Blog header

2 97885
2 97885
Domenico Pesce e Vincenzo Bellisario: La lotta di classe non è finita negli anni Ottanta…
«C'è una lotta di classe, è vero, ma è la mia classe, la classe ricca, che sta facendo la guerra, e stiamo vincendo».  
Non sono le parole di un pericoloso appartenente - “sulla carta” - a qualche Gruppo o Movimento bolscevico-comunista (o magari uno di quelli che, sempre “sulla carta”, può essere in qualche modo riconducibile a qualche Gruppo o Movimento fascio-nazista…), ma di un certo Warren Buffet, detto “l’oracolo di Omaha” o anche “il mago di Omaha” (per la sua “impressionante” abilità negli investimenti finanziari), un uomo da sempre tra i primi 5  più ricchi al Mondo.
Questa frase dice tutto… per questo, crediamo bisognerà ricordarla più di una volta!
Se consideriamo la storia dell’umanità, solo nel periodo dal dopoguerra agli anni Ottanta-Novanta, le classi medio-basse vincevano o per lo meno combattevano la partita. Tant’è vero che la nascita e l’esplosione della classe media mondiale in quegli anni (ed anche oggi) rappresenta la stragrande maggioranza della società del “Primo Mondo”.
Fino ad allora ricordiamo ciò che si tende a dimenticare, ovvero che la società era fondata sul diritto di sangue (per millenni l’umanità era stata divisa in Aristocrazia e Popolo, in Miseria e Nobiltà).
È proprio con l’avvento della Democrazia che le cose cominciano lentamente a cambiare. Fino ad allora le Aristocrazie formate anche da vertici religiosi, abusavano dei propri terrificanti privilegi mantenendo l’umanità in uno stato di ignoranza e sfruttamento.
Prendendo come riferimento la nostra Italia, è solo dopo la vittoria Repubblicana al Referendum del 1946 e la conseguente entrata in vigore della Costituzione del 1948 che favorì lo sviluppo fattivo della Democrazia in Italia. Fino ad allora, occorre ricordarlo ancora una volta, il Popolo italiano viveva nell’analfabetismo e nella miseria, le donne non avevano nemmeno il diritto di voto e si lavorava mediamente per 14 ore al giorno senza nessuna tutela.
Il Piano Marshall velocizzò il processo di trasformazione della Società Italiana ed Europea, inaugurando la Stagione “Progressista”, la quale portò sviluppo, benessere e pace a tutto il Continente Europeo. Furono proprio questi i principali fattori che svilupparono la classe media europea. Boom economico e partecipazione attiva del Popolo alla Res Pubblica.
L’Italia colmò il divario storico con le Grandi Potenze e a fine anni Settanta si ritrovò 6° Potenza economica e 5° Potenza industriale al Mondo.
La classe media aveva saputo fare i propri interessi…
Ma negli anni Settanta le Aristocrazie progettano il ritorno al Potere. Nulla accade per caso: l’omicidio Kennedy, i due Shock Petroliferi degli anni Settanta ed in particolare il Manifesto “The Crisis of Democracy” che gettano le basi per la costruzione del Mondo attualmente globalizzato… assai malamente globalizzato!
Le attuali potentissime Élite Globali attraverso le Ideologie Neoliberiste arrivano al Potere controllando gli Strumenti Monetari Nazionali, l’Organizzazione Mondiale del Commercio, l’ ONU, il Fondo Monetario Internazionale, tutte le più importanti Istituzioni sovranazionali e quant’altro…
Le susseguenti liberalizzazioni totali dei Movimenti di capitale, le abolizioni delle gabbie salariali, le liberalizzazioni dei Mercati del Lavoro, spostano i significati fondamentali; da esseri umani a risorse umane… quando si perde il diritto al lavoro si comincia a perdere tutto, o quasi!
Obiettivo: diminuzione degli investimenti Pubblici quindi della crescita sociale, per cui l’ideologia dello Stato Minimo che favorisce Liberalizzazioni selvagge a favore delle Élite Aristocratiche (con conseguente ed inarrestabile distruzione di centinaia e centinaia di milioni di posti di lavoro ovunque nel Mondo oltre che dei Diritti dei lavoratori che lavorano sempre di più e “male” e guadagnano sempre meno… quindi: vivono sempre peggio…).
