Egregio Presidente,
innanzitutto Le auguro una pronta, sincera e totale guarigione nei tempi più brevi possibili... Essendo il sottoscritto una persona tutt’altro che ipocrtita e che utilizza pochissime mezze misure (come alcuni dei suoi stretti collaboratori che mi hanno conosciuto personalmente sanno), sarò diretto.
Prima di iniziare, voglio nuovamente ribadirLe i miei più sinceri ed onesti auguri di pronta guarigione: auguri che, come potrà tranquillamente verificare attraverso il canale You Tube alla voce “La Settimana Politica Roseveltiana” - Speciale elezioni -, puntata numero 4 del 07.06.2016 (https://www.youtube.com/watch?v=hPgc9qqcJqY), Le sono direttamente stati inviati anche dal Presidente del metapartitico Movimento Roosevelt Gioele Magaldi.
Prima di entrare nei dettagli di questa “lettera”, voglio ricordarLe due passaggi fondamentali che utilizzerò per argomentare il mio ragionamento.
Primo: nell’autunno del 1993, circa 23 anni fa, Lei, dopo una presa di posizione a favore di Gianfranco Fini, candidato alla carica di Sindaco di Roma (presa di posizione giusta in quel momento, ma che oggi non sta né in piedi né in terra - aggiungerei... Quindi, se è vera la voce che circola su alcuni quotidiani a proposito di un eventuale riavvicinamento a colui che ha sotterrato per sempre il centrodestra italiano ed il suo “orgoglio” - parlo di Fini -, si fidi di me, lasci stare...), e dopo aver invano tentato di persuadere esponenti politici del centro quali Mario Segni e Mino Martinazzoli a formare una coalizione moderata per contrastare lo schieramento “progressista”, decise di scendere direttamente in prima persona nell’arena politica italiana creando il Partito di Forza Italia: Partito che effettivamente ebbe un notevole impatto nella scena politica italiana.
In quell’occasione, giustamente, Lei voleva attirare l’elettorato italiano di centro e centrodestra, rimasto senza Partiti rappresentativi dopo gli scandali di Tangentopoli, in seguito ai quali gli elettori indignati avevano decretato la fine del Partito della Democrazia Cristiana e di tutti gli altri Partiti appartenenti alla Prima Repubblica.
Lei si presentò agli italiani attraverso il suo primo discorso ufficiale da politico il 26 Gennaio del 1994 ed affermò quanto segue (Le citerò solo un breve passaggio, quello iniziale. Successivamente, Le spiegherò il perché...):
«L’Italia è il Paese che amo. Qui ho le mie radici, le mie speranze, i miei orizzonti. Qui ho imparato, da mio padre e dalla vita, il mio mestiere di imprenditore. Qui ho appreso la passione per la libertà. Ho scelto di scendere in campo e di occuparmi della cosa pubblica perché non voglio vivere in un Paese illiberale, governato da forze immature e da uomini legati a doppio filo a un passato politicamente ed economicamente fallimentare. Per poter compiere questa nuova scelta di vita, ho rassegnato oggi stesso le mie dimissioni da ogni carica sociale nel gruppo che ho fondato. Rinuncio dunque al mio ruolo di editore e di imprenditore per mettere la mia esperienza e tutto il mio impegno a disposizione di una battaglia in cui credo con assoluta convinzione e con la più grande fermezza. So quel che non voglio e, insieme con i molti italiani che mi hanno dato la loro fiducia in tutti questi anni, so anche quel che voglio. E ho anche la ragionevole speranza di riuscire a realizzarlo, in sincera e leale alleanza con tutte le forze liberali e democratiche che sentono il dovere civile di offrire al Paese un’alternativa credibile al Governo delle Sinistre e dei Comunisti. La vecchia classe politica italiana è stata travolta dai fatti e superata dai tempi. L’autoaffondamento dei vecchi governanti, schiacciati dal peso del debito pubblico e dal sistema di finanziamento illegale dei partiti, lascia il Paese impreparato e incerto nel momento difficile del rinnovamento e del passaggio a una nuova Repubblica. Mai come in questo momento l’Italia, che giustamente diffida di profeti e salvatori, ha bisogno di persone con la testa sulle spalle e di esperienza consolidata, creative ed innovative, capaci di darle una mano, di far funzionare lo Stato.»
