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.....Come “convincerli”? Semplice: togliamogli l’Euro e diamogli nuovamente l’Euro... i CRIMINALI vanno “aiutati”!

L’Europa che non esiste è in pericolo ed i suoi gestori - i fasciocomunisti - hanno paura. I CRIMINALI fasciocomunisti (quelli che sulla carta sono per i poveri, i deboli, gli ultimi, gli operai, gli anziani, le donne, i giovani, il buonismo, la “pace”, l’ambiente, gli animali, gli immigrati, i gay ed altre “favole”; quelli che dicono A e poi fanno H; quelli che predicano bene e razzolano all’opposto...), dopo oltre 30 anni di dominio assoluto e silenzio che ha fatto si che questi esseri vili e CRIMINALI si arricchissero e criminalizzassero chiunque, iniziano ad avere paura.

I CRIMINALI fasciocomunisti, d’altronde, esattamente come tutti gli altri CRIMINALI (fascionazisti, fasciomusulmani, fasciocattolici, fascioanarchici - che poi altro non sono se non fasciocomunisti che credono di essere più “liberi”... e tutti gli altri fasci che ronzano per il Mondo), non possono accettare di perderci. Soprattutto, non possono accettare di essere smentiti: esattamente come avviene per tutte le categorie dei fasci esistenti a questo Mondo. Insomma, i CRIMINALI fasciocomunisti, gli attuali governanti del Mondo, hanno paura...

I CRIMINALI fasciocomunisti da oltre 30 anni ed in special modo negli ultimi anni, sbraitano come non mai. Si agitano a colpi di “etichette”. Le etichette preferite dagli attuali CRIMINALI di potere - i fasciocomunisti -, sono le seguenti: fascismo, nazismo, sessismo, omofobi, razzisti, xenofobi, mafiosi, provinciali, vecchi bifolchi, antisemiti, misogeni, retrogradi. Tutti coloro che non sono d’accordo con le loro “idee” sono dipinti in questo modo: specialmente tutti coloro che sono iscritti nelle “categorie protette” che ho accennato: poveri, deboli, ultimi, operai, anziani, donne, giovani...

I CRIMINALI fasciocomunisti, quelli per cui i poveri, i deboli, gli ultimi, gli operai, gli anziani, le donne, il buonismo, la “pace”, l’ambiente, gli animali, gli immigrati, i gay ed altro, per cercare di mantenere saldo il loro potere ed i soldi, sono disposti a tutto.

Hanno vomitato e vomitano odio contro tutti coloro che anche solo minimamente cercano di mettersi contro il loro potere assoltuto, i loro soldi ed interessi. Il “caso Brexit” è stato emblematico, ma anche tantissimi altri che evito di citare. I pro Remain, per esempio, quasi tutti, hanno vomitato odio verbale come forse MAI si era visto nella storia dell’umanità proprio nei confronti di quelle “categorie protette” che ho citato e che a parole - MAI con i fatti - gli stessi dicono di voler difendere/“proteggere”...

In un passaggio del pezzo “Tanti chiedono Soluzioni: ne ‘propongo’ una…” pubblicato il 04/11/2016, ho affermato: «Le attuali “linee economiche locali” di Nino Galloni, Domenico De Simone e del Movimento Roosevelt oggi rappresentano sicuramente “La Soluzione” da seguire alla lettera, in quanto “linee alternative” all’attuale Euro che tanti non hanno ancora compreso.

Detto questo e, facendo riferimento ai due passaggi dello Statuto inseriti nel pezzo, mi sento anche di dire che, sempre secondo me, la pazienza nei piani del Movimento Roosevelt - esattamente come nei piani alti di altri ambienti e Movimenti - sta quasi per esaurirsi... ma questo è l’unico “personale pensiero” che in qualche modo potrebbe riguardare il Movimento nei prossimi mesi, quindi alcune possibili “scelte nette e forti” che assolutamente non escludo. Ma ripeto: questo è un mio pensiero!

Le linee di cui sopra, secondo me, sono quelle ancora attualmente da perseguire con la massima attenzione. Detto questo, comunque, voglio anticipare - come ho parzialmente fatto con la risposta a Moiso - che nei prossimi sei mesi circa, negli USA e in Europa, potrebbe davvero e forse per la prima volta dopo oltre venti anni di silenzio assoluto nel Mondo, scatenarsi una “tempesta dal basso” che qualcuno più “sensibile” ha già parzialmente percepito...»

