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false_prophet_2_327bb(Immagine: Bob Dylan, "False prophet")

Nel nostro Italistan le uniche libertà rimaste a chi non esibisce il bollino verde sono la spesa e la messa
(quest'ultima , a dire il vero, ha le ore contate, dal momento che papa e vescovi hanno bastonato con inaudita ferocia chi protestava contro la misure restrittive, mostrandosi solidali con le autorità "costrette a prendere decisioni difficili"). Il diritto è all'assistenza sanitaria per ora è garantito, ma sono sempre più frequenti i casi di pazienti oncologici e dializzati minacciati perché rifiutano l'inoculazione.
Che fare?
Alcune iniziative, quali il referendum per l'abrogazione del green pass, sono benemerite ed è doveroso sostenerle, ma il successo non è scontato: gli ipocondriaci esigono che tutti i dipendenti del loro supermercato siano vaccinati, così come i virologi da osteria, quelli che l'anno scorso, dopo mezzo litro di rosso, latravano "Chiudiamo tutto come in Cina!"; interi blocchi di elettori usano il cervello con moderazione e solo con l'autorizzazione del partito; è da mettere in conto l'opposizione di metà della Corte Costituzionale, dell'informazione di regime, della chiesa bergogliana, dei sindacati confederati, delle associazioni datoriali, i cui presidenti negli ultimi tempi sono inclini a discorsi dal balcone.
Il ricorso agli organi di giustizia europei è un percorso lungo e irto di ostacoli, almeno finché l'Unione Europea non devierà dalla traiettoria seguita negli ultimi decenni.
A mio avviso, la soluzione è semplice: non vaccinarsi. La questione non è essere pro o contro il vaccino, né tantomeno pro o contro i vaccini in generale,  ma obbedire o no a chi ci ha ingannati, chiusi in casa, affamati, privati di cure. Vogliamo ancora fidarci di loro e persino aiutarli a conseguire uno degli obiettivi dichiarati fin dall'inizio? Ricordate, vero, i proclami "Solo il vaccino ci salverà" e "Riavremo la libertà solo quando tutta l'umanità sarà vaccinata"? Più alta è la percentuale di vaccinati, più probabile è l'avvento di un "nuovo mondo" fatto di tracciamento, certificazioni digitali, punteggio sociale sul modello cinese, in cui scompariranno le libertà democratiche di cui abbiamo goduto finora. La protesta è alla portata di tutti, compreso chi ha ricevuto la doppia dose, poiché l'ultimo guappo ci ha assicurato che il virus non ci abbandonerà mai e saranno necessari richiami periodici.
Ormai non si può sostenere seriamente che la campagna di punture di massa sia un provvedimento sanitario, senza altri scopi, così come appare strano che da noi i sieri miracolosi evitino decessi e ricoveri, mentre in Regno Unito e Israele circa otto ospedalizzati su dieci sono completamente immunizzati, per ammissione delle stesse autorità. Contemporaneamente hanno successo in tutto il mondo le terapie irrise dai nostri giornalisti col manganello.
Non voglio equiparare il vaccinato ad un collaborazionista, perché la scelta può dipendere da molte ragioni, quali la preoccupazione per i familiari anziani, il timore di perdere l'impiego, minacce e pressioni, quell'amore del quieto vivere che comunque spesso spiana la strada ai dittatori. La via che propongo non è agevole, considerate le ripercussioni sulla vita sociale e lavorativa, ma consente di salvare l'anima, forse anche la pelle, se è fondata la denuncia di alcuni medici americani, secondo i quali molti ricoveri e decessi di presunti no-vax sarebbero in realtà effetti indesiderati dei vaccini: https://www.globalresearch.ca/cdc-now-lists-vaccinated-deaths-unvaccinated/5755873. Del resto, durante l'ultima estate dei malori fatali improvvisi, quante volte abbiamo letto titoli di giornale di questo tenore: "Si era vaccinato da una settimana, ma il virus è stato più veloce"? Chiediamo umilmente lumi a Speranza e Sileri.
Nel 2017, dopo l'approvazione della legge Lorenzin, scommisi che entro dieci anni anche gli adulti sarebbero stati costretti di fatto a vaccinarsi col pretesto di un'epidemia immaginaria o reale, di cui sarebbe stata amplificata la gravità, pena l'impossibilità di lavorare, viaggiare, partecipare alla vita sociale senza un lasciapassare sanitario, che già allora l'Unione Europea progettava. Avevo previsto anche che alla popolazione ferocemente oppressa non sarebbero rimaste che le armi: fate sì che perda almeno questa seconda scommessa.
 

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