Queste furono le parole inserite nella parte introduttiva del suo discorso pronunciato circa 23 anni fa e che ripropose nuovamente nel Marzo 2009 durante il percorso di costituzione del suo nuovo soggetto politico, il Popolo della Libertà.
Secondo: in occasione della presentazione di un suo libro (“L’Italia che ho in mente”, Marzo 2000), l’allora Senatore Paolo Guzzanti, in un passaggio della prefazione, scrisse:
«Berlusconi ha molte capacità, e un dono. Le capacità sono quelle che derivano da un addestramento continuo a informarsi, a scavare nei problemi e a elaborare soluzioni. Il dono è quello di parlare direttamente al cuore della gente.»
Presidente, inutile dirLe che le parole da Lei divulgate nel discorso pubblico, esattamente come le parole inserite nella prefazione del suo suo libro dall’allora Senatore Paolo Guzzanti, erano assolutamente condivisibili pronunciate e scritte in quel determinato momento storico e, secondo me, quando Lei decise di pronunciare nuovamente il suo discorso politico nel 2009, in occasione del percorso di costituzione del suo nuovo soggetto politico, i contenuti erano tutto sommato ancora condivisibili. Oggi, però, rileggendo i passaggi di cui sopra, come anche Lei potrebbe onestamente e traquillamente affermare, sembra tutto vecchio almeno di qualche centinaio di anni.
Presidente, le grandi masse che popolano l’Italia ed il Mondo, sono letteralmente state travolte/stravolte in brevissimo tempo da un cambiamento “improssivo” ed “inaspettato” terribilmente al ribasso in ogni ambito.
I cittadini sono diventati spettatori inermi ed ignari di tutto quello che accade alle nostre vite ed anche Lei, che per quanto sicuramente ha avuto qualche possibilità di conversazione con personalità che conoscono le dinamiche dello stravolgimento “improvviso” ed “inaspettato” terribilmente al ribasso messe in atto dal Vero Potere, è stato letteralmente travolto/stravolto da quest’onda potentissima ed apparentemente inarrestabile.
Non a caso, il professor Marcello De Cecco, economista da sempre considerato da tutti tra i numeri uno in Italia, oltre che persona seria, autorevole, libera ed indipendente, in occasione del primo crollo del suo Governo - nel 1994 -, affermò:
«Il Paese è divenuto talmente aperto a tutte le correnti, che non può permettersi più alcuna politica indipendente, nessuna deviazione dal trend imposto dai mercati internazionali. Il Governo Berlusconi del 1994 è la prova più lampante di questa affermazione: la maggioranza che sorregge un Governo che si mette anche brevemente in contrasto con i mercati internazionali si decompone e il Governo cade.»
Presidente, il Vero Potere non ammette tentennamenti. Il Vero Potere vuole tutto è subito. Non esistono “se o ma” per il Vero Potere. Il Vero Potere è spietato e non guarda in faccia a nessuno. Non a caso il Vero Potere (attraverso tutti i suoi organi d’informazione che contano nel Mondo - praticamente quasi tutti) aveva da subito e senza mezzi termini fatto sapere a tutto il Mondo che Lei era un soggetto “inaffidabile” e “pericoloso”. Ecco perché il Vero Potere (nel 1994, nel 2003 e soprattutto nel 2011) è intervenuto per metterLa in riga, o meglio: direttamente fuori gioco.
Il Vero Potere non ha bisogno di persone che agiscono parzialmente o a metà (esattamente come Lei ha sempre fatto nella sua carriera politica): il Vero Potere ha bisogno di persone che agiscano “interamente” e subito (quando dico “interamente” e subito, intendo dire in maniera netta, spietata, nuda e cruda sulla carne viva della gente comune ignara di tutto). Ecco perché alcune personalità che hanno di fatto affossato Paesi nel giro di pochi mesi sono stati consacrati mediaticamente come “salvatori” che hanno fatto “il bene”, mentre Lei, sempre per conto dei media mondiali (quindi secondo la stragrande parte dell’opinone pubblica), è risultato come soggetto “pericoloso” che fatto “il male”.
