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POSTATO DA PIETRO NARDI   il 5 Settembre 2016

 

Mi riferisco esplicitamente non solo ai rooseveltiani di provenienza M5S, ma anche a tutti coloro che  si ritengono “progressisti”. E’ ovvio che in questo mio scritto non citerò alcuna informazione della cosiddetta “stampa di regime”, mi limiterò invece a comunicare sulla base delle mie conoscenze, non senza un aiuto da parte di “il Fatto Quotidiano”, giornale, non certo avverso al Movimento Cinque Stelle. Movimento nei confronti del quale ho sempre nutrito simpatia, anche se chi è a conoscenza delle mie condizioni sa che, nell’ultima tornata elettorale, purtroppo non ho potuto votare.

Sento parlare Virginia Raggi di trasparenza e lealtà … “che fa copia?”, battute a parte, quante volte abbiamo sentito Gioele affermare che queste condizioni ancorché necessarie non sono sufficienti? Quante volte lo abbiamo sentito affermare che l’esigenza primaria è la completa inversione del processo politico, l’esigenza di una strategia alternativa? Invece a cosa abbiamo assistito? A litigi, a interventi sulla “monnezza”; a spostamento di ruoli; a creazione di superassessorati con poteri che inevitabilmente facevano “ombra” al Sindaco. … Poi … Marra o non Marra; Cantone o non Cantone (leggi Imposimato), dimissioni a catena. E, prima di conoscere il nome dei sostituti, in funzione di una notizia di SKY TG 24 che riportava tra i papabili l’economista Nino Galloni, mi permetto uno scambio di sms con Gioele di cui percepisco, ancorché con molta cautela, un filo di speranza; quindi leggo un pezzo di Padellaro, di cui riporto alcuni frammenti: “… si potrebbe anche ritenere che il ‘complottismo’ sui poteri forti è l’ultimo rifugio degli incapaci …” segue poi con “ … Ora, la Raggi ci ha messo certamente del suo, ma la favola della sindaca che dovrebbe soltanto occuparsi della raccolta dei rifiuti o della manutenzione stradale lasciamola per favore ai trombettieri di regime e ai gonzi. Chi è chiamato a governare Roma, infatti, si trova tra le mani, oltre ai mille problemi quotidiani, un affare gigantesco . …”.

Solo una riflessione: Virginia Raggi è stata scelta nel M5S da alcune decine di iscritti, ma è stata eletta Sindaco di Roma con il 67,15% degli elettori, e fa parte di un movimento che ha circa 25 milioni di elettori, trovo quindi infantile l’affermazione di Mieli, riportata da Padellaro: “ … che per i grillini fare la figura degli inetti è preferibile che essere considerati dei disonesti, al pari degli altri. Perché essi sanno che gli elettori possono perdonarli se li beccano impreparati ma non con le mani nella marmellata. …”.

Viene da pensare che nel nostro Paese vi siano 25 milioni, usando un eufemismo, di sciocchi  inconsapevoli. A nessuno viene in mente che si può essere onesti e competenti, e che in presenza di ladri e/o inetti, si possono cacciare sia i “primi” che i “secondi”? Ma torniamo alle “aspettative”. Rientrato in casa dopo una gioiosa domenica, che mi ha visto uscire sia pure con la sedia a rotelle, per assistere al matrimonio di una mia cara nipote, ancorché stanco e a tarda ora ho attivato il computer e non senza una reazione di disappunto ho appreso [uso qui l’espressione Crozza/De Luca] la nomina del Personaggetto! Il disappunto non ha minimamente scalfito la serenità che l’Evento della giornata mi aveva donato, e chi mi conosce ne è certo. Ma oggi è un altro giorno e ho alcune cose da evidenziare. Innanzi tutto il M5S che ha detto di aver selezionato curriculum e fatto colloqui per trovare il sostituto, tanto che nelle scorse ore anche l’economista Nino Galloni aveva detto di essere in contatto con i grillini, nonché di essere disponibile a ricoprire l’incarico …”. Trovo infantile altresì la richiesta del curriculum al Prof. Nino Galloni, considerando le numerose volte in cui i pentastellati hanno invitato il Professore a fare conferenze da loro organizzate. Qui mi preme fare una regressione. Al tempo di NEW DEAL DI ROMA CAPITALE -  CON  NINO  GALLONI  CANDIDATO SINDACO DI ROMA, abbiamo fatto riunioni, abbiamo creato un Gruppo ad hoc e dibattuto a lungo su come sarebbe stato possibile presentare Nino Galloni con l’appoggio del M5S. Una riunione dopo l’altra fino a quando è stato chiaro che il professore o era candidato Sindaco o non “avrebbe potuto accettare un ruolo subalterno”. Per la verità, l’affermazione non era di Galloni, ma di Gioele che si è fatto carico della discrezione dovuta in certi passaggi politici. A questo punto, mi corre l’obbligo di porre pubblicamente le mie scuse, per aver percepito da parte del Prof. Nino Galloni una insufficiente dose di umiltà; ma vista la recente disponibilità, mai una mia percezione fu più sbagliata, e perciò sono nuovamente a porle anche personalmente le mie scuse, caro Professore.