Il giorno seguente, nel finale della puntata “Il Punto di Vista Rooseveltiano - l'Europa non esiste e va costruita” (Parte 2) - del 05.11.16, il Presidente del Movimento Roosevelt, Gioele Magaldi, ha affermato: «Il cambiamento dell’Europa avverrà solo quando uno degli Stati che sono fra i costruttori dell’Europa... io credo che l’Italia abbia questo ruolo storico... ecco perché è importante tutto cio’ che accade in Italia e che l’Italia farà attraverso i suoi Governi e i suoi Parlamenti nei prossimi anni: l’Italia, la forza dell’Italia, il peso dell’Italia... ecco: se in Italia ci fosse una leadership con un seguito parlamentare anche trasversale in grado di dire “o riscriviamo i Trattati o noi ce ne stiamo per conto nostro” - anche nelle difficoltà di uno scenario globale... Quindi: la via per ottenere un Europa diversa passa attraverso il coraggio di un Paese o più Paesi dell’attuale Unione Europea che dicano “ripartiamo da una costruzione europea, ripartiamo dalla riscrittura dei Trattati”. Ecco perché, il Movimento Roosevelt, com’é noto, si farà promotore nei prossimi mesi di un grande convegno storico a Ventotene dove si possa riprendere il sogno degli Stati Uniti d’Europa... ma, attenzione: questo discorso non deve portarci a pensare che non c'è alternativa all’Europa... l’alternativa, anche se è sgradevole, nel medio termine, può essere quella di sospendere la licenza dei Trattati europei. Non è il nostro auspicio. Noi vogliamo del Movimento Roosevelt vogliamo gli Stati Uniti d’Europa: per ottenerli siamo anche disposti a rovesciare il tavolo europeo attuale che è un tavolo di “bari”...». Insomma, è chiaro che la pazienza è quasi terminata!

Sempre nel pezzo “Tanti chiedono Soluzioni: ne ‘propongo’ una…”, scrissi: «Vuoi “salvare” il Mondo e vuoi una soluzione? Concentrati su un luogo: conquistalo, stravolgilo e successivamente passa al luogo successivo ovunque vuoi ed ovunque nel Mondo proponendo/“esportando” il modello che nei fatti hai dimostrato di aver saputo conquistare e stravolgere, altrimenti, vivrai del global, dei sogni global e di tante altre favole che, molto probabilmente, se si continua ad agire con questa ottica globale criminale, porterà alla distruzione continua e senza fine (non a caso il GLOBAL, da oltre trent’anni, ha portato solo a questo: è stato pensato principalmente per questo… voglio ricordarti che miliardi di persone a questo Mondo sono “morti che vagano”). Ecco perchè nello Statuto del Movimento Roosevelt è stata inserita la visione GLOCAL: è dal “CAL” (local) che devi partire, per poi andare verso il “GLO” (global) e non il contrario (cosa che è giustamente e chiaramente scritto nello Statuto che veramente in tanti non conoscono): ecco perchè “Movimento Roosevelt in Italia e nel Mondo”… prima in Italia e POI nel Mondo». Questo appena citato credo sia la massima interpretazione delle parole di cui sopra del Presidente Gioele Magaldi: vogliamo salvare persone? Vogliamo salvare milioni di persone? Vogliamo salvare miliardi di persone? Facciamolo: questo è il massimo intendo del pensiero rooseveltiano e di ogni rooseveltiano degno di essere definito tale ma, partiamo dall’Italia. Ecco perché la creazione/diffusione delle mie modeste pagine “Movimento Roosevelt in Italia e nel Mondo”… prima in Italia e POI nel Mondo! Non esiste una “strategia due”, considerando la potenza di coloro che gestisocno il Mondo: è impensabile, attualmente, pensare che si possa agire al contrario. È impensabile pensare di agire prima secondo una visone GLOBAL e poi LOCAL... non sta in piedi!