Il Vero Potere, però, nei suoi confronti, l’ha fatta veramente “sporca”, specialmente nel 2011: al punto da suscitare la reazione indignata addirittura da parte di svariate personalità in ogni angolo del Mondo a Lei da sempre politicamente avverse: non so se è chiaro... Ecco perché condivido anche pienamente la doppia affermazione di Umberto Bossi che, ad un quotidiano, ha affermato: «Non esiste l'erede di Berlusconi. Non lo è neanche Renzi, perché non ha l'umanità di Silvio né la passione per ciò che fa, questi di oggi hanno solo interessi personali. Silvio supererà tutto, spero non lo facciano ringiovanire troppo mettendogli in testa di tornare al Governo.»
Presidente, come qualcuno ha affermato: «Il Nazismo si è riciclato, ha capito che le camere a gas sono strumenti medievali, e ha imbracciato la finanza». Ecco perché credo che i responsabili di questa III Guerra Mondiale “finale” e finanziaria dovrebbero essere processati e condannati da tribunali internazionali.
Chiusa questa parentesi, voglio anche dirLe che sin dal primo momento in cui ho saputo del suo impegno in politica, ho pensato che una delle principali motivazioni che ha spinto Lei a scendere direttamente “in campo” è stata la sua personale e giustificatissima paura che qualcuno - specialmente dall’ “esterno” - potesse portarLe via le sue creazioni imprenditoriali (che già in passato avevano subito non poche pressioni ed attacchi e non poche “offerte”...) e, magari, con quattro spiccioli: esattamente com’è avvenuto per tantissimi altri “gioielli pubblici e privati” in Italia e nel Mondo... “Prendere o lasciare”: non esiste una “soluzione due” con l’intrattabile, potentissima, spietata, nuda, cruda ed apparentemente inarrestabile finanza privata internazionale, il Vero Potere.
Anch’io, quasi sicuramente, nella sua posizione, in quegli anni, considerando che effettivamente non c’era nessuna personalità di “spessore” nel centrodestra italiano capace di suscitare interesse tra la gente e capace di ottenere i numeri per difendere le sue creazioni imprenditoriali (dopo Craxi, onestamente, a “Destra”, non ho mai visto nessuna personalità di “particolare pregio” e non ne vedo nessuna neppure oggi...), avrei fatto la stessa scelta.
Detto questo: devo anche affermarLe che ho sempre personalmente ritenuto il suo ingresso diretto in politica come il suo più “grande errore”, perché un imprenditore, un banchiere di un certo peso, una persona “esposta”, una persona in qualche modo “visibile” ed in possibile conflitto d’interessi, non dovrebbe MAI esporsi/accettare un ruolo politico diretto, nonostante la mia piena consapevolezza del pericolo che in quel particolare e delicato momento di “cambiamento storico” le sue aziende e la sua famiglia stavano correndo.
Inoltre, voglio dirLe che ci sono tantissime persone (parlo di decine e decine di migliaia di persone) che avrebbero dovuto e dovrebbero riconoscerLe “grandi meriti” e donarle “particolari” ed eterne attenzioni per tutto quello che Lei ha fatto in quasi sessant’anni d’impegno imprenditoriale e politico ma, come Lei ha personalmente verificato negli anni, così non è stato: questo perché il Vero Potere può “convincere” e “comprare” chiunque, utilizzando le più “astute” e le più “basse” strategie, adeguandosi di volta in volta alle persone con cui sta trattando.
Non ultimo, l’incredibile e risibile “caso Roma” delle elezioni comunali ancora in corso che hanno letteralmente imbarazzato anche il più “convinto” elettore di centrodestra, che ha letto ed ascoltato dichiarazioni che da un giorno all’altro hanno rappresentato tutto il contrario di tutto: comportamenti che per certi versi mi hanno fatto quasi rimpiangere la TERRIBILE ed onestamente quasi sempre NON rispettabile Sinistra italiana.
