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Segue un articolo dal titolo “L'hacker di Rousseau riporta alla luce il mistero di Casaleggio” (L'attacco di Rogue_0 mostra il nickname Parsifal. Usato nel login del fondatore del M5s, al quale la figura del cavaliere del Graal era cara. Un alias usato anche da un utente sul Blog. Una coincidenza?), pubblicato da “Lettera 43” (http://www.lettera43.it/it/).   

Lorenzo Andraghetti: «L'hacker Rogue_0, che già lo scorso agosto aveva bucato Rousseau vendendo online alcuni dati, è tornato ad attaccare la piattaforma per il voto online del M5s durante le primarie che hanno incoronato Luigi Di Maio. Ma c'è di più. Oltre ad aver dimostrato ancora una volta la permeabilità informatica del sito, nonostante la Casaleggio si sia affrettata ad assicurare la regolarità del voto, Rogue_0 ha deciso di esagerare ed entrare negli account dei responsabili della Casaleggio srl e di Rousseau.
L'ALIAS DEL FONDATORE. Su Twitter Rogue_0 ha quindi pubblicato gli screenshot della sua "impresa". Il pirata 2.0 si è loggato come Mario Bucchich, Pietro Dettori, Marco Maiocchi, Massimo Bugani e perfino Gianroberto Casaleggio, nel cui account oltre al nome compare un alias: Parsifal. Possibile che Casaleggio utilizzasse questo nickname anche per commentare in incognito sul Blog di Grillo?
Questa tesi è stata sostenuta dall'ex collaboratore di Casaleggio Marco Canestrari, autore assieme a Nicola Biondo di Supernova. Nel libro Canestrari si è detto certo che Casaleggio commentasse sul suo stesso Blog con uno o più account in modo da influenzare le discussioni, ma ha ammesso di non esser mai riuscito a capire quale fosse il suo nome in codice. Oggi, grazie a Rogue_0, questo piccolo mistero potrebbe essere stato in parte risolto. Nessuna certezza, certo. Ma la figura di Parsifal, cavaliere dal cuore puro che riesce a vedere il Graal, era particolarmente cara a Casaleggio. Di conseguenza l'hackeraggio potrebbe essere autentico e non, come molti sostengono, una semplice fotomontaggio.
CAMELOT E LA CASALEGGIO. Ma questo non è l'unico indizio. Poco dopo il primo V-Day del 2007, nell'articolo del Corriere della Sera intitolato «Casaleggio, l'uomo del web che ama Parsifal e Adriano Olivetti», il manager veniva descritto come il responsabile della conversione digitale di Beppe Grillo. «Sulle orme di Parsifal (personaggio a lui caro) dichiara di voler ricercare "la vera natura degli uomini"», si legge nel ritratto. E così, ad esempio, per le riunioni da sempre ama immergere il gruppo dirigente nel mondo cavalleresco e spirituale della leggenda di Camelot (alla scoperta di quei luoghi ha persino trascorso una vacanza). Usa una tavola rotonda attorno alla quale fa sedere i suoi manager per «parlare liberamente».
«PRESTO FARÒ I NOMI». Di Parsifal Casaleggio aveva parlato anche nel libro Il Web è morto viva il Web del 2001. Un estratto venne pubblicato in un post dal titolo Parsifal e la ricerca del significato. Sempre sul Blog poi un utente certificato chiamato Parsifal comparì il 17 febbraio 2008 lasciando due commenti a distanza di pochi minuti l'uno dall'altro. «Purtroppo», scriveva in un italiano abbastanza approssimativo e in maiuscolo, «e si capisce molto bene, masse di bloggers, che scrivono nel Blog di B.Grillo sono dei cialtroni con dei fini di lucro e fini personali biechi e poco puliti o altruisti vergognatevi!!!! Andate in altri blogs a fare i vostri porci comodo presto farò i nomi. Ma Perché dobbiamo trasformare questo blog di una certa qualità e utilità in una discarica perché l'uomo deve guastare tutto ciò che tocca???? Uomini omini risollevatevi». Una mezz'ora prima aveva invece scritto: «Chi legge B. Grillo non dovrebbe essere una persona tanto comune».
Per trovarlo nuovamente sul Blog bisogna aspettare il 2015. «Caro Beppe, tu che lotti per il bene del popolo italiano», scriveva Parsifal sotto il post dal titolo «Renzi, fuori i nomi», «apprezzo il tuo impegno in nome della democrazia, per individuare il Presidente della Repubblica tramite voto web ma perché perdere tempo con questa chimera invece di batterti affinché le camere approvino la votazione diretta del presidente come avviene nelle repubbliche che contano vedi Francia e Usa. Al momento in Italia la democrazia non esiste, lo dimostra il golpe attuato da Napolitano alla vigilia del voto di fiducia al governo Berlusconi quando nominò 6 senatori a vita di sinistra per farlo cadere. Allora dimostrami di essere una persona onesta e prenditi la responsabilità di batterti per l'elezione diretta del Presidente».
LA TROLL-FOBIA DEL FONDATORE. Sempre Canestrari, in Supernova, sostiene che Gianroberto Casaleggio fosse ossessionato dalla presenza di troll pagati dai partiti o dai giornali per rovinare o deviare il dibattito. Teoria che potrebbe sposarsi col tono del primo commento. Ma è sicuramente troppo poco per pensare che Casaleggio influenzasse tramite questo account le discussioni tra i commentatori del Blog. Parsifal, il nome che appare nel log-in dell'account di Gianroberto Casaleggio, è quindi per ora condannato a rimanere un mistero.»

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