Se prima lo Stato creava le giuste condizioni per distribuire ricchezza e dopo, solo dopo pretendeva la giusta tassazione: dagli anni Ottanta in poi ci si finanzia attraverso la Tassazione…
Lo Stato Minimo pretende di incassare prima i Tributi e dopo con il ricavato adempiere al fabbisogno Nazionale. Tutto ciò ha effetti deleteri sulla classe media che si vede aumentare le Tasse anno dopo anno, mentre le Élite, formate da grandi gruppi finanziari e non, Multinazionali e singoli furbetti, fanno legalmente “Elusione” portando enormi risorse nei Paradisi fiscali.
La classe media comincia ad indebitarsi per mantenere l’illusione di uno “stile di vita hollywoodiano”… Ed è appunto con il controllo mass-mediatico che le Élite dividono la classe media e favoriscono le elezioni di Leader compiacenti.
Nello specifico, come ci rivela il Gran Maestro Gioele Magaldi: «Sono le stesse ideologie a nascere in particolari cenacoli e così come nascono ideologie autenticamente Democratiche, allo stesso modo si progettano ideologie con weltanschauung di natura Aristocratica .
Mentre le èlite, gli Aristocratici sono in pochi, e quindi trovano velocemente un accordo, l’ Umanità, i Popoli, sono la maggioranza straripante, e vanno divisi, vanno confusi e disorganizzati.
Il Potere gioca sempre su più Tavoli, anche sul vostro!»
Il tutto condito dal frequente spauracchio della Terza Guerra Mondiale. La quale assume connotati ben diversi dai conflitti bellici del secolo scorso, in quanto i soggetti della Nuova Guerra Globale non sono gli Stati, ma appunto le Élite: Leader del Mercato Globale…
«C'è una lotta di classe, è vero, ma è la mia classe, la classe ricca, che sta facendo la guerra, e stiamo vincendo», affermò Warren Buffet (“l’oracolo di Omaha” o “mago di Omaha”)…
Oggi bisogna capire e far capire che il Mondo è da sempre dominato da “Progetti di Potere” (e non complottismi come i leader compiacenti vorrebbero far credere).
Si tratta di una battaglia Apolide per il controllo del Mondo, dove le armi di distruzione di massa servono per mostrare i muscoli, dove la vera guerra è quella dello spionaggio, dell’intelligence.
Brillantissimi analisti internazionali come Noam Chomsky e Vladimir Lepiojin ci svelano come le Nazioni con nome proprio che sembrano aggressori sono solo la maschera dietro la quale si nascondono i veri aggressori, che chiaramente non hanno patria né affinità ideologica, ma piuttosto una depravata ambizione e una perversa e smisurata sete di controllo.
Vladimir Lepiojin, inoltre, estende la sua visione sottolineando le pietre miliari che provocano queste guerre, senza prestare attenzione alla corrente sotterranea di attori senza patria che manipolano entrambi i lati della contesa per il proprio beneficio.
«Le Élite Globali segnano l’ordine del giorno della Globalizzazione, definiscono gli obiettivi strategici e determinano il grado di direzione ed uso della forza». «Nel frattempo - afferma l’autore -, Paesi come la Turchia, il Qatar  e l’Arabia Saudita sono i reggimenti mercenari di avanguardia delle super-società occidentali chiamati a realizzare attacchi in volumi e direzioni determinate.
Inoltre ci sono quelli destinati a morire sul campo di battaglia (la carne da macello), fisicamente e moralmente, sugli altari del sedicente interesse globale. Sono i mercenari delle società militari private: i terroristi così come i giornalisti e i politici impegnati per finalità concrete di ordine militare».
L’analista afferma che «La “Nuova Guerra Mondiale” non è una lotta per territori ma per avere il controllo delle leve di comando della coscienza della masse e delle Élite». A suo parere, in questa fase si sviluppa una guerra per la riprogrammazione della maggior parte del Mondo e la sua peculiarità è che non c’è bisogno di eliminare i nemici fisicamente.
