Tutte le agenzie di stampa parlano dell'incoerenza della Lega, che vuole gli eurobond ma non li vota.
Sarebbe bello se prima di scrivere questi articoli gli autori capissero che una cosa come gli eurobond può essere realizzata in molti modi.
Quell'emendamento era "buttato li", in a una proposta di risoluzione comune presentata da una istituzione senza potere legislativo.
In quell'emendamento non ci preoccupava nemmeno (e come sarebbe stato possibile farlo?) di due questioni essenziali per quanto riguarda l'emissione di eurobond:
1) come evitare una competizione tra quelli che diventerebbero bond di " prima classe" (europei) e bond di seconda classe (nazionali).
2) come non dare l’impressione ai mercati che gli Stati non siano capaci di reperire i soldi sui mercati (i titoli italiano sono stati sempre piazzati benissimo).
Un sincero europeista come me (non come questi sedicenti europeisti olandesi, tedeschi, finti progressisti, etc) gli eurobond sono una grande risorsa. Eppure, per ovviare ai due problemi evidenziati prima, la loro erogazione deve avvenire contestualmente ALLA CONDIVISIONE DEL DEBITO DEGLI STATI. Sopratutto, doveva avvenire 10 anni fa.
Oggi, bisogna superare l'idea secondo la quale la moneta è una risorsa scarsa.
L’idea di eurobond stessa ci fa rimanere ancorati al modello economico (neoliberista) nel quale la spesa pubblica si finanzia tramite istituzioni finanziarie private (le quali prendono soldi dalla BCE e poi li ridanno agli Stati applicando un tasso d’interesse maggiorato).
Oggi si tratta di superare questo modello economico, come in parte hanno già fatto USA, UK, Korea del Sud, Giappone, etc..
Oggi, l'opportunità è quella di superare la scarsità e i grandi cambiamenti non avvengono per incremental steps...
https://youtu.be/uCnzNkjnzPA
Marco Moiso
Vicepresidente del Movimento Roosevelt
Supervisore per il Regno Unito