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Scrive Gioele Magaldi: «Viviamo tempi complicati, in cui non è sufficiente ricercare sapienza e saggezza.

Serve anche un bel po’ di Eroico Furore...» (postando successivamente testi tratti dal “De gl’eroici furori” di Giordano Bruno, dove invitava a riflettere sul punto chiunque lo ritenesse opportuno...).

Come affermavo tempo fa in una conversazione privata con Marco Moiso: «Guardo con occhio attento a chi cerca di sviare il Movimento (spero e mi auguro di sbagliarmi)». La sua risposta: «Dobbiamo stare tutti attenti e rimanere allerta!»

La conversazione terminò con le seguenti mie parole: «Ne riparleremo tra 4/5 mesi quando accadranno cose “importanti”, quindi ci saranno per forza di cose “movimenti importanti”... li si vedrà!» (tutto questo a proposito di eventuali “paure” riguardo a chi volesse eventualmente tentare di “sviare” il Movimento).

Perchè ho postato la citazione di Gioele Magaldi e la conversazione con Marco Moiso? Perchè nel giro di pochi mesi il Movimento Roosevelt potrebbe prendere decisioni “importanti”: a quel punto si vedrà chi ha capito o meno il concetto “Metapartito” e lo spirito “tollerante” ed “aggregativo” rooseveltiano finalizzato a “ribaltare” il Mondo ed a salvare centinaia e centinaia di milioni di vite “silenti” ed abbandonate; spirito “tollerante” ed “aggregativo” rooseveltiano finalizzato a strappare centinaia e centinaia di milioni di vite dall’angoscia, dall’abbandono, dalla solitudine e dalla paura, consegnando loro Piena Occupazione, Pieno Stato Sociale, Piena applicazione pratica dei Diritti Umani e quindi: Libertà generiche, Democrazia, lavoro, casa, pane, dignità, assistenza sempre e comunque ed istruzione garantita ed obbligata. Insomma, una possibilità sempre e comunque ed un motivo sempre e comunque per “continuare” ed “esistere” (questo, sempre secondo me, è il messaggio che il Presidente Gioele Magaldi ha lanciato attraverso la sua “Meditazione n.1 del 10 agosto 2016”: a breve si dovranno assolutamente affrontare delle “scelte”).

Ma cos’è esattamente un Metapartito, ancora una volta, tanti si chiederanno?

Di seguito l’Articolo 2 dello Statuto del Movimento Roosevelt (“Natura e Durata”).

Il Movimento agisce in piena autonomia da qualsivoglia gruppo o Istituzione di natura ideologica, politica, confessionale, finanziaria e imprenditoriale.

In particolare, il Movimento proclama la propria piena indipendenza da qualunque Istituzione di tipo massonico o paramassonico. Infatti, pur essendo fondato, alla luce del sole, anche per impulso di soggetti appartenenti al milieu liberomuratorio progressista (Grande Oriente Democratico) o a Movimenti di natura metapartitica simpatetici con tale ambiente (Democrazia Radical Popolare), il Movimento Roosevelt opererà in assoluta autonomia da tali entità, dotandosi di organi associativi di Governo pro-tempore che rispondano esclusivamente e democraticamente all’indirizzo complessivo disposto prima dalla Assemblea Costituente e poi dalla propria Assemblea Generale, rappresentativa della piena sovranità di tutti i soci fondatori e ordinari.

Il Movimento non ha fini di lucro. Ogni mezzo economico di questo verrà utilizzato per conseguire gli scopi associativi ai sensi dell’Articolo 3 dello Statuto.

Il Movimento nasce come politico ma Metapartitico e compatibile perciò con qualunque contemporanea appartenenza politico-partitica dei suoi aderenti ma, in conformità con quanto stabilito nell’Articolo 3 dello Statuto, qualora, nel corso del tempo, si dimostri che i suoi scopi associativi non siano adeguatamente conseguibili per via metapartitica (cioè operando ideologicamente, culturalmente, mediaticamente e civilmente per indurre Partiti e Movimenti politici a realizzare determinate riforme e iniziative utili per il benessere generale), allora esso non esclude di potersi trasformare in soggetto direttamente politico-partitico. Il Movimento, originariamente di natura metapartitica, ha durata illimitata anche in caso di trasformazione delle sue finalità operative da metapartitiche in schiettamente politico-partitiche, e potrà trasformarsi in senso direttamente politico-partitico soltanto in seguito a regolari determinazioni maggioritarie deliberate a norma di Statuto.

Per poter essere trasformato in soggetto direttamente politico-partitico, è necessario che venga presentata al Presidente dell’Associazione una mozione firmata da almeno 60 membri dell’Assemblea Generale e che tale mozione, calendarizzata per il voto entro e non oltre 30 giorni dalla sua presentazione, venga poi votata da almeno il 60% dei presenti al voto il giorno della deliberazione in sede di Assemblea Generale.

