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Jean ClaudeJuncker e6ba9
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Il “Libro Bianco” per l’UE di Jean-Claude Junker ed amici per il dopo Brexit ed entro il 2025 è introdotto dalla prefazione che segue, scritta dalla stesso... 

Scrive Jean-Claude Junker: «Il 25 marzo 2017, i 27 leader degli Stati membri dell’Unione Europea si riuniranno a Roma all’insegna della pace e dell’amicizia.
Questo è di per sé un risultato che molti avrebbero considerato inimmaginabile 60 anni fa, quando i sei Stati membri fondatori firmarono i Trattati di Roma.
In occasione di questo 60° anniversario, il nostro pensiero va a coloro che ci hanno preceduto, il cui “sogno europeo” è diventato realtà. Questo è il momento di riflettere con orgoglio sulle nostre conquiste e ricordare i valori che ci accomunano.
L’incontro di Roma deve però segnare anche l’inizio di un nuovo capitolo. Dobbiamo prepararci ad affrontare notevoli sfide che riguardano la nostra sicurezza, il benessere dei cittadini e il ruolo che l’Europa è chiamata a svolgere in un Mondo sempre più multipolare.
Un’Europa unita a 27 deve forgiare il proprio destino e delineare una visione per il suo futuro.
Il presente “Libro Bianco” è il contributo della Commissione Europea a questo nuovo capitolo del progetto europeo. Vogliamo lanciare un processo in cui l’Europa decida che strada percorrere. Vogliamo delineare le sfide e le opportunità che si presentano a noi e spiegare in che modo possiamo scegliere collettivamente di rispondervi.
Al termine di un ampio dibattito che si svolgerà nei prossimi mesi in tutto il nostro Continente, e a cui parteciperanno il Parlamento europeo, i Parlamenti nazionali, le autorità locali e regionali e la società civile nel suo complesso, porterò avanti queste idee e esprimerò la mia opinione personale sul futuro dell’Europa nel discorso sullo stato dell’Unione che pronuncerò a settembre 2017. Questo dovrebbe aiutare il Consiglio Europeo a trarre le prime conclusioni entro la fine dell’anno e a decidere una linea di intervento da attuare in tempo per le elezioni del Parlamento europeo del giugno 2019.
Nel decidere la direzione che intendiamo seguire, dovremmo ricordarci che l’Europa ha sempre dato il meglio di sé quando siamo stati uniti, audaci e fiduciosi nella capacità di plasmare insieme il nostro futuro.
L’Unione europea ha cambiato la nostra vita in meglio: dobbiamo garantire che continui a farlo per tutte le generazioni future.»

Il Libro Bianco” arriva ai “fatti” nel capitolo “L’Europa del 2025 in cinque scenari”, capitolo introdotto con le seguenti parole: «Molte delle trasformazioni profonde vissute attualmente dall’Europa sono inevitabili e irreversibili, mentre altre - più difficili da prevedere - si verificheranno inaspettatamente. L’Europa può subirle o può cercare di guidarle: è questo il momento di decidere.
I cinque scenari delineati nel presente libro bianco contribuiranno ad orientare il dibattito sul futuro dell’Europa, offrendo una serie di spaccati del potenziale stato dell’Unione da qui al 2025 in base alle scelte che opereremo insieme.
Ogni scenario presuppone, come punto di partenza, che i 27 Stati membri procedano insieme nel loro cammino come Unione.
I cinque scenari hanno natura illustrativa e intendono stimolare la riflessione: non sono progetti dettagliati né prescrizioni per politiche future. Allo stesso tempo, per scelta non fanno riferimento ai processi giuridici o istituzionali: la forma seguirà la funzione.
Troppo spesso il dibattito sul futuro dell’Europa si è ridotto ad una scelta binaria tra più o meno Europa.
Quest’approccio è fuorviante e semplicistico: le possibilità contemplate variano dallo status quo a un cambiamento del raggio d’azione e delle priorità fino a un balzo parziale o collettivo in avanti. Gli scenari si sovrappongono sotto diversi profili e pertanto non si escludono a vicenda né hanno pretese di esaustività.
L’esito finale sarà indubbiamente diverso dagli scenari illustrati nel presente documento. Gli Stati dell’UE27 sceglieranno insieme la combinazione delle caratteristiche dei cinque scenari che giudicheranno più adatte a far progredire il nostro progetto nell’interesse dei cittadini.»

