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Mi rendo conto di quanto sia difficile comprendere quale sia la verità tra le informazioni diffuse dal pensiero unico, appoggiato dai media, dalla politica e dal mondo finanziario neoliberista e la propaganda populista antisistema, che spesso sfocia in semplificazioni e conservatorismi e che non è mai capace di creare proposte realmente alternative.

Tra pensiero unico ed inutili spinte populiste, rischiamo di non uscire mai dalla morsa creata dagli interessi del mondo finanziario neoliberista. 


Prendiamo ad esempio la tematica delle Olimpiadi


L’ISTAT ci ha appena comunicato che la disoccupazione giovanile è arrivata al 40.1%, la disoccupazione è intorno al 12%. Non ci sono lavori. La gente soffre. Si vive con le pensioni dei nonni e ci sono quasi 5 milioni di persone che vivono in condizioni di povertà assoluta.

I conti del Comune di Roma sono al disastro e la città ha un debito di circa 13.6 miliardi di euro.

In un contesto nazionale in cui le persone non hanno lavoro ed in cui le entrate comunali saranno inferiori a quelle degli anni passati, la vulgata delle politiche neoliberiste e la logica dell'austerity propongono sempre una sola soluzione per pagare i debiti: tagli a dipendenti e servizi. Peccato che tagliare lavori e servizi significhi esasperare ulteriormente l’emergenza sociale e rinforzare il circolo vizioso che porta alla disperazione di così tante famiglie italiane.

Pochi mesi fa, addebitando la situazione romana a sprechi e corruzione ed al grido di ‘Onestà,’ Virginia Raggi, anche con l’augurio di buon lavoro del Movimento Roosevelt, ha vinto le elezioni ed è diventata Sindaco di Roma.

Ricordiamo che la Raggi appartiene al M5S, movimento euroscettico che critica le politiche dell'austerity.

Poco dopo le elezioni la Raggi si è trovata a dover affrontare alcune tematiche urgenti. In particolare, la Raggi ha dovuto prendere delle decisioni riguardanti la candidatura di Roma a ospide delle Olimpiadi del 2024.
Data la dilagnte corruzione presente nella gestione degli appalti in Italia, la Raggi e Beppe Grillo, al grido di ‘Onestà’ e sostenendo che le priorità della città fossero altre, si sono opposti alla candidatura di Roma ad ospitare le Olimpiadi del 2024.

Le risorse erano limitate e bisognava evitare ogni spreco di danaro.

Peccato però che invece di accogliere investimenti e capitali capaci di dare lavoro ai cittadini, sistemare alcuni problemi ed emergenze di Roma e ridare fiato all’economia capitolina,  rifiutando le Olimpiadi le risorse a disposizione del Sindaco sono rimaste limitate e la città ha continuato a soffrire e subire la pressione a pagare i debiti ed affrontare nuovi tagli. 

Insomma, per combattere (giustamente) corruzione e sprechi, invece di farsi carico di amministrare onestamente i capitali che sarebbero stati messi a disposizione del Comune grazie alle Olimpiadi, il Sindaco Virginia Raggi ed il M5S si sono fatti promotori di quelle politiche neoliberiste ed involutive proprie dell’austerity e della politica tedesca che tanto dicono di opporre. 

Non sarebbe stato invece meglio dare prova di sapere gestire onestamente una città ed i capitali necessari a creare lavori e benessere? 

Ed oggi, in carenza di risorse, non bisognerebbe usare il consenso costruito per organizzare quotidianamente manifestazioni davanti al parlamento chiedendo denari per la creazioni di posti di lavoro? Non sarebbe importante dare un segnale alla città, all’Italia, e all’Europa dando a Nino Galloni il compito di risanare l’economia capitolina (l’economia delle famiglie prima che del bilancio)?.

La cosa che fa davvero impazzire di rabbia è che la gente è cosi confusa da pensare che evitando gli investimenti si vada contro la corruzione e si salvino soldi per fare opere più importanti- che è proprio il paradigma, sbagliato, della Merkel e dell'austerity.

Per fare ripartire l'economia, per dare lavoro, per creare benessere, servono investimenti, non tagli.



La stessa dinamica si propone nuovamente parlando del problema, tanto attuale, delle Fake News.

E’ vero, ci bombardano di notizie false: i telegiornali, da 30 anni. Ma non sono le notizie ad essere false, è il paradigma cui fanno riferimento – quello neoliberista- che non è assoluto come vogliono farci credere o come credono molti giornalisti.

