Il presidente del Movimento Roosevelt: sono ultra-europeista, ma non con questa Bce gestita da banchieri privati e massoni reazionari, complici degli ambienti – americani e russi – che lavorano perché l'Europa rimanga debole e divisa
Dalle colonne del "Financial Times", il governatore della banca centrale ungherese ha squarciato il velo sulla "fiction" dell'Europa unita, "che in realtà non esiste". Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt, apprezza le clamorose dichiarazioni di György Matolcsy, proprio nel giorno del primo discorso della neopresidente della Bce, Christine Lagarde, secondo cui bisognerebbe "restituire la moneta al popolo". Parole pesantissime anche da Matolcsy, che giudica l'euro "un errore" e addirittura "una trappola, un dogma nocivo", in assenza di un bilancio comune europeo che sostenga le economie nazionali. "Musica, per le nostre orecchie", commenta il social-liberale Magaldi, fautore di una visione post-keynesiana dell'economia: "La Disunione Europea avrebbe bisogno di una Bce controllata dai governi, di eurobond per eliminare il ricatto dello spread e di una Costituzione politica". Magaldi si dichiara ultra-europeista, ma ammette: "Piuttosto che avere un'Europa così, dilaniata dai dissidi tra le cancellerie, meglio azzerare Bruxelles e tornare alla piena sovranità nazionale, per poi eventualmente ripensare, in modo democratico, gli Stati Uniti d'Europa".
Dalle colonne del "Financial Times", il governatore della banca centrale ungherese ha squarciato il velo sulla "fiction" dell'Europa unita, "che in realtà non esiste". Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt, apprezza le clamorose dichiarazioni di György Matolcsy, proprio nel giorno del primo discorso della neopresidente della Bce, Christine Lagarde, secondo cui bisognerebbe "restituire la moneta al popolo". Parole pesantissime anche da Matolcsy, che giudica l'euro "un errore" e addirittura "una trappola, un dogma nocivo", in assenza di un bilancio comune europeo che sostenga le economie nazionali. "Musica, per le nostre orecchie", commenta il social-liberale Magaldi, fautore di una visione post-keynesiana dell'economia: "La Disunione Europea avrebbe bisogno di una Bce controllata dai governi, di eurobond per eliminare il ricatto dello spread e di una Costituzione politica". Magaldi si dichiara ultra-europeista, ma ammette: "Piuttosto che avere un'Europa così, dilaniata dai dissidi tra le cancellerie, meglio azzerare Bruxelles e tornare alla piena sovranità nazionale, per poi eventualmente ripensare, in modo democratico, gli Stati Uniti d'Europa".
Per contro, aggiunge Magaldi, quello che Matolcsy non dice è che "precisi ambienti, sia negli Usa che in Russia, sono ben contenti che l'Europa resti così com'è, né carne né pesce". Il continente più ricco del mondo "non riesce a esprimere appieno il suo potenziale politico-economico proprio perché l'Ue è minata al suo interno da forti rivalità". La stessa Bce è gestita in modo privatistico "dai gruppi massonici conservatori che si oppongono a una vera crescita europea, d'accordo con le massonerie reazionarie statunitensi e russe". Magaldi, gran maestro del Grande Oriente Democratico ed esponente dei circuiti massonici progressisti, "ringrazia" Matolcsy per il salutare scossone che ha provocato, pur ricordando che l'Ungheria di Viktor Orbán (Gruppo di Visegrád) orbita sostanzialmente nella sfera di Mosca. E il leader russo, "il massone conservatore Putin", non può che giovarsi dell'attuale, disastrosa debolezza europea: "In pratica, l'Ue non esiste: non ha una propria politica estera, e in più è tenuta in crisi permanente (proprio come afferma Matolcsy) dalla gestione oligarchica dell'euro, moneta finora incapace di supportare lo sviluppo dei paesi membri".
UFFICIO STAMPA MOVIMENTO ROOSEVELT (www.movimentoroosevelt.com)
Alessio Altieri
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(Articolo del 5 novembre 2019)
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