Fa pensare, fa indignare.
Un esempio encomiabile di disobbedienza civile
Gianluca IOB un uomo con la schiena dritta che ha a cuore i diritti umani e la salvezza delle persone, non la pedissequa osservanza di disposizioni divenute assurde, perpetrata stolidamente da burocrati senza il minimo buon senso.
Quando l'osservanza alle disposizioni diventa asinina.
Il primario di cardiochirurgia di Aosta incriminato perché salva una paziente da morte sicura con un intervento che solo lui sa fare in zona. Viene prelevato dall'isolamento perché debolmente positivo al covid e asintomatico e poi riportato a casa. La signora sessantenne con un aneurisma é stata mantenuta in vita, e non si è (ovviamente) infettata con il covid. Invece di beccarsi un encomio per la sua dedizione e per aver salvato una vita da morte quasi certa, si becca un decreto di condanna.
Ma allora, mi chiedo, è più importante la salvezza di una vita o la cieca osservanza a dubbie disposizioni? Ma non avevano fatto queste disposizioni per salvare la popolazione e le di lei vite da una grave pandemia?
Sorge il dubbio più che fondato (per usare un eufemismo) che sia più importante la disposizione repressiva in se stessa , lo spirito della proibizione, l'imposizione di regole, cioè che sia più importante l'imposizione del fine. Il mezzo diventa il fine, perché evidentemente il fine di tutto questo non è salvare la salute di milioni di persone, ma imporre restrizioni a milioni di persone. Prove generali secondo la teoria della rana bollita? E' così che inizia a morire una democrazia se nessuno s'indigna e il tutto sparisce in un piccolo trafiletto
MR esprime tutta la sua solidarietà al Dott. Gialuca IOB