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Egregio Direttore,

Innanzitutto Le faccio i miei complimenti per il lavoro da Lei svolto principalmente negli ultimi anni. Dico “principalmente”, in quanto mi interesso di politica in maniera attenta “solo” da una decina di anni.

Come tutte le persone “profane” che decidono di interessarsi di politica, ho anch’io curiosato per qualche tempo su tutti i canali ufficiali accessibili al grande pubblico (TV, radio, “giornaloni” che vendono milioni di copie, “grandi libri” pubblicati da marchi editoriali importanti  e quant’altro).

La mia curiosità, naturalmente, cosiderando i canali ufficiali accessibili al grande pubblico, nonostante la mia “profanità iniziale” (quando da persona ingenua decisi di avvicinarmi alla politica per cercare di capire veramente cosa si nascondeva dietro questo mondo di cui tanti parlano e quasi nessuno comprende nulla...) è durata veramente poco.

Tra le pochissime trasmissioni che non ho considerato “SPAZZATURA” e che mi hanno dato la possibilità di conoscere ed ascoltare personaggi ed argomentazioni alquanto sconosciute al grande pubblico, ci sono sicuramente anche le sue (sia “L’ultimaparola” che “La Gabbia”).

Direttore, viviamo, sia in Italia che nel Mondo (specialmente negli ultimissimi anni), una situazione di confusione totale dalla quale sembra non esserci veramente speranza di comprensione e via d’uscita... Io, però, so che ASSOLUTAMENTE non è così...

I poteri che realmente governano il Mondo e che ci governano, hanno fatto di tutto affinché le principali voci e i canali ufficiali accessibili al grande pubblico (che semplicemente sono le voci di questi poteri che realmente ci governano), abbiano letteralmente anestetizzato ogni dibattito attraverso argomentazioni assurde (sarebbe più corrette definirle “non argomentazioni”), quindi distrutto ogni eventuale possibilità, anche minima, di cambiamento.

Direttore, come Lei sa benissimo (non sarò certamente io ad insegnarLe il suo lavoro): la comunicazione è il pilastro principale che sorregge questi poteri che governano il Mondo. Ed è proprio attraverso la comunicazione (sarebbe più corretta definirla la “non comunicazione”) che questi poteri hanno seppellito ogni possibilità...

Fortunatamente, come affermavo, non tutto è “SPAZZATURA”, perché non tutto è controllato al 100% da questi poteri che da svariati anni contrallano tutto ed hanno raso al suolo ogni speranza.

Tra le varie argomentazioni/fenomeni che riguardano noi tutti, è di fatto entrato il “terrorismo”: termine generico che praticamente quasi nessuno riesce a comprendere nello specifico.

Ebbene, Direttore, arrivo al punto: una delle persone che ci ha fornito una chiave dei fatti assolutamente non da “complotto da bar e/o social network” su questa delicata argomentazione/fenomeno è sicuramente Gioele Magaldi (persona che tra l’altro Lei conosce, in quanto già ospite di una delle sue trasmissioni).

Gioele Magaldi, oltre ad essere tra i fondatori e Presidente del mio Movimento (il Movimento Roosevelt), negli ultimissimi anni, tra le innumerevoli battaglie/cose che ha fatto, ha anche pubblicato un libro - Massoni. Società a responsabilità illimitata. La scoperta delle Ur-Lodges - (novembre 2014) che, definirlo “impressionante”, è il minimo...

Insomma, Gioele Magaldi, in tutti gli ambienti attenti nel Mondo, è stato definito una delle voci più autorevoli su tante argomentazioni, tra cui, appunto, il terrorismo.

Il terrorismo è quel fenomeno con cui abbiamo avuto a che fare negli ultimi anni (specie negli ultimissimi anni), con cui abbiamo tutt’oggi a che fare e da cui non riusciamo a liberarcene.

