL PRIMO INDIZIO è arrivato dal dato sulla disoccupazione giapponese, che è sceso al 2,8%. Praticamente, in Giappone, non lavora solo chi non vuole lavorare ed anzi la percentuale di aziende del Sol Levante che dichiarano di non trovare lavoratori è la più alta dal 1992.
"L'economia sta andando bene - dicono gli analisti nipponici - ma la nostra forza lavoro si sta riducendo, quindi la carenza di lavoratori che le aziende stanno ora sperimentando è destinata a peggiorare".
Com'è noto, la piena occupazione è uno dei punti fermi dell'economia keynesiana ed il Giappone l'ha conseguita. I paesi che NON adottano economie di stampo keynesiano e che i liberisti portano in palmo di mano come fulgidi esempi di successo registrano una disoccupazione notevolmente più elevata del Giappone. La Germania, ad esempio, registra una disoccupazione al 3,9%, cioè quasi il doppio di quella giapponese. L'America, totem dogmatico degli economisti provinciali italiani, registra un 4,3%. E sono quelle messe meglio, stendiamo un velo pietoso sui risultati dell'austerità in termini occupazionali di paesi come la Spagna, la Grecia o l'Italia.
IL SECONDO INDIZIO, invece, arriva dal PIL. Per molto tempo, infatti, i liberisti facevano girare il solito disco rotto secondo il quale "il Giappone ha disoccupazione bassa, ma non cresce ed è in stagnazione". La verità è che grazie alle politiche keynesiane iniziate nel 2013 dal leader Shinzo Abe, il Giappone oggi sfoggia una crescita del PIL del 2,5% secondo le stime più pessimistiche. Il Giappone si trova nel sesto quarto di crescita consecutivo, il periodo di espansione economica più lungo per il paese dal lontano 2006.
Naturalmente non è tutto oro, il Giappone non ha ancora raggiunto il 2 per cento di inflazione in modo stabile perché gli stipendi rimangono ancora bassi rispetto al target desiderato dal duo Abe-Keynes, ma rispetto ai paesi ad economia liberista non ci sono proprio paragoni.
Interpellato da quelli di Reuters sulla sua longevità da guinness dei primati, l'economista britannico avrebbe dichiarato: "Ogni cazzata che spara Michele Boldrin guadagno un anno di vita".
Se tanto mi da tanto, ora sappiamo che Keynes è destinato all'immortalità.»