Nino Galloni: Cosa c'è di strategico oltre l'isolamento?
Il virus può contagiare quasi tutti, giovani e anziani, ovvero anche l’80% della popolazione; ma i sintomi si manifestano da meno dell’1 per mille fino all’1%. Di questi, in Italia parliamo di 600.000 casi, il 10% ha bisogno di cure (e sono quelli che dovrebbero emergere al “picco”); quando il governo realizza che non ha 60.000 posti in ospedale e l’incognita è il numero di quelli che morirebbero soffocati senza cure appropriate, scatta l’allarme politico sociale. Ha fatto così, nel giro di pochi giorni, la Germania e la Francia idem. Rallentando il contagio si salvano vite, anche di giovani, ma i tempi della guarigione sono più lunghi di quelli dell’incubazione e del passaggio dai primi sintomi (di tipo influenzale) a quelli specifici, urgenti e gravissimi: quindi si dovrebbe lavorare non solo sul contenimento del contagio (e sull’aumento delle dotazioni ospedaliere), ma anche sul rafforzamento di chi ha sintomi iniziali, onde evitare che il virus passi dalle prime vie aeree ai polmoni. Ma anche tutta la popolazione dev’essere meglio informata non solo delle misure per evitare il contagio (con i suoi aspetti repressivi), ma accompagnata nell’assunzione di vitamine e altro, pratiche alimentari e psicofisiche adeguate. Questo è strategico!
Cosa c'è di strategico oltre l'isolamento? Una considerazione del Vice-Presidente MR Nino Galloni
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