Io sono ignorante. Nel senso che ignoro molte cose, mentre altre so di non saperle o non saperle bene.
Quindi da ignorante analizzo quello che ho capito delle misure appena annunciate nell'ultimo ennesimo decreto ed in particolare quei famosi 400 miliardi di "forze di fuoco".
Il primo punto per il quale ad un ignorante come me viene da pensare ad una misura inutile nel breve ma soprattutto nel lungo periodo è che risponde ad un mancato guadagno con un debito.
In pratica un imprenditore che costretto dall'emergenza - e quindi per forza maggiore - a chiudere, ha un crollo dei guadagni nel mese di marzo e presumibilmente anche ad aprile, ora il governo anziché dare soldi liquidi a quell'imprenditore perché tenga aperta la sua azienda, gli garantisce invece un presito con il quale può pagare tasse, lavoratori e indebitarsi anche se a tasso 0 sui mesi successivi nel quale il suo guadagno sarà decurtato di tasse e altri costi più il debito da rientrare.
Non mi sembra una soluzione seria ma un temporeggiamento stupido rimandando a domani il problema di oggi.
Il secondo tema, e qui viene fuori l'ignorante che è in me - nel senso che faccio fatica a comprendere le parole di Gaultieri e Conte che a volte mi sembrano muoversi tra il vacuo e il superfluoo - se ho capito bene il provvedimento, le banche dovrebbero prestare soldi che lo Stato garantirebbe ma che l'imprenditore dovrà restituire; ma la domanda è perché le banche dovrebbero prestare denaro liquido in un periodo e in un paese in crisi di liquidità?
Il mio dubbio è che la convenienza delle banche stia nel non privarsi di liquidità se non obbligate a farlo. Mi sembra una misura vicina all leva finanziaria di Juncker del 2014 finita in modo molto indegno negli annali delle misure inutili. Naturalmente da ignorante spero di non avere colto il problema.
L'ignorante e i 400 miliardi di garanzie al prestito
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- Postato da ARMANDO PEZZELLA