A proposito di terrorismo e del libro di Gioele Magaldi cui accennavo, in un mio tentativo di riassunto del suo non semplice costrutto editoriale, sempre a proposito di terrorismo, scrissi: «Per raccontarci gli ultimi venti anni di storia contemporanea, Gioele Magaldi, interpella quattro pezzi da novanta del potere massonico planetario che per tutelarsi usano uno pseudomino iniziatico: un progressista cinese (“Frater Tao”) della “Thomas Paine”, pezzo grosso del Partito Comunista. Un liberalmoderato mediorientale (“Frater Amun”), iniziato alla “Amun”, che offre una stupefacente lettura esoterica ed affaristica della Primavera araba. Un ex consigliere di François Mitterrand (“Frater Rosenkreutz”), oggi consulente d’affari di altissimo livello, che sta lasciando il circuito delle Ur-Lodges oligarchiche, perché in disaccordo con la gestione della crisi euroatlantica, che racconta anche delle brutali minacce a cui è stato sottoposto François Hollande, affinché non si sottraesse all’austerity che sta strangolando l’Europa. Ed infine un ultraottantenne (“Frater Kronos”), che viene presentato come un grandissimo protagonista del Novecento, uno che ha avuto le mani dappertutto ed ha fondato molte Ur-Lodges: compresa la “Maat”, la superloggia di cui fa parte anche Barack Obama. Frater Kronos è uno dei padri della globalizzazione avviata trent’anni fa per restaurare il potere di una determinata categoria di persone che Massoni definisce “áristoi” (che nella sostanza sta a significare “Aristocrazia” e che secondo l’etimologia greca del termine è il Governo dei “migliori”: il Governo dei più adatti a gestire la cosa pubblica…) a spese di centinaia e centinaia di milioni di cittadini. I quattro sottoscrivono un testo che è una sorta di allarme pubblico. Qualcosa che le Ur-Lodges hanno deciso negli ultimi vent’anni di “costruzione del Mondo moderno e contemporaneo a opera della Massoneria”. Per la semplicità del racconto, bisogna nuovamente ripartire dal patto “United Freemasons for Globalization”, quello che per tanti anni ha garantito la pace tra i massoni conservatori, ultraconservatori e progressisti. Tra i vari punti dell’accordo, come dicevamo, c’era quello che prevedeva una fraterna gestione delle elezioni americane, che avrebbe delegato ogni quattro anni un comitato di quattordici massoni di alto livello che si sarebbe occupato della scelta del candidato più adatto a ricoprire la carica di Presidente degli Stati Uniti. Nel 1992, al termine della presidenza di George Bush padre, la scelta cadrà su Bill Clinton, “un giovane paramassone” che, subito dopo essere stato scelto, sarà iniziato alla “Compass Star-Rose”. George Bush padre, però, non prende bene questa decisione, si ricandida e perde le elezioni. Ed è proprio qui, come ci spiegherà il massone neoaristocratico Frater Kronos, che abbiamo “l’inizio del problema”. Perché non solo Bush padre, dopo la sconfitta, è “amareggiato e incattivito”, ma anche “i vari Cheney, Rumsfeld e compagnia erano ancora più furiosi di lui”.

Nel 1996 Bill Clinton sarà nuovamente rieletto Presidente degli Stati Uniti e, successivamente, sarà anche ammesso tra i massoni della “Janus” e della “Three Eyes”, di cui i Bush sono membri. A quel punto nasce l’idea di dar vita ad una nuova Ur-Lodge che raccolga tutti coloro che per varie motivazioni si erano sentiti tagliati fuori dopo l’accordo United Freemasons. Nasce, quindi, una nuova UrLodges: la “Hathor Pentalpha”, una superloggia che, come ci spiega Frater Kronos, si rivela fin dall’inizio una specie di “loggia della vendetta e della sete di sangue”, una “scheggia impazzita nell’ambito del milieu libero muratorio oligarchico”, una Ur-Lodges molto pericolosa ed incontrollabile. Ed è qui che entra in gioco anche Osāma bin Lāden, il fondatore di Al Qaeda, oltre che un’inedita verità sull’11 settembre. I quattro massoni intavolano una loro ricostruzione sui fatti dell’11 settembre e Frater Kronos, che probabilmente conosceva oppure ha avuto una qualche parte in quella faccenda, afferma: “Osāma bin Lāden era originariamente un massone affiliato alla “Three Eyes” (la superloggia fondata da Rockefeller, Kissinger e Brzezinski) e fu arruolato in funzione antirussa in Afghanistan”. Anche Al Qaeda “era una struttura ampiamente infiltrata ed eterodiretta dai nostri uomini reclutati direttamente nel mondo islamico, gente fedele alla triarchia “Edmund Burke”-“Three Eyes”-“White Eagle”. Nel 1996, però, succede qualcosa di imprevisto: “Osāma bin Lāden e Al Qaeda vengono strappati al nostro controllo e ingaggiati dalle nuove Ur-Lodges egemoni, “Hathor Pentalpha” e “Geburah”, per recitare dentro un nuovo copione”. Frater Kronos e tutti i più influenti massoni delle varie Ur-Lodges del Mondo non riescono a farsi un’idea precisa su questa mossa. Massoni, però, racconta che in tutte le stanze del “dietro le quinte” del potere c’era molta inquietudine e tutti erano molto preoccupati, perché intuirono che la “Hathor Pentalpha” stava architettando qualcosa di “spaventoso”. Il 7 novembre del 2000, George W. Bush, figlio del vecchio Bush, vince le elezioni presidenziali americane ed il 20 gennaio 2001 diventa il nuovo Presidente degli Stati Uniti.