Ecco qual è la verità di fondo che il sistema mediatico di fine 20° e inizio 21° secolo ha fallito di comunicare: il modello economico neoliberista, quello che poi sfocia nelle politiche dell’austerity, non è l’unico modello possibile. Per fortuna.

Per  far ripartire l'economia e creare ricchezza non si può tagliare, come ci vogliono far credere da Berlino su spinta ‘apolidamente diretta’. Ci sono infatti moltissime teorie economiche (nb. quelle che la storia ci insegna riescano a creare benessere diffuso, vedi New Deal, New Frontier, Marshal Plan, etc..) che sostengono che per stimolare fasi economiche anticicliche, e quindi per stimolare la crescita, bisogni stimolare investimenti che creino lavori e riccheza, così da generare domanda di nuovi prodotti e quindi da rendere il paese appetibile a investitori privati.

Come mai invece nessuno parla del fatto che potremmo tranquillamente uscire dal paradigma dell’austerity? Diverse teorie economiche beneficiano diversi strati sociali, chi beneficia del sistema ultrafinanziario neoliberale? E noi, come mai abbiamo messo le politiche economiche neoliberiste e dell'austerity in Costituzione tramite il pareggio in bilancio? Quasi era il popolo a domandare rigore e fermezza nei conti a causa del contesto creato dai media e da una classe politica incapace...

Di fronte ad un continuo deterioramento delle condizioni economiche della popolazione, e di fronte ad un odioso sitema di informazione che proponeva le teorie neoliberiste come l'unico paradigma posibile, diversi movimenti populisti, certamente non a ragione, hanno risposto con sensazionalismi e click-bait lins spesso basati su notizie totalmente false. Risultato? Il pensiero unico neoliberista si è ora fatto baluardo della lotta alla ‘Fake News’, lotta che avrebbe totalmente senso se 1) riguardasse anche il paradigma di informazione neoliberista, perlomeno ridando voce a chi propone modelli politoci, culturali ed economici alternatici 2) questa lotta alle ‘Fake News’ non venisse usata per censurare opinione scomode. Speriamo infatti che Google si sia sbagliato riguardo Messora e che presto ritorni sui suoi passo, dando a tutte le vittime dei suoi tagli almeno la possibilità di replica.

Certo è che la domanda sorge spontanea. Come proteggere rivelazioni, scoop e informazione antisistema dalla censura di sistema stessa? Ecco che di nuovo il cane si morde la coda.

Perché dico tutto questo? Perché oggigiorno è davvero difficile capire una politica cosi fortemente viziata da strategie mediatiche. E' difficile mantenere la bussola ideologica dritta tra informazione di regime neoliberista ed informazione e soluzioni populiste che finiscono per essere, alla fine, strumentali al sistema neoliberista stesso.

Ieri sera a DiMartedi, su La7, è stato davvero insopportabile sentire la Fornerò difendere la sua riforma. E’ stato insopportabile sentirle dire che la sua riforma è proiettata nel futuro e, ancora peggio, è stato sentirla parlare di economia.

Ieri la Fornero, partendo da un paradigma solidamente neoliberista, cercava di inculcare nei telespettatori l'idea che se bisogna rientrare dal debito pubblico si possono solo fare due cose: o tassare di più o fare tagli alla spesa, perchè il bilancio statale è come quello familiare. Per poter spendere bisogna guadagnare di più e se si hanno debiti da pagare bisogna stringere la cinghia per affontare le spese.

Cara Fornero, non so se tu sia in mala fede o capisca veramente poco di economia ma il bilancio statale non funziona come il bilancio familiare.

Guarda, te lo spiega Gioele Magaldi in poche parole in questo video.

Se invece data la tua visibilità ed il rischio che hai di fare figuracce vorrai approfondire l’argomento, a questo link Nino Galloni (con il quale non concordo riguardo altre questioni, come quella dell'Unione Europea) spiega come pagare il debito pubblico immediatamente e come il problema del debito pubblico sia uno strumento usato dal mondo finanziario neoliberista per tenere in mano i governi.

Attenzione al pensiero unico, propone come realtà assoluta delle realtà relative, e attenzione ai populismi, offrono soluzioni semplicistiche spesso strumentali a quello stesso mondo neoliberista.

Purtroppo, la risposta alle sfide del secolo non entra in un tweet. 

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