Ancora: un Giornalista che non è mai stato un suo elettore, nel 2011 (esattamente come altri onesti uomini, politici ed intellettuali a Lei ed alla sua area politica assolutamente avversi), nel bel mezzo del caos politico/mediatico italiano ben organizzato e che naturalmente aveva ricevuto il plauso ed un “impressionante” risalto mondiale da parte di quasi tutti i media che per forza di cose sono mani e piedi asserviti al Vero Potere, quindi all'intelligentissimo “crimine globale e finanziario” che ha affossato quasi tutte le Democrazie (oltre ad aver affossato un numero impressionate di persone ridotte a vivere alla giornata, senza speranze, senza lavoro, senza reddito, senza progetti e senza un futuro...) quasi ovunque nel Mondo, nel finale di un articolo intitolato “Presidente Berlusconi, per il bene dell’Italia, non si dimetta”, affermò:
«Mi appello a Lei Presidente perché mi rendo conto che i miei connazionali non hanno la più pallida idea di ciò che il centrosinistra italiano ha già inflitto al nostro Paese, di ciò che gli infliggerebbe se salisse al governo, ma soprattutto di chi li guida dietro le quinte. Le eminenze grigie sono le elite Neoclassiche, Neomercantili e Neoliberiste, gente senza nessuna pietà.
Resista Presidente, affinché Lei possa usare il tempo che Le rimane per smascherare il “colpo di Stato finanziario” che sta travolgendo, fra gli altri, la nostra Italia. I mercati finanziari della “classe predatrice”, così ben descritta nella sua abiezione dall’americano James Galbraith, la odiano a morte, ci odiano a morte. Sia, Presidente, colui che piazza la mina nei cingoli della loro macchina infernale, rivelandone l’inganno chiamato Euro e Trattato di Lisbona. Gli italiani non lo faranno. Non ne sono capaci.»
Condivisi l'appello del Giornalista ma, a distanza di circa cinque anni, sembra abbastanza inutile ribadirLe che ormai “non è più il tempo”...
Presidente, esattamente come afferma il suo vero amico Fedele Confalonieri, anch'io credo sia «giunto il momento in cui il Partito deve iniziare a camminare con le proprie gambe» e che quindi lei debba fare il “giusto” passo indietro e godersi il riposo (e tutti i frutti del suo lavoro) dedicandosi ai suoi figli, nipoti, amici e quant'altro le faccia stare veramente bene. Lei ha già avuto abbastanza problemi: problemi che “magicamente” risorgerebbero nuovamente per Lei, le sue aziende, i suoi figli, i suoi amici, i suoi più stretti collaboratori e quant'altro nel caso riuscisse ancora una volta ad ottenere numeri “importanti”.
Il Vero Potere non scherza ed è “titolare” di forze e capacità in grado di affossare una persona, un azienda, un Partito, un Paese, un intero Continente e qualsiasi altra cosa possibile ed immaginale esistente a questo Mondo in un attimo. Il Vero Potere è potentissimo e per contrastarlo e/o abbatterlo richiede profonde conoscenze, quindi forze che Lei non possiede e, non ultimo, Lei, in quanto persona molto esposta all’interno dei mercati privati internazionali, non può assolutamente ed in nessun modo permettersi di “mettersi contro” (le ricordo i due miliardi di Euro in due giorno che le sue aziende hanno “improvvisamente” ed “inaspettatamente” perso quando nel 2011 aveva tibubato)... anche e soprattutto per tutto questo è nato il metapartitico Movimento Roosevelt!