Ancora, per essere più chiaro (sempre a proposito di Europa che non esiste, di questa Globalizzazione criminale, degli auspicabili Stati Uniti d’Europa ed altro), voglio ricordare ciò  che “qualcuno” scrisse: «Noi del MR, d’altra parte, diciamo si a una ben diversa Globalizzazione rispetto a quella in atto a partire dal 1992. Noi intendiamo proporre una Globalizzazione democratica, equa e solidale, fondata sulla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani di cui fu madrina Eleanor Roosevelt. Noi del MR diciamo si ad un Mondo pensato secondo modelli Glocal (interconnessioni planetarie e libertà globale di circolazione per merci e capitali, ma anche per Diritti politici, civili, sindacali e lavorativi, coniugati con l’attenzione alla specificità locale di determinate economie), si a un libero mercato declinato senza monopoli e oligopoli e integrato da un sapiente e strategico ruolo delle Istituzioni pubbliche (come nel caso del New Deal promosso da Franklin Delano Roosevelt, del capitalismo socialmente equilibrato propugnato da John Maynard Keynes, del welfare state progettato da William Beveridge e realizzato più o meno ovunque, in Occidente, tra 1945 e primi anni Ottanta). Noi del MR vogliamo introdurre, pur nel rispetto del libero mercato, la costituzionalizzazione del diritto al lavoro per ogni cittadino e il principio inderogabile e costituzionalmente garantito della Piena Occupazione per tutti, tra settori pubblici e privati. Noi del MR abbiamo disprezzo e disgusto per l’attuale (Dis) Unione Europea matrigna, tecnocratica e antidemocratica, ma saremmo lieti di vedere realizzati, un giorno, degli Stati Uniti d’Europa autenticamente democratici e coesi, cosi come erano stati vagheggiati da Giuseppe Mazzini, Giuseppe Garibaldi, Victor Hugo, Altiero Spinelli e molti altri sinceri progressisti. Noi del MR vogliamo restituire Sovranità al Popolo, in Italia e ovunque. E vogliamo rendere concreto il diritto alla felicità e ad una vita dignitosa per tutti e per ciascuno (nessuno deve essere lasciato indietro, nell’indifferenza dei suoi “fratelli” umani), pur nel rispetto delle diversità di inclinazioni, talenti e capacità creative, che rendono alcuni meritevoli di maggiore ricchezza o successo.»

Pubblico un estratto di un pezzo di Diego Fusaro (“Gli euroinomani del ci vuole più Europa”) che evidenzia in maniera millimetrica la situazione di stallo e di regressione che stiamo vivendo. Scrive Fusaro: «E poi vi sono gli “euroinomani”. Sono coloro i quali non riescono a vivere senza l’euro, l’Unione Europea e la Banca Centrale. Nell’odierno scenario di genocidio finanziario e di usurocrazia bancaria, gli euroinomani continuano a ripetere il mantra del “ci vuole più Europa”, che è l’analogo del “ne voglio ancora” tipico dei tossicodipendenti. Se il male è - difficile negarlo - l’Europa dell’Euro e delle banche (cioè l’unica Europa oggi esistente!), dire “ci vuole più Europa” è, in effetti, l’equivalente del dire, di fronte alle tragedie del tossico, “ci vuole più droga”.

La definizione di “euroinomani” la devo a un amico vero, il coraggioso giornalista Alessandro Montanari. Discutere con gli euroinomani è impossibile: non tanto in nome dell’adagio scolastico per cui “contra negantem principia non est disputandum”, quanto piuttosto per il fatto che, in ragione della loro assuefazione, essi non riescono a concepire un mondo senza l’Euro e senza la Banca Centrale. Ne segue un paradosso evidente, che è sotto gli occhi di tutti: le tragedie annunciate dagli “euroinomani” come inevitabili qualora si uscisse dall’Euro (miseria, impoverimento, conflitti, violenza, eccetera...), si stanno tutte puntualmente realizzando permanendo nel sistema eurocratico.»

Ma torniamo al titolo: come fare ad accontentare i fasciocomunisti che non possono accettare la fine dell'attuale Euro, esclusivamente perché hanno paura di perdere i loro averi finanziari e quel pochissimo che gli resta della loro assai poco presentabile faccia? Soprattutto: come fare per togliere l'attuale Euro ai i fasciocomunisti dando loro nuovamente l’Euro? (massima attenzione al passaggio che segue...).

