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Sergio Magaldi ha pubblicato un articolo dal titolo “I primi frutti dell'abero del NO” che non condivido.

L’articolo: http://zibaldone-sergio.blogspot.com.mt/2016/12/i-primi-frutti-dellalbero-del-no.html .

Partendo dalla mia personale non condivisione della quasi “rassegnazione” all’attuale NON modello UE espressa da Sergio Magaldi nel pezzo, ho pensato di fornire mie risposte a tre dei quattro punti elencati nel suo articolo: risposte che secondo me dovrebbero essere  “sbattute in faccia” alla Merkel ed ai suoi amici (il quarto punto riguarda la data delle elezioni e la sorte del PD: sapremo a brevissimo...).

Scrive Sergio Magaldi: «Si cominciano a vedere i primi frutti dell’ Albero del No», quindi elenca quelli che secondo la sua esposizione sarebbero le “negatività”: «1. il suggerimento all’Italia, da parte di ambienti governativi tedeschi, di chiedere il soccorso del Fondo Monetario; 2. la secca intimazione di Bruxelles che l’Italia colmi al più presto il buco di bilancio di 15/17 miliardi; 3. l’invito rivolto al nostro Paese da più parti, di varare una patrimoniale da 15 miliardi per far fronte alla crisi.

Le mie personali risposte che credo dovrebbero essere  “sbattute in faccia” alla Merkel ed ai suoi amici:

1. non abbiamo bisogno dei consigli di personaggi vicini ad ambienti governativi tedeschi né tanto meno del soccorso del Fondo Monetario o chicchessia;

2. a Bruxelles rispondiamo che noi in Italia abbiamo altre priorità e non siamo interessati a colmare nessun buco... le nostre priorità sono l’applicazione della Piena Occupazione, del Pieno Stato Sociale, dei Pieni Diritti per tutti; le nostre priorità sono l’immediata applicazione di un corposissimo piano d’investimenti; l’abbattimento totale senza se e senza della disoccupazione; l’abbattimento totale senza se e senza della precarietà; l’abbattimento totale senza se e senza della diseguaglianze ed innumerevoli altri problemi che sono stati causati ed accentuati grazie alle politiche scellerate del nulla e per il nulla proposte/imposte da Bruxelles; non siamo disposti a nessun accordo, nessuna condizione, nessun diktat e siamo inoltre pronti a sospendere nell’immediato i Trattati messi nero su bianco e sottoscritti da politici inutili, ignoranti, quindi pericolosissimi presenti sul territorio europeo al primo “abbaiare”... Trattati che disconosciamo e da cui ci discostiamo!; non accettiamo nessun compromesso, accordo, consiglio, disposizione e/o altro, fino al pieno raggiungimento degli obiettivi sopra elencati. Inoltre, ad obiettivi raggiunti, ci riserveremo anche di chiedere ai cittadini italiani attraverso un referendum se intendono ancora far parte di questa Unione Europea ed a quali condizioni;

3. non accettiamo e non siamo disposti ad inserire nessuna patrimoniale e nessuna tassa per nessuno; non accettiamo e non siamo disposti ad applicare nessun nuovo taglio in alcun settore; non ci interessano tagli e tasse e non ci interessa questa politica di uccisione degli Stati e dei cittadini per gli interessi particolari di qualcuno; vogliamo tornare all’economia di Keynes; vogliamo stampare moneta e riprendere gli investimenti abbandonati e bloccati per colpa vostra e della vostra stupida, insensata, scellerata ed inutile politica austera-“economicida”; non ci interessa tenere i conti in ordine per far piacere a qualche ricco signore proprietario di multinazionali, banche ed altro ingigandendo a dismisura l’esercito dei disoccupati, sottuccupati e precari; siamo interessati all’applicazione della Piena Occupazione, del Pieno Stato Sociale, dei Pieni Diritti per tutti; siamo interessati ad applicare al 100% la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani partendo dall’Italia; siamo interessati ad applicare i Principi fondamentali della nostra Costituzione; siamo interessati ad applicare il giusto funzionamento dell’intera macchina del nostro Stato e di tutta la pubblica amministrazione ed al recupero delle nostre sovranità generiche; siamo interessati agli investimenti, al benessere delle persone, al lavoro “giusto” e “giustamente” retribuito sia nel pubblico che nel privato; siamo interessati al buon funzionamento dei nidi, degli asili, della scuole, delle università, del sistema bancario, sociale e pensionistico; non siamo interessati a mandare persone in pensione a 75 anni per far piacere a voi ed alla vostra fissa dei conti (i soldi si stampano: torniamo alla nostra “buona e giusta” sovranità monetaria ed anche ad una eventuale nuova moneta...): 60 anni sono più che sufficienti per andare in pensione...

I soldi? Alla signora Merkel ed amici di Bruxelles segnaliamo lo studio scientifico della BCE pubblicato ad aprile 2016 dal titolo “Regole per la distribuzione dei profitti e la copertura delle perdite nelle banche centrali” dove a pagina 10 (Nota a piè di pagina 7), si legge: «Le Banche Centrali sono immuni dal rischio di insolvenza, grazie alla loro capacità di creare denaro; pertanto possono anche operare con un patrimonio netto negativo.»

Per quel che mi riguarda, se penso all’UE: il tempo è scaduto...

Vincenzo Bellisario

(Articolo del 10 Dicembre 2016)

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