Vedo che di fronte alla tragedia del Coronavirus e alla disastrosa reazione della dis-Unione Europea, che sembra continuare a voler fare gli interessi degli istituti finanziari invece che del popolo (Conte chiede anche l'attivazione del MES?), si fanno di nuovo forti i corvi nazionalisti che non distinguo tra globalizzazione, Europa e neoliberismo, e non hanno studiato.
Giustamente, molte persone oggi rivendicano la mancanza di sovranità del popolo, dovuta al neoliberismo (von Hayek teorizzò proprio i processi di cui oggi ci si lamenta). Ma per affermare la sovranità del popolo, e proporre un modello economico alternativo, bisogna studiare e sviluppare la strategia e le tattiche giuste. Obiettivo: sovranità e benessere.
Ora, combattere il neoliberismo vuol dire combattere il sistema economico globale. Non si può fare questa cosa come singoli stati (pena fare la fine di Cuba). Bisogna avere una piattaforma politica credibile e solida abbastanza da dimostrare la percorribilità di un modello economico alternativo. C'è bisogno di una Europa politica, democratica, in cui il popolo è sovrano; nulla di più lontano dalla dis-Unione Europea di cui sono innamorati gli euroinomani.
C'è bisogno di una agenda politica:
1) Scrittura della Costituzione europea, che ne tracci le finalità sociali, laiche e libertarie.
2) Eliminazione della Commissione europea e attribuzione del potere legislativo al Parlamento (unico al mondo che non lo detiene).
3) Elezione diretta del Presidente del Parlamento europeo, per evitare politiche partigiane di carattere nazionalistico.
4) Legare la BCE ad un potere politico. Bisogna attribuire le politiche monetarie ad un potere elettivo.
5) Cambiamento della mission della BCE, che deve includere la piena occupazione.
6) Creazione degli eurobond.
7) Realizzazione dell'omogeneità fiscale.
Marco Moiso
Vicepresidente del Movimento Roosevelt
Supervisore per il Regno Unito