Frater Kronos afferma: “Il nuovo secolo americano e mondiale iniziava sotto il segno di una Ur-Lodge eretica, incontrollabile anche per noi della vecchia guardia massonica neoaristocratica: mancava solo l’evento fondativo, mancava una nuova Pearl Harbor che consentisse loro di inaugurare diversi anni di egemonia aggressiva e brutale”. L’11 settembre del 2001 moriranno 2974 persone nell’attacco alle Torri gemelle; inizierà la guerra in Iraq contro Saddam Hussein; la caccia alle inesistenti armi di distruzione di massa; l’invasione dell’Afghanistan; il business delle ricostruzioni miliardarie e, tutto ciò, a beneficio del military-industrial complex (quel complesso militare ed industriale cui avevo accennato poc’anzi) che proprio nella “Hathor Pentalpha”, la “Geburah” e la “Amun”, trova i massimi interessi. Per contrastare la superloggia dei Bush, i massoni progressisti e i neoaristocratici, nel 2004, uniscono le forze creando una nuova Ur-Lodge, la “Maat”. Nel 2005 alla “Maat” viene iniziato Barack Obama, e Obama nel 2009 diventa il nuovo Presidente degli Stati Uniti. La “Hathor Pentalpha” non resta ferma a guardare ed assieme alle altre superlogge alleate, mette in piedi un piano di “destrutturazione oligarchica dell’Europa”. La crisi finanziaria pianificata a tavolino da questo progetto metterà definitivamente in ginocchio l’Eurozona, mentre nel Mediterraneo la Primavera araba sconvolgerà il Nord Africa. Anche questa volta le vecchie Ur-Lodges non comprendono. Frater Kronos dirà che “l’amministrazione Obama e il direttorio massonico bipartisan della Ur-Lodge ‘Maat’, e ci metto dentro anche il sottoscritto, sono rimasti imbambolati e irresoluti... Visto che la Primavera araba non faceva parte del programma ufficiale di questa tregua compromissoria, non sapevano che pesci prendere...” Altre persone, invece, sanno benissimo quello che sta accadendo. Tra il 2012 ed il 2013, infatti, dilagano gli integralisti islamici dell’Aqi, Al Qaeda in Iraq. Nell’aprile del 2013 l’Aqi cambia ufficialmente il proprio nome in Islamic State of Iraq and al-Sham, Isis, e nel 2014 avremo modo di conoscerli nel Mondo attraverso la sanguinosa campagna mediatica. Il 29 giugno 2014 il leader dell’Isis, Abū Bakr al-Baghdādī, proclama la nascita del Califfato islamico.»

Pochi giorni fa ebbi l’idea di scriverLe privatamente. Successivamente, dove aver letto che anche un altro socio del Movimento Roosevelt (Stefano Pica) ha avuto la mia stessa “idea” scrivendoLe pubblicamente, ho deciso di indirizzarLe questa lettera.

Scrive Stefano Pica «Salve Gianluigi !! Sarebbe importante se nella tua trasmissione ospitassi anche persone come Gioele Magaldi; avrebbero molte cose da dire»; inoltre, privatamente, mi scrive: «Ieri ho seguito la trasmissione “La Gabbia” e saltavo sulla sedia ogni volta che sentivo parlare di Islam e terrorismo... non se ne può più di sentire giornalisti (anche bravi) parlare di cose che non conoscono e in una maniera da tifoseria calcistica. Poi ci si sono messi pure gli Psichiatri Crepet e Meluzzi senza una minima competenza criminologica... Spero che Paragone ci pensi seriamente sarebbe un bel colpo e alzerebbe la qualità della trasmissione di parecchio.»

Direttore, inutile girargi intorno: credo sia giunta l’ora di dare voce all’autorevolezza. Credo, quindi, sia giunta l’ora (dopo quasi due anni di insopportabile silenzio che hanno accompagnato la pubblicazione del libro di cui sopra - oltre che della nascita del Moviemnto Roosevelt...) di dare “voce” a Gioele Magaldi.

Sperando in una sua risposta positiva, La ringrazio anticipatamente... 


Vincenzo Bellisario     

(Articolo del 31 Luglio 2016)

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