Segue un articolo dal titolo “La Raggi vieta di uccidere le zanzare” (Il provvedimento del sindaco firmato ad aprile impedisce di eliminare gli insetti adulti. Pronta una battaglia legale da parte di chi si occupa delle disinfestazioni), pubblicato da “Il Tempo” (http://www.iltempo.it/).
Augusto Parboni: «Vietato uccidere le zanzare tigre adulte. Chiunque veda sul proprio corpo l'insetto pronto a pungere non può schiacciarla. Parola del sindaco Virginia Raggi. Il primo cittadino, infatti, nell'ordinanza del 26 aprile scorso ha fissato alcuni punti fermi su come combattere la tanto odiata zanzara che da circa 10 anni sta perseguitando gli italiani. Secondo quanto firmato dalla Raggi, "i trattamenti contro le zanzare tigre adulte sono sconsigliati poiché comportano maggior rischio di tossicità, elevato impatto ambientale, temporaneità dei risultati e maggiori costi di gestione, pertanto non devono mai essere utilizzati a scopo preventivo né a calendario".
In sostanza, la battaglia alle zanzare dovrebbe avvenire soltanto prima che gli spuntino le ali. Ma l'ordinanza del sindaco vale da aprile a dicembre 2017 e le zanzare ad aprile, con i cambiamenti climatici, sono già "attive", pronte per pungere di giorno e di notte. Dunque, secondo chi di mestiere si occupa delle disinfestazioni, il provvedimento del primo cittadino arriva in ritardo. Perché non è più possibile compiere tutte le operazioni preventive che avrebbero potuto evitare di essere assaliti da questo insetto (Aedes albopictus). Non è escluso, infatti, che gli operatori del settore possano decidere di rivolgersi alla magistratura per sospendere quest’ordinanza soprattutto perché impedirebbe ai centinaia di persone di poter lavorare. Il risultato, quindi, è che i romani hanno per ora soltanto una possibilità: cospargersi di spray anti-zanzare di notte e di giorno, poiché la zanzara tigre attacca anche prima che il sole tramonti.
Nelle sei pagine di ordinanza, Raggi elenca i comportamenti che devono tenere i cittadini per evitare che nascano ulteriori insetti sul territorio della Capitale, sia in aere private (come ad esempio i condomini), sia in quelle pubbliche. La parola d’ordine, comunque, è sempre la stessa: evitare di lasciare acqua stagnante in qualsiasi contenitore, che siano sottovasi oppure copertoni abbandonati. Per ora, l’unica certezza è che non si possono ammazzare le zanzare tigre adulte e c’è il rischio di una battaglia a colpi di esposti e ricorsi tra chi si occupa di disinfestazioni nella Capitale e il Campidoglio.»