Dopo di che, entro altri 30 giorni a partire da tale votazione con la maggioranza qualificata del 60%, tale eventuale trasformazione in soggetto direttamente politico-partitico del Movimento dovrà avere una conferma referendaria a suffragio universale dei soci (sia fondatori che ordinari), con l’approvazione di almeno il 60% dei voti referendari effettivamente espressi (e NON del 60% degli aventi diritto).

 

Nessuna deliberazione dell’Assemblea Generale, invece, sarà necessaria nel caso della formazione contingente di liste o coalizioni politico-civiche denominate “Coalizioni Roosevelt”, “Liste Roosevelt” o “Coalizioni New Deal” , le quali concorrano in modo altrettanto contingente, sui vari territori italiani ed extra-italiani, a specifiche competizioni elettorali di natura comunale, provinciale, regionale, nazionale o sovranazionale, da sole o in alleanza di altri movimenti, partiti, analoghe liste civiche, singoli candidati a tale o tal altra carica elettiva.

Per la realizzazione di tali coalizioni e liste sarà sufficiente una approvazione a maggioranza assoluta da parte dei componenti (presenti alla votazione) della Segreteria Generale, con controfirma del Presidente del Movimento.

D’altra parte, qualora qualcuno venga eletto a uffici pubblici in seguito a tali elezioni in cui sia stato appoggiato da una Coalizione o Lista Roosevelt/New Deal, costui, a partire dalla struttura comunale, provinciale, regionale, nazionale o sovranazionale in cui sia stato eletto, dovrà tassativamente costituire un Comitato di consulenza politico-culturale che monitori costantemente e coadiuvi concretamente l’attuazione di un programma “rooseveltiano” sul territorio amministrato. Tale Comitato di consulenza politico-culturale sarà composto di almeno due (e massimo quattro) alti dirigenti rooseveltiani, preferibilmente il Segretario Generale e il Presidente del MR, o persone da costoro designate. A tale Comitato spetterà di confermare o meno, nel tempo, l’ispirazione “rooseveltiana” di una data amministrazione, informando l’opinione pubblica del perdurare o del venir meno di questa ispirazione, nel secondo caso togliendo ogni sostegno del MR ad amministratori che ne abbiano tradito i principi e le finalità, ingannando cosi anche i propri elettori.

 

Come ebbi a scrivere: «In uno dei tanti articoli postati dall’Ufficio di Presidenza del Movimento Roosevelt, si spiega chiaramente che “Il Movimento Roosevelt è anzitutto un Metapartito che lavora per unire trasversalmente tutti i sinceri democratici e progressisti che si distinguano come tali nelle opere concretamente compiute e in quanto le compiano, anche contingentemente, e non ha pregiudizi o repulsioni aprioristiche verso alcun altro Partito, Movimento o Gruppo politico, né verso le appartenenze partitiche dei suoi soci, che possono tranquillamente avere altre tessere oltre a quella rooseveltiana. Il MR non ha avversioni irrimediabili verso questo o quel leader in quanto tale, che va lodato tutte le volte che fa qualcosa di buono e stigmatizzato ogni volta che mortifica il suo ruolo per insipienza, mediocrità codardia o mala fede”. L’articolo, quindi, spiegava chiaramente che il MR è anzitutto un Metapartito...» Quindi concludevo sempre citando l’articolo dall’Ufficio di Presidenza: «Ecco, dunque, che nel metapartitico MR hanno e avranno sempre spazio, purché convinti di dover aiutare la trasmutazione in meglio dei propri Partiti, Movimenti o Gruppi politici di appartenenza, al lume dei principi e delle finalità rooseveltiane espresse all’articolo 3 dello Statuto MR, anche dirigenti e attivisti del PD, di Forza Italia, della Lega, del M5S, di Sinistra Italiana, eccetera.

Parimenti, il MR, laddove lo ritenga giusto, non si esimerà dal lodare atti legislativi della maggioranza parlamentare, iniziative eventuali delle opposizioni.

Il MR, laicamente, non si periterà di lodare leader di maggioranza o di opposizione, qualora le loro iniziative politiche appaiano condivisibili al lume dei principi e delle finalità rooseveltiane, che si tratti di Diritti civili o Diritti economici, eccetera.

Stesso metodo, privo di pregiudizi e di apriorismi, verrà tenuto dal MR rispetto ad ogni tornata elettorale locale, nazionale o internazionale.

Ad esempio, in tutti i casi in cui non saranno ancora maturi i tempi per la formazione di ampie Coalizioni Roosevelt, il MR valuterà, come Metapartito, la possibilità di inserire propri soci o simpatizzanti nelle liste elettorali di sedicente sinistra, centro o destra, e considererà altresì l’opportunità di sostenere questo o quel candidato amministratore pubblico, in base al grado di vicinanza esplicita che costui vorrà interpretare concretamente sul tema dei principi e delle finalità illustrati all’articolo 3 dello Statuto MR.»

