REA: Manifestazione per i diritti delle piccole e medie emittenti Radio-Televisive. Mani pulite sulla Comunicazione
Il 10 Giugno 2021, a Roma sotto la sede del MISE, Ministero dello Sviluppo Economico, si è tenuta la manifestazione di R.E.A, Radio Televisioni Europee Associate, con la partecipazione di emittenti Radio-Televisioni, 336 piccole imprese, provenienti da tutto il Paese. La manifestazione è stata chiamata “Mani pulite sulla Comunicazione”, a indicazione della loro necessità di difendere non solo il diritto all’esistenza e a lavorare nell’ambito comunicativo, contro le solite azione di lobby, ma di difendere gli art. 21 e 41 della Costituzione Italiana, in seguito al D.P.R che permette aiuti di Stato a 100 emittenti su 1200. Circa il 95% dei contributi annui verranno distribuiti solo a una minoranza di queste aziende, lasciando scoperte tutte le altre, che dovranno affrontare la crisi con più difficoltà. Questo, purtroppo, sottolinea la disparità di trattamento sul mercato e un problema per la concorrenza, nonché un pericolo per la pluralità, il diritto e la libertà di informazione.
La manifestazione, tenutasi pacificamente, ha anche reso omaggio alla figura del giornalista e conduttore radiofonico Peppino Impastato, vittima di mafia, con l’intervento di Salvo Vitale, suo collaboratore storico; con in primo piano la figura di Antonio Diomede, Presidente di R.E.A, con la partecipazione dei sindacati Libersind, ConfSal e Federlavoro e con l’appoggio dell’API (Autonomi e Partite IVA), essa ha attirato l’attenzione del Capogruppo della Regione Lazio di FdI, Fabrizio Ghera, ma soprattutto di Deputati leghisti, come Alessandro Pagano e Massimiliano Capitanio, e del Movimento 5 Stelle, nell’ On. Filippo Perconti, ottenendo la discussione di un emendamento proposto al Decreto Legge 22 marzo 2021 n.41, che permetterebbe una più equa distribuzione dei fondi pubblici(almeno il 75%, suddivisi in parti uguali), anche per le emittenti escluse in precedenza.
Si tratta di un emendamento di giustizia sociale, in un momento non solo difficile per le attività economiche e quindi per la vita di intere famiglie, ma anche di trasformazione del comparto, che si sta muovendo ad accaparrarsi le frequenze del 5G, che prefigurerà gli assetti di potere informativo nel Paese: c’è chi (i soliti) potrà permettersele senza problemi e chi, pur avendole avute fino a questo momento, dovrà chiederne di nuove in affitto, perdendo autonomia e, in molti casi, costringendo alla chiusura, per l’onerosità di questo nuovo adeguamento.
Il 4 Ottobre 2021 si terrà un’altra manifestazione nazionale, che cercherà di raccogliere l’adesione di molti altri gruppi, associazioni e movimenti, nel campo artistico e culturale, sociale e anche del comparto sanitario e dei trasporti e, nel frattempo, si stanno organizzando altre iniziative territoriali a Nord, Sud e Centro della Penisola.
Nell’ottica che il Governo e i Partiti che lo sostengono non dimentichino le piccole realtà, che rappresentano la ricchezza dei territori e voci diverse, nell’interesse dei cittadini e della democrazia, si seguirà l’evolversi della questione.