A breve, il link SQUADRA che si riferisce all’Organigramma attuale (e provvisorio, in attesa della prossima elezione di un nuovo Segretario Generale) della Dirigenza MR verrà aggiornato, in ragione di alcune modifiche nell’assetto di vertice.
Intanto, facciamo presente che il precedente Dipartimento Istruzione/Università e Ricerca viene sdoppiato.
Al vertice del Dipartimento “Università e Ricerca”, come Direttore, viene confermato ROBERTO PERON.
Invece, al vertice del Dipartimento “Istruzione e Formazione civica” viene nominata quale Direttrice PATRIZIA SCANU, affiancata dai Vicedirettori FILIPPO RUSSO e CARMELO PESCATORE.
In queste ore e in questi giorni i Dipartimenti “Università e Ricerca” e “Istruzione e Formazione civica”, di concerto con il Dipartimento “Beni Culturali” (Direttore: Sergio Magaldi; Vicedirettore Ottavio Plini), confezioneranno un avanguardistico e ambizioso Programma per una epocale Riforma della Pubblica Istruzione in italia.
Una volta reso disponibile tale Programma saranno lllustrate alla pubblica opinione anche le specifiche proposte programmatiche rooseveltiane per “Università e Ricerca”, mentre il Programma per Beni, Attività culturali e Turismo (clicca per accedere alla relativa pagina sul sito MR) è già stato reso da tempo pubblico ed è riassumibile, nella sua versione sintetica, in questi termini:
Il patrimonio storico, artistico e culturale del nostro paese – sicuramente tra i più ricchi al mondo – è stato spesso considerato in funzione di una promozione del turismo interno e internazionale e dunque come l’occasione di una possibile crescita produttiva e occupazionale. Dal canto suo il Movimento Roosevelt, pur considerando favorevolmente la questione sotto questo profilo, ritiene elemento prioritario e fondamentale, a prescindere dalla sua innegabile fungibilità economica, la conservazione, la tutela e la valorizzazione – a fini conoscitivi e di arricchimento delle persone – di un patrimonio che testimonia della storia di un popolo antico e della sua inesauribile creatività. D’altra parte, se si guarda la questione dal punto di vista delle opportunità mancate per trarre profitto da tanta bellezza, è possibile individuare di seguito alcuni tra i diversi fattori che hanno sin qui portato alla delusione di aspettative così enfaticamente e inutilmente annunciate da partiti e governi.
1) Innanzi tutto, nulla o poco è cambiato negli ultimi anni circa la tutela dei beni artistici, archeologici e architettonici. Gli interventi sono stati sempre tardivi e straordinari e dunque più onerosi, ardui e talora intempestivi di quelli occorrenti per una normale e programmata manutenzione. L’annunciato accorpamento della soprintendenza ai beni artistici con quella dei beni architettonici e quella per le competenze archeologiche, in una Soprintendenza Unica, sino a individuarne 39 sul territorio nazionale (oltre a quelle “straordinarie” di Roma e Pompei), dovrebbe portare, almeno nelle intenzioni del governo e del Ministero dei beni, delle attività culturali e del turismo (MiBACT), allo snellimento delle procedure burocratiche, spesso generate dai conflitti di competenza tra le diverse soprintendenze, e favorire così interventi di tutela, solleciti e mirati anche in direzione di segmenti più limitati di territorio. Il Movimento Roosevelt si assume il compito di monitorare che la riforma annunciata non resti sulla carta ma che sia determinante per il conseguimento degli obiettivi proposti.
2) La gestione privatistica di gallerie, monumenti e beni archeologici, con la conseguente attribuzione del maggior profitto a società e organizzazioni private, con scarsa percentuale di proventi a beneficio dello Stato e con la sistematica esclusione di ogni vantaggio economico per i comuni cui competono, di contro, le spese di vigilanza per il dislocamento di agenti di polizia municipale e talora persino per la retribuzione del personale di custodia. Esemplificativo a tale riguardo quanto avviene nella capitale con la gestione del Colosseo.
3) L’accesso al pubblico, negato o limitato e parziale, di gallerie artistiche, musei e di luoghi di interesse storico e archeologico, nei giorni festivi e soprattutto nel periodo estivo, proprio nel momento di maggiore concentrazione dei flussi turistici.
4) La proliferazione di attività culturali occasionali e del tutto scorporate da una programmazione pianificata e a sostegno di ingenti risorse di natura storica, artistica e culturale che l’Italia è in grado di offrire al turismo interno e internazionale.
5) La fatiscenza di strutture e aree dismesse di proprietà comunale e/o provinciale che i comuni non sono incentivati a bonificare, per le ragioni indicate nel precedente punto 2 o perché il grave deficit di bilancio non lo rende possibile. In tale seconda evenienza, i comuni dovrebbero favorire progetti privati di ristrutturazione di tali aree, purché sia evidente la pubblica utilità dei relativi investimenti.
6) Il crescente degrado delle aree urbane metropolitane: a) per l’emergenza dei rifiuti e con i tanti cassonetti rovesciati persino nelle strade del centro storico, a causa di incuria e inefficienza delle autorità cittadine, b) per le tante buche disseminate in ogni quartiere, c) per i problemi connessi con la sicurezza pubblica, soprattutto ai danni di turisti stranieri, spesso presi di mira dalla microcriminalità, e inoltre: d) per la scarsa frequenza di mezzi pubblici con cui spostarsi rapidamente da una zona all’altra della città e sui quali è assente la figura del bigliettaio-vigilante.