Sunto dei “cinque scenari” per l’UE entro il 2025

“Scenario 1 - Avanti così” (l'Unione Europea si concentra sull'attuazione del suo programma positivo di riforme): «L’UE27 continua a concentrarsi sull’occupazione, la crescita e gli investimenti rafforzando il mercato unico e incrementando gli investimenti nelle infrastrutture digitali, dei trasporti e dell’energia. Il funzionamento della moneta unica viene via via migliorato con lo scopo di dare impulso alla crescita e di prevenire gli interni ed esterni. Vengono adottate ulteriori misure per rafforzare la vigilanza finanziaria, per garantire la sostenibilità delle finanze pubbliche e per sviluppare i mercati dei capitali affinché finanzino l’economia reale.
La riforma delle norme sugli aiuti di Stato varata dalla Commissione assicura che il 90% di tutte le misure in materia di aiuti di Stato sia nella mani delle autorità nazionali, regionali e locali.
Viene rafforzata la lotta al terrorismo sulla base della disponibilità delle autorità nazionali a scambiarsi informazioni. Viene approfondita la cooperazione in materia di difesa per quanto concerne la ricerca, l’industria e gli appalti congiunti.»

Scenario 2 - Solo il mercato unico” (l'Unione Europea si rifocalizza progressivamente sul mercato unico): «Ciò significa che nel 2025 il funzionamento del mercato unico diventa la principale ragion d’essere dell’UE27. L’ottenimento di ulteriori progressi dipende dalla capacità di concordare le relative politiche e norme. Questo risulta più facile per la libera circolazione delle merci e dei capitali, che continua a svolgersi in esenzione dai dazi, piuttosto che in altri settori.»

“Scenario 3 - Chi vuole di più fa di più” (l'Unione Europea consente agli Stati Membri che lo vogliano di fare di più insieme in settori specifici): «Ciò significa che nel 2025 un gruppo di Stati membri decide di intensificare la cooperazione nel settore della difesa, utilizzando le possibilità giuridiche esistenti, ossia una solida base di ricerca e industriale comune, appalti congiunti, la maggiore integrazione delle capacità e la disponibilità militare rafforzata per missioni comuni all’estero.
Diversi paesi prendono l’iniziativa nell’ambito della sicurezza e della giustizia, decidendo di rafforzare la cooperazione tra le rispettive forze di polizia e servizi di intelligence. Si scambiano tutte le informazioni nella.»

“Scenario 4 - Fare meno in modo più efficiente” (l'Unione Europea si concentra sul produrre risultati maggiori in tempi più rapidi in alcuni settori, intervenendo meno in altri): «Ciò significa che nel 2025 l’UE 27 intensifica l’attività in settori quali l’innovazione, gli scambi commerciali, la sicurezza, la migrazione, la gestione delle frontiere e la difesa. Mette a punto nuove regole e strumenti di attuazione per approfondire il mercato unico nei nuovi settori chiave. Punta all’eccellenza nella ricerca e sviluppo e investe in nuovi progetti a dimensione europea per sostenere la decarbonizzazione e la digitalizzazione.»

“Scenario 5 - Fare molto di più insieme” (l’Unione Europea decide di fare molto di più insieme in tutte le aree politiche): «Ciò significa che nel 2025 sulla scena internazionale l’Europa si esprime all’unisono, e agisce come un soggetto unico per quanto riguarda gli scambi ed è rappresentata da un solo seggio nella maggior parte dei consessi internazionali. Il Parlamento europeo ha l’ultima parola sugli accordi commerciali internazionali. La difesa e la sicurezza diventano prioritarie. In totale complementarità con la NATO, viene creata un’Unione europea della difesa. La collaborazione in materia di sicurezza diventa sistematica. L’UE27 continua a guidare la lotta mondiale contro i cambiamenti climatici e rafforza il proprio ruolo di principale donatore di aiuti umanitari e di aiuti allo sviluppo al mondo.»

Il capitolo finale del “Libro Bianco” (“La via da seguire”), apre in questo modo: «Molti dei progressi che 60 anni fa sembravano impossibili in Europa oggi sono dati per scontati. I nostri giorni peggiori sono in ogni caso di gran lunga migliori rispetto a uno qualsiasi dei giorni che i padri fondatori hanno trascorso al confino di Ventotene.
Neanche menti visionarie come le loro avrebbero potuto immaginare le libertà, i diritti e le opportunità che l’UE ha creato. In un’Europa unita che celebra il suo anniversario è il momento di rinnovare le nostre promesse, riscoprire il nostro orgoglio e plasmare il nostro futuro.»

Il testo integrale: http://www.ansa.it/documents/1488380209970_WhitePaper_layout_IT.pdf ...

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