Giorgio Napolitano dice che... «È semplicemente paradossale discutere se possa sprigionare incertezza politica attorno all'Italia di più l'andare a elezioni anticipate in autunno o all'inizio del prossimo anno. Vedremo i risultati di questa grande intesa di 4 leader di partito che agiscono solo calcolando le proprie convenienze... In tutti i paesi democratici europei si vota alla scadenza naturale delle legislature: fare diversamente significa dare il massimo contributo negativo al consolidamento della credibilità politico-istituzionale del paese. Ed è semplicemente abnorme che invece il giuoco e il patto extra-costituzionale sulla data del voto sia quasi diventato un corollario dell'accordo tra partiti sulla nuova legge elettorale (che già sembra destinata a rendere più difficile la governabilità del paese). Cominciamo dunque a rompere il fattore storico e attuale di incertezza politica costituito dalla fragilità e instabilità dei governi dando continuità, in piena autonomia, all'azione del governo in carica anziché metterne in dubbio la sopravvivenza, tuttora garantita da una maggioranza in Parlamento.»
Ancora: «Ora siamo di nuovo alle prese con il tema dell'instabilità di governo, e ciò è aggravato, sul piano dell'immagine e dei rapporti politici, dal prospettare, senza neppure offrirne motivazioni appena sostenibili, ipotesi di date per elezioni anticipate, e, in conseguenza, per scadenze di governo e parlamentari come la presentazione del bilancio dello Stato per il 2018. L'elemento d'incertezza da rimuovere è l'instabilità di governo. Lo spettro dell'instabilità è riaffiorato subito dopo l'insediamento e il positivo avvio del governo Gentiloni: è da febbraio che hanno cominciato a inseguirsi voci e pressioni per elezioni anticipate “al più presto” e il rischio di un'ingiustificata e irragionevole precipitazione è stato evitato dal consolidarsi del consenso attorno al governo Gentiloni e dal fermo richiamo di Mattarella all'interesse generale e a una corretta prassi costituzionale.»
Quindi, conclude: «In questo funambolico passaggio dal francese al tedesco potevano almeno risparmiarci il gran galoppo del Parlamento in questo fine settimana.»
Alla domanda “Perché Napolitano dice che è ‘paradossale’ andare al voto anticipato?”, la risposta non può che essere una: qualcosa non lo convince... probabilmente ha/hanno bisogno di più tempo per capire alcune cose che, appunto, non lo convincono/non convincono “loro”...
Meglio un Monti, Renzi, Letta, Gentiloni (in questo caso Gentiloni) ed altri a lui molto vicini che fanno cose che stanno bene a lui, piuttosto che magari trovarsi un Governo a lui non “troppo amico” che, eventualmente (la vedo abbastanza dura...), fa anche qualcosa che a lui ed ai suoi amici (si dice amici ma, ovviamente, si legge UE...), potrebbe non piacergli...
N.B. Quanto sopra rappresenta esclusivamente il pensiero dell’autore, NON quello del Movimento Roosevelt...
Perché Napolitano dice che è “paradossale” andare al voto anticipato?
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- Postato da Vincenzo Bellisario