7) L’inefficacia del modello comunicativo volto a promuovere il turismo interno e ad attrarre potenziali visitatori da ogni parte del mondo.
Individuando sinteticamente nei punti sopra richiamati le principali cause del mancato sviluppo di questa area programmatica, il Movimento Roosevelt lancia di seguito gli obiettivi da perseguire progressivamente:
OBIETTIVI A BREVE TERMINE
●Monitorare da parte del MiBACT il reale funzionamento delle nuove Soprintendenze Uniche.
●Affidare, ove è già possibile per la scadenza di contratti privatistici, la gestione di gallerie, monumenti e beni archeologici direttamente ai comuni.
●Utilizzare il personale comunale e provinciale in esubero, previo breve addestramento, per la gestione e la custodia del patrimonio monumentale ed artistico.
●Assumere personale nuovo, mediante rapido concorso-colloquio tra gli iscritti nelle liste di collocamento dei comuni per le mansioni di cui sopra o simili, laddove si realizzi il passaggio dalla gestione privatistica a quella pubblica. Numero e retribuzione dei nuovi assunti saranno determinati in base alla progettualità dei profitti di gestione.
●Ampliare giorni e orari di apertura dei musei e delle gallerie d'arte, anche durante le festività e nel periodo estivo, al fine di incrementare il numero dei visitatori, soprattutto in occasione dei prevedibili flussi turistici stagionali.
●Utilizzare da parte degli enti competenti gli specifici fondi europei per assumere personale laureato e specializzato cui affidare progetti di gestione e valorizzazione del patrimonio archeologico ed artistico, al fine di diffonderne la conoscenza tra i cittadini e di incentivare lo sviluppo culturale del Paese.
●Innalzare gradualmente, dall'attuale 19% al 25%, l'aliquota fiscale detraibile per i soggetti, persone fisiche e imprese, che effettuano erogazioni liberali al fondo della cultura e dello spettacolo.
●Creare, ai fini della ripartizione delle quote del 5xmille, destinate alla cultura, una fascia bassa di programmi sovvenzionabili dai 10.000 ai 30.000 euro cui destinare il 10% delle quote disponibili (lasciando comunque invariato il 20% destinato alla fascia dai 30 ai 100.000 euro), permettendo così l'accesso a piccoli progetti altrimenti esclusi da questo tipo di sovvenzione.
OBIETTIVI A MEDIO TERMINE
●Implementare il numero delle gallerie d'arte comunali destinate all'esposizione di artisti giovani e meritevoli, ancorché poco conosciuti, tramite bandi di concorso pubblici, in collegialità con gli istituti d'arte cittadini.
●Supportare o rivitalizzare, di concerto tra MiBACT e gli Assessorati alla Cultura, comunali e/o regionali, le vecchie sale cinematografiche, attraverso specifiche rassegne di attori e registi, mediante la rappresentazione filmica di eventi tematici di consolidato interesse e con il recupero e la proiezione di classici del passato, talora sconosciuti alle nuove generazioni, anche stipulando convenzioni con le scuole.
●Recuperare strutture comunali e/o provinciali fatiscenti, nonché aree periferiche dismesse e abbandonate – dove talora nel massimo degrado prolificano discariche nocive alla salute pubblica, abusivismi di ogni genere e prostituzione di strada – ricorrendo al finanziamento privato per creare nuovi poli culturali, sale teatrali disponibili a basso prezzo per le compagnie locali, impianti sportivi.
●Impedire che nei centri storici continui la progressiva chiusura di librerie, incentivando piuttosto – con fondi comunali e/o del MiBACT – il processo inverso, anche con il favorire la creazione di caffè letterari dove sia possibile il dibattito cittadino sulle principali novità editoriali.
●Fare dei campi di questa area programmatica un’occasione permanente per lo sviluppo produttivo del paese e per il rilancio dell’occupazione.
OBIETTIVI A LUNGO TERMINE
●Destinare da parte dei Consigli Comunali in ogni città metropolitana, in ogni comune e/o frazione, ove ve ne siano le condizioni oggettive, e senza scadere in ricostruzioni hollywoodiane, un’area permanente del territorio urbano per ricreare e rivivere le proprie radici – anche ricorrendo agli investimenti privati –, con l’allestimento di spettacoli di teatro classico, l’utilizzo di monete antiche convertibili, l’allestimento di botteghe [cibo, costumi, strumenti etc…] e mezzi di trasporto del proprio passato storico.
●Incentivare con fondi del MiBACT le piccole case editrici per progetti di pubblicazione seriale e vendita a prezzo contenuto, di opere classiche del pensiero, della letteratura e della poesia, dell’arte e della scienza.
●Istituire specifici enti, pubblici o privati, dotati di tecnologie di avanguardia, in grado di monitorare costantemente e su scala nazionale l’insorgere di ostacoli che impediscano ai cittadini e ai visitatori internazionali di usufruire pienamente di un patrimonio artistico, storico e culturale unico al mondo.
●Costituire una reale interconnessione tra la gestione di beni, le attività culturali e il turismo, affidando in particolare la promozione turistica comunale, regionale e nazionale ad agenzie internazionali di consolidata efficienza.
PRESIDENZA DEL MOVIMENTO ROOSEVELT (www.movimentoroosevelt.com )
( Articolo del 27 aprile 2017 )
Tre Dipartimenti MR per rilanciare Cultura, Istruzione, Università e Ricerca nell’Italia devastata dalla crisi
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