«Il principale compito è quello di disarmare il nemico in modo volontario controllando le elezioni Politiche o causando una guerra civile nel suo territorio».
In relazione a questo, il controllo per il ciberspazio è tanto importante da equipararlo al monopolio nelle armi nucleari. «Le moderne reti sociali e le grandi imprese di tecnologie informatiche sono compatibili con le bombe atomiche, ma la distruzione è leggera e poco percepita».
A conferma di tutto ciò si schiera anche l’analista, fisico e scrittore Anthony Hawking.
Anthony Hawking “ci avverte” sul fatto che l’aspetto veramente preoccupante di tutto ciò è che mai come adesso, nella storia, è stato maggiore il bisogno che la nostra specie lavori insieme…
Dobbiamo affrontare sfide ambientali spaventose: cambiamenti climatici, produzione alimentare, sovrappopolamento, decimazione di altre specie, epidemie, acidificazione degli oceani.
Insieme, tutti questi problemi ci ricordano che ci troviamo nel momento più pericoloso nella storia dello sviluppo dell’umanità. Possediamo la tecnologia per distruggere il pianeta su cui viviamo, ma non abbiamo ancora sviluppato la capacità di fuggire da questo pianeta. Forse fra qualche secolo avremo creato colonie umane fra le stelle, ma in questo momento abbiamo un solo pianeta, e dobbiamo lavorare insieme per proteggerlo.
Per farlo è necessario abbattere le barriere interne ed esterne alle Nazioni, non costruirle. Se vogliamo avere una possibilità di riuscirci, è indispensabile che i leader mondiali riconoscano che hanno fallito e che stanno tradendo le aspettative della maggior parte delle persone. Con le risorse sempre più concentrate nelle mani di pochi, dovremo imparare a condividere molto più di quanto facciamo adesso.
Non stanno scomparendo solo posti di lavoro, ma interi settori.
Dobbiamo aiutare le persone a riqualificarsi per un Nuovo Mondo e sostenerle finanziariamente mentre lo fanno.
Se le comunità e le economie non riescono a sopportare gli attuali livelli di immigrazione, dobbiamo sicuramente continuare ad incoraggiare lo sviluppo Globale (ma con un occhio particolarmente attento, costruttivo e mirato al fondamentale sviluppo Locale… di qui la nostra battaglia Glocal: Globale e Locale…), perché è l’unico modo per convincere milioni di migranti a favorire un futuro nel proprio Paese… Decidere liberamente di spostarsi per qualche anno o per sempre in un altro Paese e/o Continente deve essere una Libera scelta di vita… non un “costrizione/obbligo per restare in vita”!
L’assolutamente inaspettata vittoria di Donald Trump negli Stati Uniti (inaspettata per alcuni, ma non per tutti… non per noi che stiamo mettendo nero su bianco il seguente pezzo!) ha avuto sicuramente alcuni “aspetti positivi”…
Il Tycon vince perché ha capito che la classe media americana impoverita e sfibrata da 40 anni di Politiche Neoliberiste, arrabbiata e delusa, avrebbe seguito un nuovo (ma in realtà vecchio) motivo del Pifferaio Magico.
E Trump forse poteva essere e per tanti versi è stata una “forte prova di cambiamento” (in meglio o in peggio, vedremo fra qualche tempo).
Cambiamento, esattamente come l’attuale Brexit a suon di bombe e tentativi di sovversione in tutti gli ambiti e con ogni tipologia di forza “interna” ed “esterna” nel Regno Unito… questo perché, come giustamente ha spiegato il Gran Maestro Gianfranco Carpeoro  (scrittore, simbologo ed autore, tra i vari, anche del libro “Dalla Massoneria al terrorismo”: https://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__dalla-massoneria-al-terrorismo-carpeoro.php) in un intervista in diretta streaming su YouTube con Fabio Frabetti di “Border Nights” il 28 maggio 2017: «L’Inghilterra è nel mirino, e non a caso: dopo lo strappo della Brexit, Londra ha scelto di non stare più dalla parte dell’élite maggiormente reazionaria, neoliberista sul piano economico e neo-feudale a livello politico, ben rappresentata da creazioni-mostro come l’attuale Unione Europea».
