“Sor Tito Boeri” and frieds (vedi la Presidenta della Camera dei Deputati e delle Deputate ed il suo “omonimo” del cinena, Sor Alessanro Gassman... quello per cui: «Lì - in Germania, Ndr - ci sono equilibrio, rigore e rispetto delle regole. La Merkel comanda? Bene, vuol dire che ha fatto i compiti a casa. Io vorrei essere colonizziato dalla Merkel se a dire che non la vogliamo è uno come Salvini...») dicono, tra le varie, che oltre alle verdure, ai pomodori, all’insalata, al vino, alle carote, alle caciotte, alle cipolle, ai piselli, ai fagioli, ai cervi, ai faggiani e tutto il resto che non avremo più sulle nostre tavole in caso di rallentamento dei flussi dei migranti, addiritura, sempre secondo la loro visione “ampissima” di Mondo, quasi tutti noi - se non addiritura tutti (parlo ovviamente e quasi esclusivamente delle persone giovani che hanno davanti una grandissima “carriera” di NON lavoro e/o di lavoro in nero per vari motivi - vedi UE, Euro, quindi le multinazionali a loro legate ed all’enorme business per cui “i migranti” di cui le multinazionali e quindi l’UE e l’Euro hanno bisogno...) -, non avremo neppure una pensione... WHUAU!
Cosa non farebbero questi per difendere UE, Euro e quindi le multinazionali a loro legate.Loro, quelli della “premiata ditta Tito Boeri and friends”, fanno addirittura riferimento ai migranti extra-europei... (nulla sanno ed immaginano questi “Tito Boeri and friends” dell’Italia, dell’Europa e del Mondo... gli consiglio di affacciarsi un attimo nelle immense ed “impressionanti” - per bellezza - distese di campagne e di vigne svizzere dove il 99.9% della manovalanza parla esclusivamente italiano e raccoglie tutti i prodotti che loro, quelli della “premiata ditta Tito Boeri and friends”, dicono che gli italiani non vogliono raccogliere... questo perchè, sempre secondo la “premiata ditta Tito Boeri and friends”: «Gli italiani non vogliono fare certi lavori»... alle “bolsce-assurdità” non c'è veramente limite!).
Anyway, Martin Wolf (economista e giornalista/commentatore economico sul Financial Times): «Lasciamo stare gli approcci ideologici. Il contributo economico dei migranti è molto limitato. L'immigrazione non è un peso, ma neanche una panacea economica per nessun Paese. Oggi tra contributi previdenziali e tasse pagate, gli immigrati contribuiscono per 17 miliardi di Euro l'anno e ne costano quasi 16. L'attivo quindi è molto lieve.
Credo che sia una politica ragionevole quella di tutelare gli interessi dei propri cittadini e dei loro discendenti. Non è razzismo. Non dico che sia la politica giusta, o quella che suggerisco in ogni caso, ma che politicamente è legittima, specialmente se l'afflusso atteso è numericamente importante.»
Spero e mi auguro che Sor John Maynard Keynes non si “agiti” troppo di fronte a questo scempio...
N.B. Quanto sopra rappresenta esclusivamente il pensiero dell’autore, NON quello del Movimento Roosevelt...