Premessa politica agli strumenti giuridici messi a punto dal Sostegno Legale MR contro la costrizione del Green Pass
Chi scrive è debitamente vaccinato e dunque formalmente munito di Green Pass, al pari di molti altri dirigenti e soci del Movimento Roosevelt.
Il sottoscritto, tuttavia (e, credo di poter dire, ciò vale anche per la maggioranza degli altri rooseveltiani muniti di vaccino), non si è sottoposto al vaccino per obbedienza ad una (illegittima) imposizione statuale o per paura di un virus (la Sars-Cov-2) e di una malattia ad esso connessa (il Covid-19).
Io/noi non abbiamo paura di un virus definito dalle massime autorità medico-scientifiche (e dati esperienziali alla mano) come “altamente contagioso, ma di medio-bassa letalità”.
Ritenevamo e riteniamo che esistano già- anche se poco valorizzati dai poteri istituzionali e dal sistema mediatico main-stream- alcuni validi protocolli di cura in grado di offrire ai cittadini un’assistenza efficace a contrastare l’insorgenza del Covid-19 in chi sia contagiato dalla Sars-Cov-2. Vedi, ad esempio: https://www.tgcom24.mediaset.it/2021/video/remuzzi-a-tgcom24-il-nostro-protocollo-di-cura-anti-covid-riduce-l-ospedalizzazione-del-90-_38968742-02k.shtml e https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/10/14/covid-lo-studio-sul-protocollo-per-le-cure-precoci-a-casa-con-antinfiammatori-nei-pazienti-lievi-ridotti-i-ricoveri/6354070/
Non siamo in alcun modo negazionisti, d’altronde. Vale a dire che siamo consapevoli di come, in alcuni contagiati (per ragioni genetiche o per trascuratezza nelle prime cure o per altre ragioni ancora non chiare), il virus e la malattia connessa possano arrecare danni gravi se non gravissimi.
Ecco perché riteniamo importante valorizzare al meglio le terapie domiciliari e ospedaliere precoci rivelatesi sin qui efficaci a contrastare l’aggravamento di molti contagiati ed ecco perché pensiamo che i vaccini possano svolgere un ruolo importante e benefico per mitigare (non certo per eliminare, come ci racconta l’esperienza quotidiana) gli effetti del contagio sui grandi numeri.
D’altra parte, siamo consapevoli come tutti (su questo, i media non hanno potuto tacere) che esiste anche per i vaccini (come per ogni classe di medicinali) la possibilità di effetti collaterali lievi, gravi o gravissimi, in cui possano incorrere alcune persone, taluni in termini più prevedibili (vale per i soggetti tendenzialmente allergici o con delle “infiammazioni” in corso nell’organismo) talaltri con la stessa imponderabile aleatorietà che riguarda coloro che hanno subito- giovani o vecchi- conseguenze più gravi da parte del virus.
Il sottoscritto, però (e, credo di poter dire, ciò è condiviso anche dalla maggioranza degli altri rooseveltiani), così come non ha inteso subire passivamente il terrorismo mediatico e la drammatizzazione esasperata sui possibili effetti del virus che sono stati promossi a rete unificate dagli inizi del 2020 ad oggi, parimenti non ha voluto aderire ad un ingiustificato panico nei confronti degli effetti collaterali (percentualmente esigui, al pari della letalità della Sars-Cov-2) dei vaccini.
Vaccinarsi o meno non dovrebbe dipendere dalle condizioni costrittive oggettive messe in atto da poteri statuali o da condizioni ostative soggettive ispirate da paranoie complottiste e sguaiatamente no-vax. Semmai, vaccinarsi o meno dovrebbe dipendere da una razionale, sobria e avveduta valutazione- da parte di ogni cittadino/a- dei benefici e dei rischi collegati, illustrati pacatamente da medici sereni, equilibrati e non esasperati nei toni e nelle pressioni indebite pro o no-vax.
Tutto ciò premesso, così come il Movimento Roosevelt, negli scorsi mesi, è stato in prima linea nel mettere in opera azioni di disobbedienza civile contro restrizioni e coprifuochi incostituzionali e liberticidi; cosi come il Sostegno Legale MR ha offerto assistenza legale gratuita in favore di molti cittadini multati e vessati per aver (legittimamente) violato quelle abusive restrizioni alla propria libertà costituzionale, parimenti, adesso, MR e Sostegno Legale rooseveltiano intendono contrastare gli evidenti abusi illiberali e antidemocratici connessi al cosiddetto obbligo del Green Pass.
L'induzione al vaccino dovrebbe rimanere un consiglio, un'esortazione (ben argomentata, esplicata e propagandata dai vari governi o da gruppi della società civile), una proposta ragionevole utile alla prevenzione di modalità gravi di sviluppo del Covid nei singoli pazienti (specie in quelli più deboli e vulnerabili) non un obbligo di fatto (mascherato dall’ipocrisia del Green Pass) ugualmente imposto a cittadini giovanissimi, giovani, sani e forti quanto a vecchi, deboli, malati e immunodepressi.
Cosi, pur comprendendo le ragioni pragmatiche di chi, dal governo, ha inteso mediante il Green Pass realizzare delle “oasi protette” in cui essere (quasi) certi di poter lavorare o svolgere altre attività in condizioni di (probabile e provvisoria) non contagiosità; pur consapevoli del carattere di “alibi strumentale” del Green Pass contro ogni tendenza “apocalittica e nefasta” che dovesse invocare nuove chiusure e lockdown, come MR non possiamo in alcun modo ammettere e giustificare norme in contrasto con le libertà democratiche dei cittadini e dei lavoratori.
Ecco perché, grazie alla benemerita opera dei giuristi impegnati nel Sostegno Legale MR, siamo fieri e lieti di offrire degli strumenti legali di prim’ordine, utilizzabili da ciascun cittadino che ritenesse violati i suoi diritti fondamentali nell’accesso al posto lavoro o ad altre attività esistenziali extra-lavorative.
Tali strumenti sono qui esplicati:
Vademecum generale di Tutela rispetto al Green Pass (clicca per scaricare)
Autotutela per Insegnanti sul Green Pass (clicca per scaricare)
Gioele Magaldi, Presidente del Movimento Roosevelt (www.movimentoroosevelt.com e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. )