Già in passato è stato utilizzato il meccanismo del peccato collettivo, come non ricordare la morte di Agamennone per mano di Clitemnestra?
Il peccato di cui si era macchiata la madre, Leda, giacendo con Zeus e Tindareo nella stessa notte, trascese se stessa, trascese sua figlia Clitemnestra e continuò come peccato collettivo sulle generazioni seguenti.
Ancora prima, anche Eva è simbolo di un peccato collettivo, di cui noi dobbiamo batterci il petto, per una mela che non solo non abbiamo mangiato, ma probabilmente nemmeno ci piace.
Ebbene i moderni e verdi ambientalisti, capeggiati da una ragazza al suo primo stage messianico - mediatico, ci ricordano il peccato collettivo della distruzione del pianeta, rendendoci sottomessi e pronti a scontarne la pena.
Qual’è la pena?
Nuove tasse di colore verde, come il blob che ormai risiede nella mente collettiva, spogliata di ogni capacità critica.
Cerchiamo invece di ragionare e ci renderemo conto che nessuno di noi, singolarmente preso, c’entra un accidente con il surriscaldamento del pianeta.
Se proprio vogliamo dare credito alle tesi ambientaliste, tutte da verificare scientificamente, è lo stesso sistema economico e produttivo ultracapitalistico, in cui noi siamo immersi “obtorto collo” e senza possibilità di scelta, ad esserne il vero colpevole.
Questo sistema è gestito da un manipolo di corporation, controllato da una elitè di relativamente pochi individui, impossibile da penetrare, che traggono benefici smisurati dal modello che hanno costruito.
E mentre i miliardi fluiscono nelle riservatissime tasche di questi iper miliardari planetari, noi ci accolliamo il peso e l’espiazione del peccato, secondo il classico schema del: privatizzo i profitti e socializzo le perdite, qualunque esse siano.
Ma niente paura, mentre ancora si arricchiscono con questo modello di business, stanno già preparando il nuovo modello ecologista, saremo noi con le nostre processioni espiatorie di piazza, a validare il nuovo totem.
Un comportamento rispettoso per il pianeta è un’altra cosa, ma loro sono bravi a fornire i modelli adatti a... se stessi.
Usare un finto peccato, per costruire un finto modello, se non è magia questa? Allora cos’è?
Ad Majora