Esiste una “exit strategy” per salvarsi da questa moneta non sovrana - l’EURO. Il giornalista economico Roberto Petrini, afferma: «Rimasi molto colpito dalle parole pronunciate, e mai smentite, dal Ministro dell’Economia italiano Giulio Tremonti, il 20 luglio del 2010 durante una lezione all’Università di Friburgo per il Walter Eicken Institut. Ricordando la notte dei primi di maggio dello scorso anno, quando si creò il fondo di salvataggio per la Grecia, Giulio Tremonti raccontò: “Tra Ministri scherzavamo e ipotizzavamo la fine dell’Euro. E convenimmo che non c’era necessità di stampare nuove monete nazionali: si poteva continuare a usare quelle dell’Euro ma ognuna con valore nazionale, diverse a seconda del Paese che le ha emesse: quelle tedesche che hanno la X davanti al numero di serie, quelle italiane con la S, quelle francesi con la U, quelle belghe con la Z, quelle spagnole con la U e così via”. Se andate a vedere su Wikipedia la voce euro-biglietti vi accorgete che è proprio così: ognuno potrebbe riprendere le proprie fiches. Attenzione, non è solo un docufiction: un economista di grande valore come Mario Sarcinelli ha dichiarato pochi giorni fa che l’uscita di un Paese dell’Euro “non è astrattamente impossibile” anche se molto complessa». Cosa significa quanto sopra? Semplicemente che possiamo cambiare tutto lasciando invariata la moneta dando però alla futura i tre criteri che caratterizano l’attuale FIAT MONEY: la moneta sovrana fluttuante, che non possiede un tasso di cambio fisso, è di proprietà dello Stato e non è convertibile in materiali preziosi. Quindi, in conclusione: possiamo far si che tutto cambi senza che nulla cambi in apparenza e che quasi nessuno se ne accorga, riprenderci la nostra sovranità monetaria persa, mettere in sicurezza il Paese, costruire Piena Occupazione, Pieno Stato Sociale e pieni Diritti per tutti - oltre che una sana, partecipata e vitale Democrazia -, quindi aiutare gli altri ad applicare il nostro modello ovunque nel Mondo.

Non vedo una “alternativa due”, considerando la potenza dei CRIMINALI che attualmente governano il Mondo. Non vedo, ad oggi, la possibilità di azione al contrario: prima su scala globale e poi locale (in  realtà non l’ho mai vista: ecco perché “Movimento Roosevelt in Italia e nel Mondo”… PRIMA in Italia e POI nel Mondo: sempre secondo me…). Se qualcuno crede di poter “salvare” tutti in sol colpo, quindi partendo e terminando dall’ottica globale, sempre secondo me e sempre considerando la potenza degli attuali CRIMINALI governanti mondiali, non salverà nessuno…

Quindi, riprendendo nuovamente un passaggio delle affermazioni del Presidente Gioele Magaldi esternate nella Parte 2 dello spazio “Il Punto di Vista Rooseveltiano - L' Europa non esiste e va costruita” del 05.11.16, precisamente questo passaggio: «L’alternativa, anche se è sgradevole, nel medio termine, può essere quella di sospendere la licenza dei Trattati europei. Non è il nostro auspicio. Noi vogliamo del Movimento Roosevelt vogliamo gli Stati Uniti d’Europa: per ottenerli siamo anche disposti a rovesciare il tavolo europeo attuale che è un tavolo di “bari”...», affermo che qualora saremmo “costretti”, potremmo pensare non solo alla sospensione della licenza degli attuali Trattati - come affermava il Presidente Gioele Magaldi - ma anche al fatto di tenerci l’EURO, ma secondo i criteri che caratterizano l’attuale FIAT MONEY: moneta sovrana fluttuante, che non possiede un tasso di cambio fisso, è di proprietà dello Stato e non è convertibile in materiali preziosi e quindi mettere fine all’attuale, incredibile e devastante “visione mercatista” dove i Governi per ottenere moneta devono contrattarla all’interno dei mercati dei capitali privati con tutte le conseguenze impressionanti che affermavo o semplicemente tornare ad una “NUOVA LIRA”. Inoltre - questo bisogna sempre tenerlo in mente -, il prestito è moneta NON al netto ed in quanto tale NON può in alcun modo generare ricchezza e condurrà inevitabilmente, dopo anni di “sacrifici” inutili, alla bancarotta… 

(Articolo del 9 Novembre 2016)
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