Questo è il concetto “Metapartito” e questo dovrebbe essere lo spirito “tollerante” ed “aggregativo” rooseveltiano: quello contenuto nell’Articolo 2 dello Statuto del Movimento Roosevelt (“Natura e Durata”) ed ulteriormente spiegato in maniera magistrale dall’Ufficio di Presidenza del Movimento Roosevelt.

Pubblico un estratto di una mia “esternazione” a proposito di una conversazione avvenuta con Satefano Pica: «Secondo me ci sono persone che non hanno ancora capito un “H” di tante cose, oltre che del concetto “Metapartito” e “comunicazione”.

Perchè cito il concetto “Metapartito” e quello “comunicazione”? Perchè, secondo me, finchè non ci si fa “ragione” del primo, non potrà mai esserci “ragione” del secondo, quindi “ragione” di cambiamento. Quindi, in sostanza e sempre secondo me, se il Mondo non comprende il concetto “Metapartito” e la “comunicazione”, non avremo nessuna possibilità e continueremo ad assistere a quello cui abbiamo assistito tutta la vita e più volte anche sulle nostre pagine: “lotte” per il nulla tra “fascionazisti” e “fasciocomunisti”, oltre a tutte le altre “lotte” per il nulla tra Partiti, Movimenti, Associazioni, singoli ed altri.»

Prima di concludere voglio ancora una volta ricordare/affermare a tutti che il 21 marzo 2015 è ufficialmente nato il Movimento Roosevelt e che in quella data, direttamente nel giorno del congresso costitutivo, il metapartitico Movimento Roosevelt, aveva immediatamente fatto sapere senza troppi mezzi termini e senza troppi giri di inutili parole vuote, che intendeva da subito contrastare in un’ottica locale e globale il falso mito dell’austerità; che il Movimento Roosevelt, in occasione della sua fondazione, chiese nell’immediato ai Partiti di abbandonare le cattive politiche improntate alla difesa di un assurdo “rigore nei conti”  che, secondo le logiche rooseveltiane-keynesiane, aveva notevolmente aggravato la recessione in Italia e in Europa - specialmente in tutti i Paesi della zona Euro - e in diversi altri Paesi del Mondo; che sempre nel giorno della fondazione, il Movimento Roosevelt affermò che avrebbe conservato anche in futuro la sua natura metapartitica ma, nel caso in cui i principali Partiti italiani ed europei non avrebbero radicalmente cambiato le politiche macro-economiche che ci hanno accompagnato negli ultimi venti anni, portandoci in un clima di vera e propria macelleria sociale, si sarebbe riservato il diritto di trasformarsi in un vero e proprio Partito e che, come aveva sintetizzato il Presidente Gioele Magaldi: «Il Movimento Roosevelt ha natura politica metapartitica, con l’intenzione di aggregare i progressisti, i democratici e i libertari di sensibilità socialista (in senso democratico-liberale) di tutte le latitudini politiche, civili e culturali.»

Concludo con la stessa citazione inserita ad inizio pezzo di Gioele Magaldi: «Viviamo tempi complicati, in cui non è sufficiente ricercare sapienza e saggezza.

Serve anche un bel po’ di Eroico Furore...» e con la conversazione avvenuta con Marco Moiso: «Guardo con occhio attento a chi cerca di sviare il Movimento (spero e mi auguro di sbagliarmi)». La sua risposta: «Dobbiamo stare tutti attenti a rimanere allerta!»

La conversazione terminò con le seguenti mie parole: «Ne riparleremo tra 4/5 mesi: quando accadranno cose “importanti”, quindi ci saranno per forza di cose “movimenti importanti”... li si vedrà!»

Tutto questo “semplicemente” per affermare ancora una volta quanto segue: «Nel giro di pochi mesi il Movimento Roosevelt potrebbe prendere decisioni “importanti”: a quel punto si vedrà chi ha capito o meno il concetto “Metapartito” e lo spirito “tollerante” ed “aggregativo” rooseveltiano finalizzato a “ribaltare” il Mondo ed a salvare centinaia e centinaia di milioni di vite “silenti” ed abbandonate; spirito “tollerante” ed “aggregativo” rooseveltiano finalizzato a strappare centinaia e centinaia di milioni di vite dall’angoscia, dall’abbandono, dalla solitudine e dalla paura, consegnando loro Piena Occupazione, Pieno Stato Sociale, Piena applicazione pratica dei Diritti Umani e quindi: Libertà generiche, Democrazia, lavoro, casa, pane, dignità, assistenza sempre e comunque ed istruzione garantita ed obbligata. Insomma, una possibilità sempre e comunque ed un motivo sempre e comunque per “continuare” ed “esistere”.»

Vincenzo Bellisario

(Articolo del 2 Settembre 2016)

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