Non a caso, soggetti molto influenti in determinati ambienti e che hanno rappresentato e rappresentano il Potere, considerando i due “fenomeni” appena citati, si sono così espressi… Mario Monti: «Sono “shockato”, non posso negare l'incredibile forza di queste elezioni americane. Trump è riuscito a sconfiggere due Partiti - il proprio e quello dell'avversaria - e a concentrare su di sé il potere che gli è stato conferito dal popolo contro la volontà di molti poteri diversi da quello democratico che hanno fatto di tutto per tenerlo fuori».
Giorgio Napolitano: «Avevo molto confidato nella possibilità che prevalesse la scelta di restare nell'Unione Europea e mi ero convinto che la grande massa degli elettori laburisti, anche per lo choc dell'uccisione di Jo Cox, avrebbero votato massicciamente per la permanenza» (Vincenzo Bellisario).
Sul Regno Unito, nello specifico, abbiamo due letture un po' diverse, io (Domenico Pesce) vedo un errore madornale, in quanto i britannici non erano soggiogati ferreamente ai Diktat della UE. Non a caso conservavano la propria autonomia monetaria avendo scartato a priori l’ idea di entrare nella Zona Euro. E in questo modo i governi britannici riuscivano quasi sempre a negoziare i Trattati in loro favore.
Un altro aspetto fondamentale è la struttura dell’ apparato economico britannico; il quale si basa maggiormente sul terzo settore e sulla Finanza, settori che sappiamo bene scappano via velocemente verso Nazioni che offrono maggior lucro!
In conclusione: possiamo riuscirci… siamo ottimisti… ma sarà necessario che le Élite, come ribadisce Anthony Hawcking: «Da Londra a Harvard, da Cambridge a Hollywood, imparino le lezioni di quest’ultimi anni. Che imparino, soprattutto, una certa umiltà!»… Oppure, come dico io (Vincenzo Bellisario): sarà necessario che le Élite continuino a prendere “bastonate” - come quella di Trump, Brexit, il NO al Referendum in Italia ed altro -, in modo che, sempre secondo me, tanti possano riprendere in mano e per qualche anno il proprio Paese… per poi, una volta sistemate “internamente” tutte le “impressionanti” emergenze sociali attraverso la Piena Occupazione, il Pieno Stato Sociale ed i Pieni Diritti per tutti (il tutto costantemente supervisionato da Alte Autorità per la Piena Occupazione per tutti e per ciascuno, capillarmente insediate e operative con propri organismi locali sui vari territori e coordinati a livello nazionale… come da Statuto: https://www.movimentoroosevelt.com/chi-siamo/proposta-politica/statuto.html...), provvedere anche a tutto il resto: anche a tutte le altre “sfide europee e globali”
«C'è una lotta di classe, è vero, ma è la mia classe, la classe ricca, che sta facendo la guerra, e stiamo vincendo»… speriamo ancora per poco! (Domenico Pesce e Vincenzo Bellisario).

N.B. Per approfondimenti: “Massoni. Società a responsabilità illimitata” (Gioele Magaldi): http://www.chiarelettere.it/libro/principio-attivo/massoni-9788861901599.php; “Chi sono i padroni del Mondo” (Noam Chomsky): http://www.lafeltrinelli.it/libri/noam-chomsky/chi-sono-i-padroni-mondo/9788868333492 ; “Dalla Massoneria al terrorismo” (Gianfranco Carpeoro) : https://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__dalla-massoneria-al-terrorismo-carpeoro.php .

Translate

Iscrizione al Movimento Roosevelt

70,00€

Iscrizione / Rinnovo annuale (1 anno - 365 giorni dalla data dell'iscrizione) al Movimento Roosevelt. (Pagamento con PayPal o bonifico bancario).
Effettuando il pagamento con Paypal il rinnovo è automatico di anno in anno

Iscriviti al Movimento Roosevelt e fai sentire la tua voce scrivendo sul Blog!

Login Form

Cerca nel Blog

Archivio Video Gioele Magaldi

Massoneria on air archivio

Gioele Magaldi Racconta 300

Pane al Pane 300

Il Gladiatore 300