I periodi di grande slancio, di solito, seguono periodi di grande compressione.
Credo che questa tragedia ci dia l'opportunità per riconsiderare il significato di alcuni significanti ed il contenuto di alcuni contenitori.
ECONOMIA
Dal punto di vista dell'economia, questa crisi sta distruggendo molti dogmi. Le persone (spero) cominciano a vedere che non è vero che lo stato si finanzia con le tasse e che i soldi non sono una risorsa limitata. Viviamo le prime crisi economiche dovute non tanto alla scarsità di mezzi di produzione, beni e servizi quanto alla scarsità di mezzi per beneficiarne. Considerando che la moneta non è una risorsa limitata, questo è pura follia.
La scarsità si può superare e questo è un momento storico nel quale, come nel 1944 con Bretton Woods (e in qualche modo con la fine del Gold standard nel 1971), si possono/devono discutere nuovi paradigmi economici.
Guardate che sarà necessario. Perché se continuiamo a finanziari gli stati a vantaggio di istituti bancari privati, in questa situazione, creiamo i presupposti per governi privati.
Anche riguardo l’EUROPA
Le discussioni tra sovranisti nazionalisti VS euroinomani sono state per lo più stucchevoli e devianti. Per preservare le democrazie liberali, e affermare un modello di economia diverso, umanista, c'è bisogno di una Europa politica.
Purtroppo, chi ha letto Friederick A. von Hayek (ideologo del neoliberismo) sa benissimo che questo modello economico, e questa dis-Unione europea, sono state costruite CON LO SCOPO di sottrarre sovranità ai popoli e levare potere ai governi (usciamo dal dialogo gomblotto vs non-gomblotto e leggiamo "Le condizioni economiche del federalismo tra stati" nel quale von Hayek, nel 1939, mentre ancora quindi i carri armati tedeschi marciavano su Varsavia, disegnava la futura dis-Unione Europea, incluse le 4 libertà del mercato unico, e ne definiva gli scopi).
L'attuale dis-Unione Europea è stata costruita per raggiungere scopi diversi da quelli che questa doveva avere nella mente degli euroinomani di oggi, e degli europeisti di ieri come Spinelli: abbiamo l'unico parlamento al mondo senza potere legislativo per capirci (ma questo so che lo sappiamo tutti).
In questo contesto, gli euroinomai, continuano a parlare di un sogno (molto lontano dalla realtà), mentre i sovranisti, col loro cieco nazionalismo, non capiscono che otterrebbero i risultati opposti a quelli sperati.
Quando Renzi (come la Bonino) parla di USE, lo fa partendo dalla visione economica di Marattin o Padoan- si tratta della Terza Via Giddensiana, il neoliberismo in salsa rosa.
Se vogliamo rilanciare il progetto degli USE dobbiamo cambiare il contenuto del contenitore: dobbiamo rilanciare un progetto che sia davvero democratico che davvero abbia finalità politiche e sociali.
Provare a forzare gli USE a danno della democrazia sostanziale vuol dire danneggiare il sogno degli USE, rendendolo una distopia.
Marco Moiso
Vicepresidente del Movimento Roosevelt
Supervisore per il Regno Unito