Non vorrei, un giorno non troppo lontano, dover assistere nuovamente all’improvviso “risveglio mediatico” di qualche “nuovo pentito” di “mafia” (pentiti attualmente “magicamente” scomparsi) che, accompagnato da centinaia e centinaia di agenti della scorta di fronte alle telecamere di tutto il Mondo, cita nuovamente il suo nome o il nome di qualche suo amico o collabotore; sono stanco di assistere alle storture dei Sindacati “improvvisamente” e “magicamente” scomparsi da circa cinque anni che riapparirebbero nuovamente in caso di un suo rientro in politica; mi seccherebbe profondamente tornare a rivedere le “belle anime” dell’ANM (anche loro “magicamente” scomparsi) che da circa cinque anni tacciono al punto che nessuno più li conosce: soggetti che fino a qualche anno fa erano un giorno si e l’altro pure in TV a parlare di “regime”, “pericolo totalitario” ed altro; non voglio più assistere a scene di squallidi soggetti (soggetti inseriti da qualche “pollo schierato” nella categoria “artisti”) che scendono in piazza per “denunciare” che la Costituzione è in pericolo, che il Paese è in pericolo, che siamo tutti in pericolo, che le donne sono in pericolo, che il fascismo è alle porte e che oggi, improvvisamente e “magicamente”, di fronte ad “applicazioni” e/o proposte assai “peggiori” delle sue, tacciono.
Insomma, Presidente, senza utilizzare troppi giri di parole, vorrei invitarLa ad ascoltare il consiglio di una persona intelligente e che, sicuramente, rientra nella lista dei suoi veri amici (parlo del Presidente Fedele Confalonieri): persona che, in una intervista, come detto precedentemente, ha affermato quanto segue: «Credo sia giunto il momento in cui il Partito deve iniziare a camminare con le proprie gambe.»
Anch’io, esattamente come il suo vero amico Fedele Confalonieri, credo che Lei dovrebbe spontaneamente fare un “passo indietro” e lasciare che Forza Italia continui il suo eventuale percorso con “le sue gambe” e, riprendendo le parole di Umberto Bossi: «Spero non La facciano ringiovanire troppo mettendogli in testa di tornare al Governo»... lo spero per Lei e per il suo bene!
Prima di concludere, voglio spingermi ancora oltre, mettendoLa in guardia da un qualcosa che credo prodondamente non sia solo una mia “stravagante” visione: il Vero Potere, secondo me, anche se Lei un giorno non troppo lontano dovesse decidere in un passo indietro “definitivo”, non Le permetterebbe l’uscita “definitiva” dalla scena politica. Questo perché, sempre secondo me e secondo la mia analisi (che onestamente non è solo la mia analisi), il Vero Potere ha bisogno di Lei e di altri che non c’entrano assolutamente nulla con tutti quelli che sono i “fatti che contano” veramente, i “veri giochi”...
Non so se ha compreso: credo fermamente che il Vero Potere ha ancora bisogno di Lei per distrarre le masse dai veri problemi e da tutte quelle che sono le “vere argomentazioni” che dovrebbero interessare tutti e di cui nessuno s’interessa. Insomma, voglio affermare quanto segue: il Vero Potere ha sempre e continuamente bisogno di costanti e nuove “armi di distrazione di massa”.
Le auguro ancora una volta una pronta, sincera e totale guarigione nei tempi più brevi possibili e, in attesa di una sua eventuale risposta che quasi sicuramente non arriverà (non tanto per la conclusione del mio ragionamento - cui si potrebbe dare la classica, banale e scontata risposta da “mestierante” --, ma per tutto il resto di cui sopra), La saluto cordialmente.
N.B. chi Le parla non è una delle innumerevoli personalità corrotte, non corrette, schierate, ideologizzate, accecate dall’invidia e dall’odio, in cattivissima fede e strapagate per screditare la sua immagine (soggetti che negli anni hanno scritto qualsiasi bestialità possibile ed immaginale sul suo conto con il fine unico di indebolirLa finanziariamente, politicamente e personalmente per arrichire altri soggetti “politicamente nascosti” - sicuramente non per “aiutare” l’Italia...), tutt’altro
(Articolo del 15 Giugno 2016)
Lettera aperta al Presidente Silvio Berliusconi
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- Postato da Vincenzo Bellisario