Blog header

foto 33a67


Scoperta l’interazione cuore-cervello. Oggi. Dalla scienza.

Ma davvero avevamo bisogno che fosse la scienza a dirci che la frequenza del battito cardiaco è influenzata  dal risultato dell’elaborazione cognitiva di determinati stimoli?

Che un potenziale pericolo che percepiamo (elaborato tramite l’emozione della paura) determinerà un aumento del battito cardiaco per predisporre alla fuga, mentre una situazione di relax psicofisico (come quella raggiunta durante le pratiche di meditazione) lo rallenterà?

Che, dunque, uno stato di paura costante e crescente – di un virus, dell’altro, dell’aria, la vita, del contatto e lo scambio, della movida in assistenza sociale nel distanziamento totale – è innaturale e dunque veleno puro per il cuore e per ogni tessuto, per tutte le cellule?

Ma davvero non siamo capaci di ascoltare noi stessi, il nostro corpo, la mente ogni volta che cade in inganno e va in tilt?

Eppure non è difficile, è sufficiente entrare dentro di noi, giù. Nelle viscere.

E’ un test banalissimo.

Uno spavento improvviso. Un semplicissimo “Boom!” che ci coglie di sorpresa, magari alle spalle per gioco, uno scherzo improvviso.

Il cuore accelera, il respiro si ferma, l’intero corpo è percorso da un tremito, adrenalina subito in circolo, è violenta.

Un semplicissimo boom o un dito puntato, un gesto aggressivo e sgraziato, uno sguardo giudicante, arrabbiato.

Il nostro corpo va in tilt, è inevitabile.

Una tensione costante, una paura più o meno sottile insediatasi ovunque. Un esame da sostenere o un percorso da affrontare senza credere nella luce alla fine del tunnel, il non sentirsi adeguati e il sentirsi continuamente condannati, la paura di essere nocivi, di venir giudicati, il continuo timore più o meno fondato di essere o ricevere un danno. Di poter prima o poi (far) morire.

Sentiamole dentro queste sensazioni, ascoltiamo il corpo e come reagisce, tocchiamo con mente e coscienza quella tensione che stritola fegato cuore e cervello, che avvinghia lo stomaco, intossica il sangue.

Un accesso di rabbia per un abuso subito e il cuore è immediato a sparare rossore ovunque nel corpo che diventa paonazzo, è il sangue che porta convulso in ogni singola cellula pattumiera emotiva. Fulminante.

Una rabbia costante infiltratasi ovunque come rancore paura frustrazione livore, tutti tossici scarti di una finta ragione che miete vittime a spettro completo, in chi la subisce e in chi la cova e dappertutto dissemina. Intossicando per primo se stesso.

Rabbia, spavento, tensione, paura, rancore, assenza di luce, della speranza.

Sono tutte emozioni, lo sono i nostri pensieri, tutti quanti.

Le emozioni – e questa è ormai scienza, non più misticismo filosofia o fantascienza – sono molecole.

Le molecole sono veicoli e recettori che portano messaggi a ogni singolo atomo, tutte le cellule, e da loro li prendono creando una catena di montaggio.Un circolo vizioso o virtuoso a seconda dei casi, di ciò che scegliamo. O che altri ci impongono.

L’interazione è inevitabile, gli effetti più che prevedibili, scontati. E scottanti per l’intero sistema che (da) dentro ci difende, quelle sentinelle del corpo che dovremmo unicamente e sempre (far) fortificare. In noi e in tutti quanti gli altri.

E’ sufficiente ascoltarsi, davvero serviva arrivasse la scienza a palesare millenarie verità universali che oggi si vuol rivelare?

Che la paura costante e dilagante sia patogena, che lo sia ogni forma di repressione compressione violazione, che patogeno lo sia l’immobilismo ed ogni isolamento dagli altri che equivale ad isolare cuore mente e il sistema immunitario da ogni forma di  interazione indispensabile alla loro fortificazione è la verità vecchia da millenni che da millenni si tenta dagli opposti di disvelare e rivelare.

Davvero?

Ma davvero non abbiamo ancora compreso il più elementare dei meccanismi mentali di noi esseri umani?

La nostra mente ci da esattamente quello che le chiediamo. Senza se, senza forse, senza però.

Se quindi ci rinchiudiamo dentro di lei e le ripetiamo, o lasciamo che altri le ripetano, che siamo senza fiato e senza vie di fuga, incastrati, bloccati e in costante pericolo, lei ci toglie ossigeno, ci forgia catene, ci eleva muri, ci cuce addosso camicie di forza. E ci fa precipitare dentro quel pericolo illusorio nel frattempo da lei reso concreto.

Senza alcuna approssimazione.

(Alessandra Tucci - 29 maggio 2020)

Aggiungi commento


Translate

Iscrizione al Movimento Roosevelt

70,00€

Iscrizione / Rinnovo annuale (1 anno - 365 giorni dalla data dell'iscrizione) al Movimento Roosevelt. (Pagamento con PayPal o bonifico bancario).
Effettuando il pagamento con Paypal il rinnovo è automatico di anno in anno

Iscriviti al Movimento Roosevelt e fai sentire la tua voce scrivendo sul Blog!

Login Form

Cerca nel Blog

Archivio Video Gioele Magaldi

Massoneria on air archivio

Gioele Magaldi Racconta 300

Pane al Pane 300

Il Gladiatore 300