A coloro che mostrano orgogliosi il proprio bollino verde, illudendosi che renderà loro la libertà,
senza capire che sarà un passaporto interno di ascendenza sovietica, nonché il fulcro di un asfissiante controllo sociale sul modello cinese; a coloro che pensano che non sia discriminatorio, perché chi rifiuta il vaccino può sempre sottoporsi a tampone; a coloro che ritengono il lasciapassare un semplice documento sanitario e non il precursore di una carta di identità digitale contenente i dati biometrici del cittadino; a coloro che hanno gioito per l'esclusione dalla scuola pubblica dei non vaccinati nel 2017, quando, col pretesto di epidemie immaginarie di morbillo, si parlò per la prima volta di un certificato vaccinale europeo necessario per lavorare, viaggiare, accedere ai luoghi pubblici; a tutti costoro propongo le riflessioni del filosofo Giorgio Agamben, oppositore della prima ora della dittatura sanitaria:
https://www.imolaoggi.it/2021/08/10/agamben-vaccini-e-green-pass/
(Immagine: frontespizio del "Leviatano" di Thomas Hobbes)