In questi giorni imperversa nei dibattiti televisivi il tema dello ius soli che a me viene da apostrofare come ius sola ! Insomma con tutti i problemi urgenti che questo paese deve affrontare sembra che lo Ius soli abbia la priorità. La domanda che naturalmente mi pongo è il perché sia così e la risposta che mi viene in mente non ha nulla a che fare con lo spauracchio della decantata ‘battaglia di civiltà’, ma sul più pragmatico bisogno di fabbricare nuovi potenziali elettori. Nuovi potenziali elettori, con una identità liquida, da strumentalizzare come Massa(A)Critica per fini elettorali.
Noto ormai da anni che una certa sinistra “sinistrata” (per nulla progressista) cerchi con ansia spasmodica nuovi soggetti sociali su cui appoggiarsi che oggi vengono rappresentati dall’ “Internazionale della migrazione”; questo è necessario ai sinistrati per continuare a vivere politicamente dato che hanno smarrito da tempo un qualche minimo progetto politico. Però i fatti di questi mesi hanno smascherato l’ipocrisia delle logiche sinistrate incapaci nei fatti di governare e gestire i fenomeni migratori. Minniti rintuzzato dall’Europa è costretto a fare il lavoro sporco per tutti prendendosi oneri e onori (se così si può dire) di far manganellare a Roma una settantina di profughi eritrei di cui, in anni, non si è riusciti a trovare una sistemazione decente.
Ma dove vogliamo andare? La verità è che non siamo un paese accogliente perché non siamo capaci di esserlo: costringiamo le nostre risorse migliori a scappare dall’Italia per poi importare il “Terzo Mondo” a cui bisogna dare tutto. Mi chiedo se tutto questo sia Sostenibile? e credo che la risposta sia negativa !!! Sta di fatto che oggi lo Ius Sola non è popolare e rischia anzi di far perdere voti perché quando si abbandonano i problemi dei cittadini in virtù di battaglie ideologiche ci si rimette sempre. Credo che al tema Immigrazione, Integrazione, Accoglienza bisogna aggiungere il contrappeso a piombo della Sostenibilità: si può fare accoglienza solo se è sostenibile economicamente, socialmente, culturalmente e politicamente; altrimenti tutto questo rischia di essere una pistola carica puntata alla tempia, atteggiamento tipico di chi decide di eliminare se stesso per non correre il rischio di uccidere qualcun’altro, ma senza sapere che anche il suicidio è un omicidio; quello di se stessi.
A Gino Strada, uomo encomiabile per molti aspetti, ma per certi versi un po’ esaltato, che recentemente ha dato dello “sbirro” a Minniti, bisognerebbe ricordare che il termine da lui usato deriva dal linguaggio della malavita; la stessa malavita e criminalità che genera alcune di quelle ferite che Strada e i suoi colleghi suturano ogni giorno. Purtroppo queste gaffe sono sfoghi più o meno inconsapevoli di un pensiero che sembra nascondere, dietro a nobili azioni umanitarie e solidali, un retro-pensiero opposto che viaggia su una frequenza tutt’altro che solidale e che mi fa pensare che dietro ad un atto di umanità si nasconda la ‘volontà di potenza’ di un narcisismo egocentrico.
Riguardo alle vite umane da salvare sulle quali Gino Strada attacca il governo, non riesco a capire come mai in Italia restino politicamente del tutto indifferenti i circa sette morti al giorno che avvengono per incidenti stradali, considerando che il 70% degli incidenti stradali è causato dal ‘fattore umano’: distrazione, uso di sostanze psicoattive, comportamenti imprudenti alla guida e mancato rispetto delle norme stradali….del resto siamo tutti “esseri umani”…forse anche troppo umani.
Stefano Pica
(Articolo del 2 Ottobre 2017)