Ho appena appreso della pubblicazione di un libro di Alessandro Catto dal titolo “Radical Chic. Conoscere e sconfiggere il pensiero unico globalista”, che mi ha “incuriosito”...
Anche il sottoscritto, tempo fa, disgustato dalla non tollerabile degenerazione dello schifo del pensiero unico a livello mondiale e dalle facce orribili ed impresentabili di coloro che a questa categoria appartengono (ovviamente, parlo dei “Radical Chic”...), ha scritto qualcosa su questi soggetti (i “Radical Chic”, per l’appunto...).
Alessandro Catto, come il sottoscritto, sembra attribuire le colpe di questa vomitemole e disgustosissima degenerazione a livello mondiale di gran parte dei borghesi e dei figli dei borghesi dall’aspetto orribile ed impresentabile - non tutti, ovviamente... - che vorrebbero ergersi in maniera totalitaria, settaria, sprezzante, disgustosa ed arrogante nei confronti di chiunque abbia una sfumatura anche solo leggermente differente dalla loro e che si auto pubblicizzano a detentori unici della “verità”.
Il libro è così presentato: «“Radical Chic” è il libro ideale per capire il vero retroterra politico e culturale del pensiero unico politicamente corretto. Dall’istruzione all’economia, dalla storia all’attualità, dalla geopolitica alla cultura vengono sfatati in modo leggero e divertente tutti i miti pro-global ai quali siamo quotidianamente esposti e le loro pretestuose retoriche, sempre più incapaci di nascondere il distacco tra l’alto e il basso della nostra società, tra chi con il cosmopolitismo imperativo per tutti ci guadagna e chi, ogni giorno, perde diritti, spazi democratici e possibilità di emancipazione a casa propria.»
Il libro sembra essere principalmente incentrato su quelli che ho ironicamente definito “esseri sinistri” (ossia persone in fede alla Sinistra: sicuramente e senza ombra di dubbio i soggetti maggiormente implicati in questa quasi inarrestabile degenerazione mondiale di questo scempio inculturale a cielo aperto): gli altri, per par condicio, gli ho definiti “esseri destri” (quel del Centro, naturalmente, “centrini”!... quelli dell’attuale Centro, in Italia, invece... semplicemente “Casini”).
Il sottoscritto, tempo fa, ha coniato un termine particolare che rivede in maniera più ampia il "concetto" di “Radical Chic” che, senza ombra di dubbio, rimanda nell’immediato, senza se e senza ma, agli “esseri sinistri” (ossia, la maggior parte dei ricchi e figli dei ricchi in fede alla Sinistra che si auto pubblicizzano come “rivoluzionari” e che non conoscono nulla di tutto quello che è la “vita pratica” quotidiana, in quanto nati e cresciuti esclusivamente negli agi, nei vizi, nei soldi, nei privilegi della cosiddetta “raccomandazione” ed altro - soggetti che successivamente hanno anche il barbaro coraggio di dire che sono contro le raccomandazioni… quelle degli altri!).
Il termine “Radical Chic”, in ogni caso, secondo me, è in qualche modo attualmente “obsoleto” (anche se, senza ombra di dubbio: è quello più diretto ed efficace).
Il sottoscritto l’ha rivisto in “Bolscefogna” (soggetti dediti a quella che io definisco ideologia del “Bolscefognismo”).
In ogni caso, se un giorno avrò voglia, tempo ed ulteriore voglia di divertirmi, ne parlerò in maniera più dettagliata: magari, anch’io, attraverso la pubblicazione di un libro o altro.
Credo, in ogni caso, che il libro di Alessandro Catto (“Radical Chic. Conoscere e sconfiggere il pensiero unico globalista”, libro che non ho ancora letto...) sia assolutamente da “mettere nel cassetto”...
“Radical Chic. Conoscere e sconfiggere il pensiero unico globalista”
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- Postato da Vincenzo Bellisario