La seconda cosa che mi preme evidenziare sulla Raggi non è relativa alle sue dimenticanze né alla questione delle consulenze non dichiarate presso la Asl di Civitavecchia e nemmeno al luogo dove ha fatto il fatidico annuncio, anche se su questo c’è stato qualcuno che ha avuto molto da ridire; ciò che non tollero sono le persone che usano continuamente l’espressione trasparenza, mentendo poi alla prima occasione. Ma su ciò tornerò non prima di aver accennato al nuovo assessore al Bilancio: “Ex procuratore generale della Corte dei Conti del Lazio, a lui si devono – tra le altre cose – le indagini sul danno erariale di Mafia capitale che hanno portato a una richiesta di risarcimento pari a 21 milioni di euro per 21 degli imputati.” Io non so onestamente se chi ha scritto ciò voleva essere ironico, però lo è stato perché vantare una richiesta di 21 milioni per danno erariale, non so a voi ma a me fa sorridere, specie se penso che la mia Città ha un debito di 14 miliardi. Ma andiamo avanti: “Ha poi sollevato la  questione di costituzionalità delle leggi sui finanziamenti ai partiti e si è occupato di  Affittopoli e della metro C”. A beh! allora siamo a posto, o no? Scusate amici rooseveltiani, vi risulta che almeno uno di questi “problemoni” sia stato risolto? Sapete: l’età, la stanchezza a volte incidono sulla memoria! Anche se una cosa mi è chiara: un conto è sollevare questioni, un altro è risolvere problemi. Virginia Raggi l’ha  definito: “Persona di primissimo piano e di alto profilo”.  “Si tratta di  un  magistrato  e un  tecnico  che  ha  sempre  combattuto per la legalità e la trasparenza ”. “Ciarisemo” direbbe Proietti, e se non basta “… si è occupato, nel corso della sua carriera, di  controlli preventivi di legittimità sugli atti e di Sace, società pubblica per i servizi assicurativi del commercio estero, predisponendo cinque relazioni al Parlamento. È stato assistente di Istituzioni di diritto pubblico presso la facoltà di Economia dell’Università  La Sapienza di Roma. “Aho! So cinque relazioni, mica pe ride è!”. E pensare che gli hanno chiesto il curriculum! “Un amico, l’avvocato Sammarco, mi ha chiesto la disponibilità e io ho ritenuto di dovermi mettere a disposizione. …”. Semplice no? Oh, scusate, non vi ho ancora fatto il nome di questo famosissimo magistrato, si tratta del Dr. Raffaele De Dominicis; chi lo sa, forse se, come riporta “qualche fonte” Raffaele (Arcangelo) significa Divino Guaritore, sarà di buon auspicio. Certo è che se cosi fosse presentarsi con: “la festa è finita, o lavorano o li caccio immediatamente”, non è certo il miglior modo per guarire. Non crede questo signore che riorganizzare e rendere funzionale una struttura sia un modo migliore per motivare e far lavorare con profitto? A già dimenticavo, forse la sua provenienza e le sue esperienze gli fanno preferire la repressione. Mi colpisce un’altra sua affermazione: “… Ma ciò che bisogna fare è capire cosa in tutti questi anni non ha funzionato. Poi agiremo di conseguenza” (?). “Me cocomeri”! Ma questo signore viene dalla Corte dei Conti o dalla corte di Re Artù? La sua abilità politica la si coglie quando afferma: “Il movimento cinque stelle è un movimento vergine, con pochi (se li ha) scheletri nell’armadio. …”. Il che mi fa pensare a quel politico che dice: “Vabbè tutti i politici rubano forse anch’io, però poco!”. Prima di concludere, torniamo alla trasparenza, cosa vuol dire trasparenza? Semplicemente non mentire o anche chiarezza di concetti, di avvenimenti, di descrizioni rigorose? Perché se trasparenza vuol dire anche questo, la smetta la Raggi di usare questa espressione, non le appartiene!

Un caro saluto rooseveltiano.

Pietro Nardi

(Articolo del 10 Settembre 2016)                                                                             

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